PER LA DIFESA DEI DIRITTI

COMUNICATO STAMPA Per la difesa dei diritti Da qualche tempo nel nostro paese assistiamo ad un attacco sistematico ai diritti elementari, quelli contenuti nella Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e nella Costituzione. Le Istituzioni investono in, discutibili e inutili, sistemi di sicurezza e di controllo mentre gli apparati dello Stato non rispettano le leggi o compiono abusi: il sorprendente e tragico numero dei suicidi in carcere (79 persone), i pestaggi dei detenuti (Santa Maria Capua Venere, Bari, Sassari, Ivrea, ...), la sospensione senza motivazioni delle visite specialistiche esterne nel carcere di Biella sono solo i fatti più eclatanti. A questi si accompagnano: la presenza di strutture come i CPR (Centri di Permanenza per il Rimpatrio) nei quali persone che non hanno commesso alcun reato sono imprigionate, in attesa di una improbabile espulsione, senza alcuna garanzia, né quella del detenuto né quella del richiedente asilo, privati della libertà e dell’accesso ai servizi, anche quello sanitario; l’atteggiamento assunto dalle Questure d’Italia che nell’ultimo anno ostacolano la compilazione delle domande d’asilo e di rinnovo dei permessi di soggiorno, dilazionando sistematicamente l’accesso dei migranti agli uffici, in barba alle leggi nazionali e internazionali; le Prefetture che indicono gare d’appalto al ribasso per la gestione dell’accoglienza, o non vigilano sul rispetto dei protocolli da parte delle imprese cooperative che li gestiscono con risultati spesso al limite della decenza o fuori legge. A Biella la Questura rinvia gli appuntamenti dei richiedenti asilo per mesi. Sembra quasi che così facendo aiuti la Prefettura a non prendere in carica nuovi immigrati per inserirli nei CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria) locali, nei quali c’è ancora posto, probabilmente nella speranza che vadano altrove. Così aumentano i senzatetto, i poveri, i disperati ed anche le tensioni sociali. Solo la presenza della diffusa rete del volontariato evita il disastro. Clamoroso è il comportamento della Prefettura di Biella, incapace di ottemperare alle necessità dei “minori non accompagnati”, che predispone un bando sottocosto, che va deserto perché la cifra stanziata non è in grado di fornire l’assistenza specifica alla quale hanno diritto i minori non accompagnati. A Biella, come altrove, ogni anno si istituisce “l’emergenza freddo” come se il freddo fosse un’emergenza e i senzatetto una novità. Tutti gli anni si fatica a trovare posto per tutti e qualcuno resta fuori. Il servizio copre le ore notturne e poche ore diurne e dura solo fino al 31 marzo. Appare indispensabile uno “spazio diurno” per i senzatetto. Senza servizi di cura alla persona adeguati e diffusi nel territorio è impossibile affrontare le difficoltà che si presentano sempre più impellenti. Dov’è la politica? A caccia di consensi. Nel Paese alimenta l’insicurezza per investire in apparati di sorveglianza. Nelle città “riqualifica” interi quartieri per spingere in periferia i poveri. Per “difendere i confini” fa accordi militari (Niger...) o finanzia campi di​ concentramento e tortura (Libia). Contro la povertà distribuisce bonus , elemosina, incapace di affrontare in modo strutturale le povertà diffuse, la disoccupazione e la precarietà. Indossando gli abiti dell’ipocrisia moralistica attacca le Ong del Mediterraneo, mentre nelle Questure e nelle Prefetture ostacola le normali procedure dell’accoglienza, oppure promuove gli sgomberi di edifici abbandonati e occupati da senzatetto, per difendere la legalità del più forte. Mentre le Istituzioni locali, con le casse vuote, scaricano su cooperative, non sempre affidabili, la gestione dei servizi sociali e sul volontariato le emergenze che sono ormai la normalità. Ma c’è un pezzo di società che a tutto questo non ci sta, che non intende tollerare questa situazione, che userà ogni mezzo per denunciare lo scandaloso comportamento della politica, delle Istituzioni e delle Forze dell’ordine che non rispettano i Diritti umani e la Costituzione. C’è un pezzo di società che userà ogni mezzo, anche la disobbedienza alle leggi, per garantire l’applicazione dell’art.3 della Costituzione che tra l’altro recita: “ E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana ...”. Coordinamento Biella Antifascista , dicembre 2022

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