Sul Protocollo del Welfare - nonostante le modifiche - Rifondazione e il PdCI si astengono!
Welfare, via libera dal consiglio dei ministri. Sarà collegato alla finanziaria
Approvato il Ddl. Si astengono Ferrero e Bianchi
Come già anticipato da Prodi nei giorni scorsi, il protocollo welfare è stato approvato oggi in Consiglio dei ministri senza unanimità. Il ministro della Solidarietà Sociale Paolo Ferrero e quello dei Trasporti Alessandro Bianchi (Pdci) si sono astenuti. Mentre quello dell'Università Fabio Mussi e quello dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio hanno espresso un sì con riserva.
“Le modifiche proposte - ha detto il ministro Ferrero - non sono sufficienti, anche se il voto dell'astensione tiene conto dell'impegno assunto dal governo per modificare il pacchetto in Parlamento”.
Tre le modifiche che il ministro del lavoro Damiano ha proposto: i contratti a termine, per i quali sarebbe previsto un solo rinnovo dopo i primi 36 mesi, da stipulare davanti ad un esponente sindacale delle sigle più rappresentative; il tetto ai lavori usuranti (in origine 5.000 l'anno), ma non ci sono variazioni al fondo stanziato, e l’introduzione della «cassa integrazione ambientale» ovvero l’estensione dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori delle aziende in difficoltà per crisi ambientali.
“Le congetture di questi giorni sulla divisione del governo sono fuori posto”, ha dichiarato il premier Prodi in conferenza stampa. Il via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento sul welfare è stato “favorito anche dal risultato del referendum, al di là delle aspettative” ha aggiunto Prodi. Il disegno di legge - ha poi concluso - può mettere il Paese in linea con la legislazione di altri Paesi europei, più agile e adeguata ai tempi e attenta ai giovani. Insomma, si tratta di un provvedimento che mette allo stesso tempo “ordine e imprime dinamismo al mondo del lavoro”. Il ministro dell'Economia Padoa-Schioppa ha intanto confermato che “il protocollo sul welfare sarà presentato in forma di disegno di legge alla Camera”, e sarà collegato alla Finanziaria. Ci aspettiamo che rientri nei tempi della sessione di bilancio”. (amb)
Roma, 12 ottobre 2007
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