Parma : Emmanuel, fermato e picchiato dai vigili urbani
L'ennesimo atto di razzismo "madeinitaly", ai danni di uno studente ghanese e commesso dai vigili urbani di Parma, che ora si barricano dietro a improbabili e quasi ridicole dichiarazioni d'innocenza.
Questo è il sintomo che in Italia c'è qualcosa che non funziona.
C'è un razzismo diffuso che ormai si è fatto strada nelle nostre città, nelle scuole e nelle piazze, nelle nostre vite.
E chi sta al governo non fa altro che alimentare questo clima con provvedimenti assurdi e repressivi, che sanno tanto, troppo, di regime!
Non aspettiamo il prossimo Emmanuel o il prossimo Abba per fare qualcosa.
Perchè sarà sicuramente troppo tardi.
da www.osservatoriorepressione.org
Il volto tumefatto dello studente ghanese e la sua denuncia ("sono stato insultato e picchiato dai vigili") incendiano il dibattito politico nella città della sicurezza. Un ritorno di fiamma che investe le istituzioni di Parma a poche settimane dalla foto di una prostituta accasciata a terra sul pavimento di una cella della polizia municipale. La procura ha aperto un'inchiesta affidata al sostituto procuratore Roberta Licci. Chiede ai carabinieri che hanno raccolto la denuncia del giovane di non diffondere informazioni. Hanno disposto una visita medica per il ragazzo. Nel frattempo, anche il Comune cerca di far luce sull'episodio. L'assessore alla sicurezza Costantino Monteverdi ha convocato una riunione con i dirigenti della polizia municipale. Del caso si sta interessando anche l'Ufficio antidiscriminazioni del ministero delle Pari opportunità. La Cgil parla di "episodio sconcertante e di una gravità inaudita". Il caso diventa nazionale con interrogazioni e prese di posizione dell'intera opposizione, dalla Sereni a Ferrero. Emmanuel Bonsu si è presentato ai carabinieri insieme alla sua famiglia, con in mano una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e un verbale del pronto soccorso. Spaventato più che arrabbiato, ha mostrato una busta del Comune di Parma con la scritta "Emmanuel negro" (LA FOTO). Dice che gliel'hanno data i vigili quando, dopo cinque ore passate nella cella del comando, lo hanno rilasciato. Il comandante della polizia municipale Emma Monguidi ipotizza che sia stato lui stesso a fare quella scritta e spiega che l'occhio nero è il frutto di una caduta a terra, rovinosa e fortuita: voleva sottrarsi ai controlli. Cercavano uno spacciatore, ma in manette c'è finito uno studente che, ironia della sorte, sta per iniziare a lavorare come volontario in una comunità di recupero per tossicodipendenti. In attesa dell'esito degli accertamenti, è la politica a occupare la scena. Da giorni s'interroga sulle sette ordinanze anti-degrado firmate dal sindaco Pietro Vignali sulla scia del decreto Maroni. Ordinanze che colpiscono prostitute, clienti, accattoni, gente che schiamazza e che butta i mozziconi di sigaretta per terra. La scorsa settimana è stato annunciato l'arrivo di un elicottero, unità cinofile, diciotto nuovi agenti e manganelli per i vigili urbani. Ma ci si interroga sull'opportunità di affidare a questi ultimi compiti di polizia, per i quali non sono adeguatamente preparati
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Commenti
Anonimo (non verificato)
Gio, 02/10/2008 - 20:53
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Fermare i vigili e