Repressione al carcere di Biella: trasferito Fabio Canavesi con altri detenuti. Queste sono le "aperture al territorio"!
Sprigioniamodiritti lancia un appello al quale hanno aderito cittadini e organizzazioni. Tutti possono aderire attraverso due modalità: adesione diretta via e-mail con doppio detinatario: sprigioniamodiritti@libero,it e sottosegretario.manconi@giustizia.it, "aderiamo all'appello in favore di Fabio Canavesi" (nome, cognome, citta, e-mail) oppure inviando l'adesione a sprigioniamodiritti che provvederà ad inoltrare l'elenco dei nuovi sottoscrittori al sottosegretario Manconi.
Al Sottosegretario On. Luigi Manconi, Ministero della GiustiziaAppello in favore di FABIO CANAVESI
Il provvedimento punitivo che ha colpito il detenuto Fabio Canavesi il 22 settembrr scorso alle tre di notte, con il suo trasferimento urgente dal carcere di Biella a quello di massima sicurezza di Sulmona, ci ha indignato, perché costituisce un accanimento del tutto ingiustificato nei suoi confronti.
Ci risulta infatti che durante un incendio accidentalmente scoppiato in una cella priva di estintore, vicina alla sua, Canavesi é intervenuto per spegnere le fiamme, aiutando di fatto i soccorritori: in conseguenza di ciò si vide soppresso il permesso di uscita dal carcere; soltanto in un secondo tempo gli sono poi state riconosciute le sue buone intenzioni.
Nelle scorse settimane Fabio Canavesi aveva ottenuto per la sua buona condotta un permesso per tornare a Bergamo, sua città natale, dove vivono gli anziani genitori, la moglie e la figlia. Egli vi si é recato, andando e tornando in carcere, senza scorta.
Gli sono stati poi rinvenuti, in una perquisizione nella sua cella, copia della convenzione stilata dall'Azienda Sanitaria Locale della Regione Piemonte in materia di assistenza sanitaria ai detenuti, nonché la pratica del Comune di Biella relativa alla nomina del garante dei diritti del carcerato. Si tratta di copie di atti pubblici, la cui visione é nella facoltà di ogni cittadino. Il possesso di siffatta documentazione non può giustificare atti punitivi urgenti di tale gravità.
E' noto a tutti quanto Fabio Canavesi abbia fatto per migliorare le condizioni dei detenuti, ottenendo corsi di informatica e i computer dalle Banche biellesi, e provvedimenti riguardanti la sanità, riuscendo a contattare l'Associazione dei non vedenti che si è fatta carico di visite specialistiche nel carcere, dove i detenuti erano in attesa da tre anni: é noto che il carcere fa diminuire la capacità visiva. Ha sempre mantenuto un comportamento corretto ed ha operato alla luce del sole per costituire un "ponte" tra i detenuti e la comunità biellese, intervenendo sui giornali locali e informando sulle problematiche attinenti la vita carceraria. Ha intrattenuto proficui contatti con le associazioni culturali locali, rendendosi così benemerito per incrementare il patrimonio culturale di tutti.
I provvedimenti presi a suo carico lo allontanano sempre più dalla sua famiglia e vanificano le sue richieste che già gli avevano fatto ottenere la concessione di permessi da parte del Magistrato di sorveglianza di Vercelli, ora sostituito da altro magistrato lontano che non lo conosce, e non gli consentono più d'interagire con lasocietà biellese, nell'interesse reciproco. In effetti, tali provvedimenti ingiustificati non possono essere interpretati che mossi dalla volontà di impedire che il detenuto non si rassegni ad essere un "sepolto vivo" trovando risorse di forza morale nella corrispondenza con l'esterno.
Tutto ciò appare come una gravissima violazione del dettame costituzionale per cui "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato".Presentiamo pertanto il presente appello confidando nella sua puntuale valutazione dei fatti e dei provvedimenti assunti dall’Amministrazione Penitenziaria nei confronti del detenuto Fabio Canavesi, in contrasto al dettame costituzionale sopra richiamato; restiamo in attesa di conoscere le iniziative che riterrà nello specifico di assumere per ricondurre il trattamento riservato a Fabio Canavesi nello spirito che la Costituzione Italiana stabilisce.
Biella lì 5 ottobre 2007
Gruppo " sprigioniamodiritti " - BiellaAss. "Apertamente" - Biella, presidente Gabriel Baravalle
Ass. Culturale Piemontese "ALP", presidente Piero DelmastroAss.Cult. "Centro Studi Dolciniani" – Biella presidente Mauro GuelpaAss.
"Circolo Culturale Valdese"- Biella presidente Tavo Burat
Gruppo "Lavoro e Società" CGIL – BiellaGruppo "Lavoro e Società" CGIL-Cossato (BI) - Lucetta Bellomo
”Circolo Biellese LegaAmbiente” – Biella
"Verdi Biellesi" - Candelo (BI) Alberto ProsperoAss. Piemontese "El sol ed j'Alp", Pollone (BI) - Prof. Maria Pia Simone
”Rifondazione Comunista”, Segreteria prov. Biellese
"Opera Nomadi" - Gruppo di Biella
Lorenzo Mussone, Con. Comunale di Gaglianico (BI) "Verdi + R.C."Aldo Fappani, Con. Provinciale e Comunale di Vallemosso (BI) - R.C.
“Gruppo solidarietà con gli Indios Yanomami” – Biella – Ins. Dott.sa Silvia CeriaClaudio Oddone, cons. "Lega Ambiente", Vigliano BielleseSilvano Beduglio,
cons. "Lega Ambiente", Roppolo (BI)Marco Pinarello, cons. "Lega Ambiente", BiellaTamagno Maria Rosa,
cons "Lega Ambiente", Camburzano (BI)Alessandro Ceffa , Biella
Chiara Simone, Pollone (BI)
Alessandro Pagliero, Biella
Daniele Gamba, Biella
prof.sa Gabriella Giacchino, Ponderano(BI)
prof. Alfredo Barausse, Con. Comunale "Verdi" Cossato(BI)prof. Marco Sansoè, Biella
Marco Maffeo, Con. comunale "Verdi" Occhieppo Inf. (BI)Alberto Fappani, Biella
Renato Nuccio, Candelo (BI)
Luca Pozzi, Biella
Gianni Pescio- Biella
Maurizio Abbà Pastore Chiesa Valdese di BiellaJonathan Terino, già Pastore Chiesa Valdese di BiellaRedazione
"MondoCapovolto.it" – BiellaRenata Azario - Biella
seguiranno ulteriori adesioni nei prossimi giorni
Per contatti:
Gruppo “ sprigioniamodiritti ” Biellae-mail : sprigioniamodiritti@libero.it
indirizzo: Sprigioniamodiritti
c/o ARCI – Biella
via della Fornace 8/b
13900 - BIELLA
Riferimento telefonico:
prof. TAVO BURAT 015-22744
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