Per i disoccupati "over 40" l'impegno di Rifondazione biellese.

 

 

 

Ora anche a Roma sanno. E il governo, nelle prossime settimane, penserà a come risolvere l’emergenza dei disoccupati over 40, che non riescono più a trovare lavoro dopo essere stati buttati fuori dalle aziende. Ieri Marco Abate e Guido Lanza, di Rifondazione, hanno incontrato a Roma il sottosegretario al Lavoro, Rosa Rinaldi. Con loro, come «testimonial», hanno portato Marco Coda, uno degli «ex» della Fila che, sulla Stampa, aveva lanciato l’allarme dei «nuovi poveri». La Rinaldi, compagna di partito di Abate e Lanza, ha ascoltato i tre biellesi e s’è impegnata a dare una risposta nel giro di 2-3 settimane. Soddisfatti Coda e Abate: «Il sottosegretario è stato molto sensibile, anche se ovviamente non poteva inventarsi una soluzione all’istante». Diverse le ipotesi di salvataggio: la mobilità «lunga» per i più vicini alla pensione (i cinquantenni) e corsi di formazione su misura, capaci di offrire davvero uno sbocco professionale. Ora Marco Abate, assessore provinciale ai Trasporti, vuole chiamare a raccolta tutti gli over 40 senza lavoro, o in mobilità, per allargare il confronto (e il dibattito). Intanto a Crevacuore, alla Cartiera Ermolli, è di nuovo allarme: i 117 dipendenti sono tornati in cassa integrazione, dopo essere rimasti a casa dal 18 dicembre al 7 gennaio. Preoccupati i sindacalisti: «Questo clima di attesa aumenta l’incertezza». Ci siamo parlati, abbiamo spiegato i nostri problemi. Ed è già molto, perché ora al Ministero sanno come stanno le cose. E forse ci daranno una mano». Marco Coda, 41 anni, è uno degli «ex» della Fila, impigliato nella rete della cassa integrazione e della mobilità. Ieri, a Roma, è stato portato come «testimonial» della categoria da Marco Abate e Guido Lanza, di Rifondazione, che hanno strappato un incontro al sottosegretario al Lavoro Rosa Rinaldi. «Non mi aspettavo una soluzione immediata - dice Coda -, ma sono contento, perché Rosa Rinaldi s’è interessata molto alla nostra situazione». Nelle liste di mobilità, a giugno 2007, erano iscritte 1857 persone, di cui 1014 donne. Non tutti, ovviamente, sono nella fascia critica: quella degli ultraquarantenni, che nessuno vuole assumere ma che sono troppo lontani dalla pensione. «A Rosa Rinaldi - spiega Abate, assessore provinciale ai Trasporti - abbiamo portato il rapporto Ires sull’occupazione, in modo che possa farsi un’idea precisa del caso-Biella. E lei s’è impegnata a darci una risposta al più presto, nel giro di 2-3 settimane». Qualche rimedio è anche stato abbozzato: «Ad esempio - aggiunge Abate -, la mobilità “lunga” per i lavoratori più vicini alla pensione. Ma la vera sfida è trovare un lavoro a queste persone: soprattutto alle donne, che sono la categoria più debole. Il sottosegretario ci ha spiegato che, oltre ai corsi tradizionali, c’è la possibilità di puntare su una formazione mirata, quasi personalizzata. Capace, insomma, di piazzare davvero gli over 40 sul mercato del lavoro». In un’ora e mezzo di summit, Rosa Rinaldi ha anche spiegato che il governo, per affrontare questa emergenza, deve confrontarsi con le Regioni. E a Marco Coda, che è stato anche sindacalista Cisl, non sono sembrate parole vuote: «Il sottosegretario è molto sensibile. Ma è ovvio che un problema simile non si può risolvere in un giorno, e in un solo incontro». Ora Abate vuole mobilitare tutti gli over 40 come Coda: un po’ per fare pressing, e un po’ per capire quanti sono, perché nessuno lo sa esattamente. Invece Renato Nuccio, altro rifondatore, ha chiesto un incontro fra una delegazione di disoccupati biellesi e l’assessore regionale al Welfare Teresa Angela Migliasso.

Biella 17.1.'08 G.Buffa "La Stampa" ____________________________________________________________________________________

Rifondazione incontra il sottosegretario Rosa Rinaldi

Quella dei disoccupati over 40, che non riescono a riciclarsi dopo il licenziamento, è ormai un’emergenza. I primi a lanciare l’allarme sono stati alcuni «ex» della Fila, quaranta-cinquantenni che si sono sfogati con La Stampa, raccontando le loro storie. Ma tanti altri sono piazzati come loro: la mobilità è finita, o sta per finire. E il lavoro non si trova, malgrado i corsi di formazione. Ora Marco Abate, assessore provinciale ai Trasporti, dopo aver raccolto il loro appello ha organizzato un incontro col sottosegretario al Lavoro, la sua compagna di partito Rosa Rinaldi, di Rifondazione. «Saremo a Roma mercoledì - spiega Abate -, insieme a un rappresentante dei lavoratori in mobilità. E’ uno di quelli che hanno perso il posto alla Fila, e che ha avuto il coraggio di esporsi sui giornali. Ma nell’incontro parleremo di tutti quelli che sono nelle sue condizioni, che vengano dalla Fila o da altre aziende. E sono davvero tanti». Al governo, la delegazione biellese chiederà «maggiore attenzione per la fasce deboli»: «Non mi piace la demagogia - incalza Abate -, ma è un fatto che i cinquantenni espulsi dalle fabbriche non riescono a trovare un posto. E questo è un problema vero, cui bisogna dare risposta». L’assessore non si illude di tornare a casa con una soluzione: «Ma se non altro, cominceremo a discutere, e questo è il primo passo per dare un futuro a queste persone. Al sottosegretario Rinaldi chiederemo che cosa intende fare il governo per affrontare l’emergenza. Sicuramente qualche risposta l’avremo. Poi lo so anch’io che non basta un incontro per sistemare tutto». Secondo Abate, i lavoratori più avanti con gli anni «devono essere accompagnati alla pensione, con il prolungamento degli ammortizzatori sociali». Ma molti degli «indesiderati» hanno solo 40 o 45 anni, e per loro la strada è paurosamente in salita. E’ proprio per questo, secondo Rifondazione, che bisogna giocare tutte le carte: quella della formazione, a sentire i senza-lavoro, non ha funzionato. Così ora si bussa alle porte del governo: «E’ tempo di fare scelte chiare, e a Roma devono capirlo», dice Marco Abate. Con lui, al ministero, andrà anche Guido Lanza, capogruppo in Provincia del Prc. «Viaggeremo a nostre spese - mette le mani avanti l’assessore -, perché la nostra è un’iniziativa del partito».

Giuseppe Buffa. "La Stampa" 13.1.'08