La Fiom boccia l'accordo sul welfare

L'intesa era stata raggiunta il 23 luglio tra governo e sindacati
E' la prima volta dal 1946 che una federazione Cgil vota contro un accordo interconfederale siglato dall'organizzazione sindacale
Welfare, la Fiom dice no all'accordo

da www.corriere.it

ROMA - La Fiom dice no all'accordo sul Welfare raggiunto tra Governo e sindacati lo scorso 23 luglio. Il comitato centrale dell'organizzazione ha approvato un documento presentato dal segretario generale Gianni Rinaldini nel quale si respinge l'accordo su pensioni e mercato del lavoro. La Fiom (Federazione Italiana Impiegati Operai Metallurgici) è il sindacato dei lavoratori operanti nelle imprese metalmeccaniche che fa capo alla Confederazione Generale Italiana del Lavoro (Cgil). È il più antico sindacato industriale italiano ed è la prima volta dal 1946 che una federazionedella Cgil vota contro un accordo interconfederale siglato dall'organizzazione sindacale. Il documento di Rinaldini ha avuto 125 voti su 159 votanti. Un documento alternativo dell'area riformista guidata da Fausto Durante, vicino alle posizioni del segretario della Cgil Guglielmo Epifani, ha avuto 31 voti mentre tre membri del Comitato centrale si sono astenuti.

PRODI: «POSIZIONE DI MINORANZA, ERA PREVISTA» - Dopo il no all'intesa sul welfare, il premier Romano Prodi ha detto che «l'accordo è stato firmato da tutti, se la Fiom si discosta ha il diritto di esprimere posizioni di minoranza: d'altra parte questo era abbastanza previsto e scontato». Anche il ministro per l'Attuazione del programma, Giulio Santagata, sottolinea che «l'accordo è stato firmato con la Cgil». Mentre il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, riconosce «pienamente l'autonomia del sindacato e le sue valutazioni: quello che conta per me - aggiunge - è che le confederazioni sindacali abbiano firmato unitariamente questo protocollo, che lo sosterranno unitariamente e che si svolgerà una grande consultazione democratica fra milioni di lavoratori e pensionati. Di quel giudizio che si concluderà il 10 di ottobre tutti dovranno, ovviamente, tenerne conto».
CREMASCHI: «DANNI MAGGIORI DEI BENEFICI» - A proposito della consultazione, il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi, auspica che nei luoghi di lavoro si dicano «molti no» al protocollo tra Governo e sindacati. Secondo Cremaschi, i «danni» che procurerà l'accordo di luglio sul welfare «sono superiori ai benefici che arriveranno a lavoratori, pensionati e precari». «Il fatto che, per la prima volta nel dopoguerra, il Comitato Centrale della Fiom abbia bocciato un accordo interconfederale - dice - è un fatto di grandissima rilevanza che dovrebbe far riflettere tutto il sindacato.
PRC: SOSTERREMO ISTANZE FIOM - Un appoggio alla Fiom arriva da Rifondazione comunista: «Ci sentiamo impegnati a sostenere queste istanze in Parlamento e nel Paese - afferma il segretario del Prc, Franco Giordano - così da verificare concretamente i positivi intendimenti di collegialità della maggioranza e del governo dell'Unione. Pur esprimendo un apprezzamento positivo in merito all'incremento delle pensioni minime, al miglioramento del sistema di rivalutazione e alle norme di totalizzazione dei contributi, il comitato centrale della Fiompone fondate e condivisibili critiche a parti significative del protocollo di intesa del 23 luglio 2007». «Si tratta - sottolinea il segretario nazionale del Prc - di critiche che sono state sollevate in questi mesi anche da Rifondazione comunista, sia sul terreno della previdenza che sul terreno del mercato del lavoro e della lotta alla precarietà».
11 settembre 2007