Presidio Antifascista sabato 13 settembre a Masserano!

 

 


 

Sono cronaca di questi giorni le inqualificabili esternazioni del ministro La Russa e del sindaco di Roma Alemanno a proposito del fascismo e dei repubblichini di Salò; per l'ennesima volta, dismesso l'orbace e indossato il doppiopetto degli incarichi istituzionali, questi signori provano a riscrivere la storia di questo paese per nobilitare il male assoluto che spesso si è nutrito delle peggiori inclinazioni del popolo italiano e del quale essi stessi sono eredi.

E dello stesso eco e della stessa gravità appaiono le dichiarazioni farneticanti in tema di lotta di Liberazione e di RSI pronunciate dal capogruppo di AN Iuri Toniazzo e dal presunto candidato del PdL al Comune di Biella Dino Gentile, ieri, nell’aula di Palazzo Oropa.

Ci siamo purtroppo abituati a sentire troppe volte gli esponenti di AN (e non solo) far professione di revisionismo storico negli ultimi anni, ma non per questo se ne può tacere la gravità, il pericolo mortale che esse pongono alla civiltà democratica nata dalla Resistenza. Tanto più che ci troviamo a vivere una fase politico – sociale che molti commentatori non esitano a qualificare, in varie sfumature, con l'attributo “fascista”: la xenofobia montante, il dilagare di episodi di violenza contro i “diversi” (è opportuno ricordare che negli ultimi anni ben tre persone sono morte uccise da militanti dell'estrema destra nelle strade di Milano, Roma, Verona), la paura che si intrufola nelle pieghe della vita lasciando fuoriuscire i peggiori istinti irrazionali e fa ubriacare un crescente numero di persone del desiderio di “ordine e autorità”; tutto questo sta sgretolando ad una velocità inaudita quelle trame di relazioni sociali solidali che sono l'ossatura materiale di ciò che ci piace chiamare “civiltà”.

In questo clima ci pare di poter inserire l'episodio di tentata aggressione subita da nostri giovani militanti due giorni fa a Masserano, che sono fortunosamente riusciti a scampare ad un gruppo di giovani armati di mazze.

Per contrastare ogni tentativo di banalizzare il fascismo, di riscrivere la storia scambiando vittime e carnefici, per ribadire l'assoluta attualità dei valori alla base della Resistenza antifascista e la loro indispensabilità per tentare di frenare la crisi verticale della nostra civiltà prima che sia troppo tardi,

è indetto un

 

PRESIDIO ANTIFASCISTA

in piazza del Comune a Masserano

sabato 13 settembre alle ore 16

 

Ora e sempre Resistenza!

 

Segreteria Provinciale

PRC-Sinistra Europea

Giovani Comunisti/e

Federazione di Biella

 

Info: www.rifondazionebiella.it :: rifondazione@prcbiella.191.it :: 01529629

 

 

Dopo la denuncia fatta sui giornali dell’aggressione subita da alcuni militanti dei giovani comunisti, ieri notte è comparsa una scritta nelle vicinanze della loro casa : “SIETE MORTI”, seguita da una SVASTICA. Oltre ad essere un fatto gravissimo, si tratta purtroppo della conferma che nel biellese come nel resto dell’Italia si sta diffondendo un germe malato che sta devastando la nostra società. E la cosa più devastante è che tutto questo accade nel silenzio più totale. Non siamo più disposti a tollerare questa situazione. Davanti a questi episodi non possiamo stare fermi a guardare. Ormai la quotidianità di questi episodi, anche a livello nazionale, non ci stupisce più. E’ uno stillicidio continuo di aggressioni, roghi, agguati e tutto passa così, nella normalità. E se ci aggiungiamo le esternazioni di chi dovrebbe essere rappresentante delle Istituzioni ma invece rende onore ai caduti di Salò, nonostante Fini stesso ammetta che l’Antifascismo è un valore, il quadro che si dipinge è inquietante. Perché se tutto questo passa nel silenzio vuol dire che questi germi hanno nuovamente infettato la nostra società. Sta a noi fare di tutto perché vengano nuovamente rispediti da dove sono venuti. Non possiamo più permettere che questo accada. Qualcuno ha già combattuto per la nostra libertà. Sta a noi mantenerla. E oggi più di prima saremo nelle strade e nelle piazze delle nostre città per monitorare e denunciare tutti questi episodi. Andremo fino in fondo e faremo di tutto affinché questa dormiente società si renda conto di quello che sta succedendo.

E per questo chiediamo al più presto un incontro formale con il Questore di Biella. Non è tollerabile che questo clima di odio e violenza che si sta instaurando nella nostra città passi inosservato. Deve essere fatto tutto ciò che è necessario per fermare questa pesante involuzione culturale e sociale cui stiamo assistendo. Nel nostro piccolo non possiamo fare altro che mantenere alta l’attenzione, che se ne parli di queste cose. Altrimenti mai nessuno saprà cosa sta accadendo.

E’ chiaro ormai a tutti che ci sono reti e piccoli gruppi organizzati che hanno ispirazione nelle sigle dell’estrema destra italiana, che fa proseliti negli stadi e nelle periferie, promettendo onore e gloria, seminando odio e violenza. E’ giunto il momento di alzare le barricate per fermare quest’onda nera che sta arrivando. E dobbiamo essere in tanti e tante, uomini e donne consapevoli di quello che accade.

Stanno cercando di rialzare la testa. Glielo impediremo con ogni mezzo.

Antifascisti/e sempre!

 

Biella, 13 settembre 2008 

 

Matteo Sacco, Coord. Prov. GC Biella

Roberto Pietrobon, segr. PRC Biella

 

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Masserano è un piccolo paese di una martoriata provincia di Biella. E’ sempre stato un paese tranquillo, nella “norma”. Da qualche mese però c’è un gruppo, più o meno organizzato, che viene lasciato libero di scorrazzare per le tranquille valli biellesi a sfogare le proprie frustrazioni con la violenza e le intimidazioni. Guarda caso i prescelti sono militanti dei Giovani Comunisti/e di Biella! Per mesi sono stati seguiti e pedinati meticolosamente. Dopo svariati tentativi di bloccarli in auto sulla strada di casa lunedì ci sono riusciti. Otto persone incappucciate e armate di spranghe hanno bloccato la strada e hanno tentato di aggredire i compagni. Fortunosamente i ragazzi sono riusciti a fuggire e l’agguato è sfumato. Dopo quest’ultimo tentativo, la notte dopo è comparsa una scritta poco prima della loro casa : “SIETE MORTI” seguita da una svastica. Ovviamente è subito stata fatta denuncia presso i carabinieri locali e sabato 13 abbiamo organizzato un presidio antifascista a Masserano. La situazione si sta facendo pesante. Come nel resto d’Italia stiamo assistendo ad un ritorno di germi che credevamo relegati in un passato che non può e non deve tornare.
Ormai è uno stillicidio quotidiano di aggressioni di chiara derivazione razzista. E il dato più inquietante è che sembra che la maggior parte della società civile sembra non rendersene conto, o peggio, giustifica e comprende tutto questo. Siamo al degrado culturale e sociale più totale.
Viviamo in un Paese militarizzato nel tentativo di risolvere un problema “sicurezza” inventato ad hoc per distogliere la nostra attenzione da quelli che sono i veri problemi dell’Italia. Viviamo in un Paese dove si può ammazzare di botte un ragazzo al grido di “negro di merda” senza essere considerati razzisti. Viviamo in un Paese che ha perso di vista le sue radici e il suo futuro.
E chi se non noi, questa nuova e devastata generazione ha il dovere di riprendersi il mondo che stanno cercando di sottrarci?


Matteo Sacco - Coord. GC Biella