La Lega Nord alla scuola di Berlusconi si fa le leggi ad personam.

Lettera aperta a Calderoli

Egregio Ministro Calderoli,
mi scuso anzitutto se, come lei, dimostrerò qualche difficoltà con l'italiano (anzi, come lei fo 'n po fadiga a leser) ma, capirà dal mio cognome, forse anche io come lei vengo da Birghèm.
Forse per questo lei mi è stato sempre caro: apprezzo quella sua bella sincerità legaiola-bergamasca, quel suo bel dire pane al pane e negro all'immigrato e culattone al gay. Così coltivo fra i miei siti youtube preferiti quello intitolato "Le peggio calderonate" (che consiglio a tutti, ma proprio a tutti). Mi piace proprio quando lei definisce da Mentana «una porcata» la legge elettorale vigente (si dice così?), la legge che proprio lei ha scritto e firmato e votato; ma meglio ancora è quando lei, senza menarsela tanto, chiama «quella abbronzata» una giornalista de "La 7"; e più di tutto mi piace quando lei dice di mangiare carne di maiale per fare un dispetto a quelli lì che fanno il ramadam (o come cribbio si chiama) anzi di portare i suoi maiali (quanti ne ha?) a pisciare sui campi là dove quegli arabi lì vorrebbero farci le loro moschee, così addio moschea (a noi ci piace il campanile, altroché!).
Così quando il Berlusca le ha dato solo il "Ministero per la semplificazione normativa" ci sono rimasto un po' male. Ma come? Soltanto questo ministero per un Gioppino di razza come lei, per uno che, proprio come la nostra amata maschera bergamasca, ha pure un bel po' di gozzo? Peggio del suo ministero c'è solo il "Ministero per l'attuazione del programma" (chissà che vuole dire?) dato al Diccìrotondi (che si scrive proprio così, tutto attaccato: siccome l'on. Rotondi è puro non-essere egli assume il suo essere dal prefisso "Diccì", peccato che pure la Dc non esista più). Ma non divaghiamo: ho capito solo poi, coi fatti, che invece il suo era un ministero importante. Sa come diciamo dalle nostre parti? «Ess come San Tomàs: no cred se non s'pica dèt oi nas!» (non traduco per i terroni o gli immigrati che non capiscono). Mi ricordo benissimo quando il 24 marzo scorso lei ha messo su tanti bei scatoloni, ben 16 metri di scatoloni, da abbattere a picconate e poi da bruciare (!) a spese del contribuente. C'erano dentro, lei ci ha detto, ben 375.000 leggi inutili. Solo quei culattoni immigrati della sinistra hanno protestato perché dicevano che così lei inquinava l'aria (ma figuriamoci un po'!), e qualcun altro ha detto che in Italia 375.000 leggi neppure esistono e che nessuno poteva sapere che cosa lei aveva abolito. Ma si trattava delle solite critiche dei comunisti. In verità nei 16 metri di scatoloni non c'era niente, erano vuoti, ma neppure dietro le promesse del Berlusca c'è mai niente, e quello che conta è l'immagine. O no?
E invece…sorpresa! Una cosetta c'era, una bella cosetta preziosa: lei ha abolito una legge che puniva con 10 anni di carcere «chiunque promuove, costituisce, organizza o dirige associazioni di carattere militare, le quali perseguono, anche indirettamente, scopi politici». Come si vede era una legge scritta apposta (fin dal 1948!) dai comunisti contro la Lega e le sue Camicie Verdi. E in base a quella legge, 36 legaioli, compreso il ministro Maroni e quel brav'uomo di Borghezio, erano imputati e sarebbero finiti in galera. Non sia mai! Come insegna il suo Capo, questo processo non s'ha da fare, né ora né mai. Così lei quella legge l'ha abolita. I comunisti in Parlamento ora non ci sono, nessuno si è accorto di quell'abolizione lì (nascosta fra 1085 norme), e Napolitano - si sa - firma tutto.
Ora lei ha detto in Parlamento, mentendo, che si trattava di un errore del Comitato Scientifico e che si sarebbe corretta la "Gazzetta Ufficiale"; peccato che il vice-presidente del Comitato Scientifico, il consigliere di Stato Vito Poli, abbia dichiarato che quell'inserimento era venuto proprio da lei e che ancora da lei e dal suo ministero è venuta la più decisa opposizione a che si correggesse per tempo nella "Gazzetta Ufficiale" quell'errore (chiamiamolo così). Lei è - come si dice da noi - sincer come l'acqua dei fasoi. In un paese civile un ministro colto con le mani nel sacco si dimetterebbe il giorno stesso e andrebbe a fare un altro mestiere (forse coi suoi maiali?) in attesa del processo. Nell'Italia berlusconiana questo non accadrà di certo. Ma un po' di vergogna, magari solo per aver mentito in diretta Tv al Parlamento, potrebbe sempre restarle, e magari anche fra quelli che l'hanno votata.

 

Angelo Vussun

 

Dove:

Commenti

Ritratto di anonimo

questi leghisti così  puri, così padani, appena hanno potuto sedersi nella stanza dei bottoni hanno fatto pari pari quello che facevano gli altri, si sono accapparrati presidenze e posti in ogni dove, si scannano tra di loro per altri posti, sono stati colti con le mani in pasta, si sono espulsi, radiati e ora si fanno le leggi ad uso personale , questa di Calderoli è una,  quella che tocca le associazioni di volontariato è un'altra. E i padani che erano così scandalizzati della prima repubblica che fanno, applaudono perchè finalmente non c'è più solo Roma ladrona, ma anche Milan, Berghem, Turin ecc.....