LEGA LA LEGA

 

LEGA LA LEGA

PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

 

Dove vogliono arrivare questi leghisti? Vogliono che il loro odio contagi tutti ? Vogliono portarci sul baratro di una guerra civile?

Se leggiamo le dichiarazioni di onorevoli e ministri, nonché sindaci della Lega, non può passare inosservata la violenza verbale, il disprezzo verso gli altri che contengono.

Il Ministro Maroni che alla vigilia della manifestazione della Fiom paventava disordini e violenze, che di fronte alla giusta protesta dei cittadini napoletani evoca morti.

Il Ministro Calderoli che usa toni sprezzanti contro la religione islamica e cancella una legge che avrebbe creato seri problemi ai suoi colleghi di partito rei di aver costituito un esercito padano clandestino.

Il Sindaco di Adro, il sindaco di Treviso, l’on. Borghezio e non da ultimo il Sindaco di Cossato.

Corradino con una violenza e con toni sprezzanti mai visti e sentiti dalla bocca di un qualche suo predecessore, vuole cancellare regolamenti delle passate legislature perché troppo di sinistra.

Ha iniziato con l’assessorato alla Pace e prosegue con l’abrogazione del regolamento della Difesa Popolare non Violenta che a suo dire rallentano la macchina comunale.

Che iter può rallentare un regolamento sulla non violenza?

Corradino  e la sua giunta fanno perdere alla città di Cossato il connotato di città di Pace perché sull’odio costruiscono la loro politica.

Vogliono portarci a odiarci l’un l’altro.

 

Fermiamoli prima che sia troppo tardi. 

 

 

ANTIFASCISTI SEMPRE

 

Commenti

Ritratto di valter clemente

distribuiti al mercato di Cossato 500 volantini di cui sopra, con una buona accoglienza da parte dei cittadini e molti si sono fermati a commentare con noi la situazione politica del momento.

Naturalmente i volantini erano a firma della federazione della sinistra.

Ritratto di valter clemente

Pace e nonviolenza

 

 

Una breve risposta alle dichiarazioni apparse sulla stampa del 29/10 in merito al volantino distribuito contro la decisione di abrogare il regolamento della difesa popolare nonviolenta.

Sorvolo sulle dichiarazioni del Sindaco,  scontate e banali; non riesce mai ad andare oltre alla frase ormai imparata a memoria, per entrare nel merito delle affermazioni dell’assessore alla cultura Pier Ercole Colombo, il quale giudica demagogica la nostra posizione e ci invita alla manifestazione del 4 novembre nella quale,  a suo dire,  si parlerà di pace.

Sono  da sempre contrario alla festa delle forze amate che è inclusa nelle celebrazioni di tale data, perché ritengo sia un giorno di lutto e non di festa: 700mila morti, più di un milione di feriti e mutilati, però, visto l’invito dell’Assessore,  sono andato a leggere il programma per vedere se per caso fosse stata , dal comune di Cossato trasformata in giornata per la pace. Non è così, nessun assessore ne consigliere parlerà di pace, è sempre organizzata in collaborazione  con le associazioni combattentistiche e ci saranno i ragazzi delle scuole che leggeranno brani e poesie,  forse di pace.

L’assessore pensa sia sufficiente delegare a dei ragazzi delle scuole l’argomento per sentirsi protagonista e partecipe alla costruzione della pace.

Credo che invece dovrebbe dare delle risposte politiche, dovrebbe spiegare come si fa a parlare di pace e votare la guerra in Afghanistan, le bombe intelligenti, come si fa a tollerare che le morti di civili, soprattutto di bambini, vengano chiamate effetti collaterali.

Come si fa a permettere i centri di accoglienza temporanea, veri e propri lager per immigrati che non hanno commesso nessun tipo di reato se non quello di sfuggire a guerre, fame e miseria.

Come si fa a tollerare le espressioni “pacifiste” che ogni giorno ci propinano i vari Borghezio, Tosi, Salvini ecc…

Poi dall’assessore alla cultura mi sarei aspettato un approfondimento sulla difesa popolare nonviolenta, che è una scelta etica, politica, culturale diversa dal semplice concetto di pace.

E’ il ripudio totale della guerra, è il ripudio delle armi e delle loro fabbriche, è l’obiezione di coscienza.

E’ Martin Luther King e il movimento contro la segregazione razziale, è il giovane che brucia la cartolina precetto per non andare in Vietnam è Jan Palach e la primavera di Praga, è il giovane di Piazza Tien’anmen davanti ai carri armati, è il cittadino che lotta contro la base Dal Molin di Vicenza, contro gli F35 di Cameri.

Ma è aspettarsi troppo da un assessore alla cultura che pensa che la pace sia una poesia e vota le guerre umanitarie e , come prima azione politica del suo mandato, toglie la bandiera della pace dal balcone del municipio.

 

Ritratto di valter clemente

il Pdl cossatese ha preso posizione contro l'arroganza di Corradino (che risponde a Botta con le sue classiche banalità fasciste) perchè in vista di una nuova campagna elettorale si sentono annullati politicamente dall'invadenza leghista.

 Dopo aver perso tutte le cariche,ultima quella dell'Atc, tranne quella del Cissabo, (lasciata al Pdl solo per togliere dal consiglio comunale un personaggio non gradito a Corradino) rischia di perdere pure il candidato sindaco di Trivero.

Ecco il tentativo di smarcarsi per tentare di riprendere visibilità e credibilità politica.

 

Ritratto di Anonimo

questi padani che si richiamano all'europa cristiana poi vanno in europa entrano in una cattedrale ruttano bestemmiano bevono birra.

bruciamoli al rogo

Ritratto di Anonimo

Bravo! così ti comporti come loro.....che vogliono mettere al rogo terun,bingo-bongo e comunisti Ottimo!!

Ritratto di valter clemente

tale Moscarola della Lega Nord, oggi dalle pagine del "Biellese" si scaglia contro gli extracomunitati colpevoli di sgozzare animali per strada, un metodo barbaro lo definisce.

eppure i legaioli si dicono pronti a difendere le proprie radici e tradizioni e allora sto Moscarola dovrebbe difendere le nostre radici e tradizioni.

la frittata di sangue di gallina fatta dalle nostre madri e nonne, tagliando la vena alla gallina ancora viva.

il maiale appeso nel centro dell'aia e aquartato vivo che gli urli si sentivano fino al villaggio vicino era una grande festa di tutta la fattoria.

queste sono le nostre radici e tradizioni, prima di dare del barbaro ad altri bisogna guardare in casa propria.