I Verdi escono dalla maggioranza di Cossato. Un appello del PRC
Esprimiamo un profondo rammarico per l'uscita dei Verdi dalla maggioranza di Cossato. Le parole di Barausse testimoniano come i partiti facenti parte del Partito Democratico esprimano un atteggiamento di preoccupante arroganza e, incapaci al confronto, si chiudano a riccio isolando le voci critiche e propositive. Da parte nostra continuiamo a lavorare nella maggioranza pur esprimendo un crescente disagio dato che le uniche forze poliche capaci di iniziativa concreta, quelle alla sinistra del PD, godono di ben poco ascolto. La discussione sul rifacimento delle vie Martiri e Mazzini, ad esempio, non ha avuto l'esito che il Sindaco ha comunicato ai giornali e non ha prodotto una posizione unanime: da parte nostra abbiamo infatti sostenuto che tale opera faraonica necessiti di una discussione più approfondita ed abbiamo anche ipotizzato di dividerla in due lotti per non impiegare troppe risorse che potrebbero essere invece destinate a progetti per il risparmio energetico.
La maggioranza di Cossato perdendo i Verdi perderebbe un'importante forza politica che da sempre propone temi altrimenti inascoltati fornendo un contributo irrinuciabile per la coalizione. Ci auguriamo quindi che i Verdi possano rientrare nella maggioranza onde fornire lo stimolo che hanno mostrato di saper dare in questi anni, con la speranza che il futuro PD abbia orecchie più pronte all'ascolto e meno paura del confronto.
Il capogruppo del PRC-SE al comune di Cossato
Marco ALBELTARO
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Commenti
roberto (non verificato)
Mer, 26/09/2007 - 17:26
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lettera aperta dei Verdi
Lettera aperta ai cittadini di Cossato che guardano con speranza al nascente PD, alla Sinistra ed ai Verdi .
Come esponente del comitato esecutivo dei verdi Biellesi, a seguito dell’articolo su “La Stampa “ del 20 settembre 2007, sento la necessita di riprendere l’affermazione di Cavallotti: “ Bisogna avere il coraggio di cambiare registro ed atteggiamento “.
Condividiamo assolutamente tale affermazione: anche a Cossato è necessario uscire da questa inedia amministrativa .
Molte speranza nate dopo le elezioni sono rimaste vane illusioni : la partecipazione dei cittadini alla vita politico-amministrativa del comune, l’avvio di una politica urbanistica in grado di coniugare partecipazione dei cittadini e proposta politica di sviluppo del territorio comunale, scelte energetiche volte alla riduzione dei consumi.
Si è assistito alla privatizzazione del territorio comunale, all’ evidente disinteresse ad accogliere le proposte di CORDAR ENERGIA relative al risparmio energetico negli edifici comunali, proposte già accolte dalla Provincia e da alcuni comuni.
Da più di un anno e mezzo i Verdi propongono discussioni e riflessioni in tal senso.
Grande incomprensione è sorta intorno alla proposta della partecipazione dei cittadini, come ampiamente indicato nel programma elettorale, partecipazione declinata in realtà o come populismo o come compitino per i funzionari.
Fino a “ieri” i Verdi hanno proposto un’ottica ecologica per analizzare i problemi e porre soluzioni, intesa tra l’altro come il superamento della soddisfazione immediata per la costruzione di proposte a lungo termine: è la prospettiva di futuro che ci caratterizza.
I Verdi sono una voce fuori dal coro della religione neoliberista tanto in voga, anche a Cossato: non possiamo essere quindi rimproverati di un difetto di pazienza.
Questo malessere non è vissuto soltanto dai Verdi, anche Rifondazione ha denunciato pubblicamente il suo malessere , salvo poi rimanere nell’esecutivo.
In un ‘altra parte dell’articolo Cavallotti invita a non politicizzare.
Ma politicizzare le questioni è un imperativo se si vuol porre al centro i cittadini e l’ambiente in cui essi vivono. Politicizzare vuol dire cercare di rendere concreto un programma politico che è stato alla base delle scelte elettorali dei cittadini .
Occorre forse recuperare un po d’ingenuità per prospettare un futuro e non limitarsi a gestire il presente.
Il futuro si costruisce anche sul passato e a Cossato il passato racconta di giunte rosso-verdi che diedero un forte impulso non solo alla città ma al territorio.
Abbiamo perso tutto questo, abbiamo sostituito la politica con il management: non giova al centro- sinistra continuare ad allargare il solco che separa i cittadini dalla politica, introducendo l’idea che la politica non c’entra con la “politica”.
Gli individui, con la loro passione, partecipano alla vita amministrativa delle città portando il proprio bagaglio di esperienze e di valori .
Ma sempre più spesso accade di essere sopraffatti da forze più potenti che mal tollerano minoranze di ogni genere, quasi che i luoghi delle scelte siano ormai separati dalle istituzioni a ciò deputate.
Ciò che si chiede, e ci si aspetta da chi si considera portatore di valori che hanno una radice comune, è il rispetto di chi chiede che le istituzioni tornino ad essere il luogo delle scelte attraverso la soluzione dei conflitti, nel rispetto del contributo di tutte le componenti .
A Cossato Alfredo Barausse rappresenta i Verdi, forza minoritaria degna di rispetto e di ascolto.
Le nostre parole vengono sentite, ma non ascoltate: molti esponenti in più occasioni hanno singolarmente espresso apprezzamento per le nostre proposte, ma più che forza minoritaria siamo stati per lo più trattati da forza minore …di età, non emancipata, bisognosa di tutela, blandita ma non presa sul serio.
Era giunto quindi il momento di terminare questa esperienza: dopo aver annunciato in più occasioni la propria sofferenza era inevitabile che senza visibili, anche minimi, cambiamenti nell’amministrazione della città fosse necessario fare il punto per ripensare al proprio ruolo e soprattutto a quale progetto stiamo contribuendo.
Il distacco non è quindi un imprevisto, una bizzarria estemporanea, ma una scelta dolorosa maturata nell’ultimo anno e mezzo.
Completo sostegno a Barausse che come Verde svolge il difficile ruolo di fare proposte senza poter nulla concretizzare .
il tentativo di ridurre all’incompatibilità di carattere le critiche ai Verdi di Biella, sono evidente tentativo demagogico di screditare i consiglieri dissenzienti.
Rimangono le domande che come Verdi da tanto tempo poniamo: quale partecipazione, quale ipotesi per la riduzione dei consumi e delle conseguenti spese, quale politica dell’area industriale, quale ruolo sociale ed educativo deve svolgere una città.
Ma rispondere a queste domande è certamente molto difficile; conviene spostare il dibattito lanciando accuse personali e illazioni verso coloro che semplicemente rammentano gli impegni elettorali assunti insieme.
I cossatesi che vogliono farci conoscere la loro opinione possono inviare una mail a verdi@verdibiellesi.it
Cossato 22.09.2007
Francesco Garzetti
Anonimo (non verificato)
Mer, 26/09/2007 - 17:28
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CS della Federazione dei Verdi