I Verdi escono dalla maggioranza di Cossato. Un appello del PRC


Esprimiamo un profondo rammarico per l'uscita dei Verdi dalla maggioranza di Cossato. Le parole di Barausse testimoniano come i partiti facenti parte del Partito Democratico esprimano un atteggiamento di preoccupante arroganza e, incapaci al confronto, si chiudano a riccio isolando le voci critiche e propositive. Da parte nostra continuiamo a lavorare nella maggioranza pur esprimendo un crescente disagio dato che le uniche forze poliche capaci di iniziativa concreta, quelle alla sinistra del PD, godono di ben poco ascolto. La discussione sul rifacimento delle vie Martiri e Mazzini, ad esempio, non ha avuto l'esito che il Sindaco ha comunicato ai giornali e non ha prodotto una posizione unanime: da parte nostra abbiamo infatti sostenuto che tale opera faraonica necessiti di una discussione più approfondita ed abbiamo anche ipotizzato di dividerla in due lotti per non impiegare troppe risorse che potrebbero essere invece destinate a progetti per il risparmio energetico.
La maggioranza di Cossato perdendo i Verdi perderebbe un'importante forza politica che da sempre propone temi altrimenti inascoltati fornendo un contributo irrinuciabile per la coalizione. Ci auguriamo quindi che i Verdi possano rientrare nella maggioranza onde fornire lo stimolo che hanno mostrato di saper dare in questi anni, con la speranza che il futuro PD abbia orecchie più pronte all'ascolto e meno paura del confronto.

Il capogruppo del PRC-SE al comune di Cossato
Marco ALBELTARO

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Ritratto di roberto

Lettera aperta ai cittadini  di Cossato che guardano con speranza al nascente PD,  alla Sinistra ed ai Verdi .

 

Come esponente del comitato esecutivo dei verdi Biellesi,  a seguito dell’articolo su “La  Stampa “ del 20 settembre 2007, sento la necessita di riprendere l’affermazione di Cavallotti: “ Bisogna avere il coraggio di cambiare registro ed atteggiamento “.

 Condividiamo assolutamente tale affermazione: anche a Cossato è necessario uscire da questa inedia amministrativa .

Molte speranza nate dopo le elezioni sono rimaste vane illusioni : la partecipazione dei cittadini alla vita politico-amministrativa del comune,  l’avvio di una politica urbanistica in grado di coniugare partecipazione dei cittadini e proposta politica di sviluppo del territorio comunale,  scelte energetiche volte alla riduzione dei consumi.

Si è assistito alla privatizzazione del territorio comunale, all’ evidente disinteresse  ad  accogliere le proposte di CORDAR  ENERGIA relative al risparmio energetico negli edifici comunali, proposte già  accolte dalla Provincia e da alcuni comuni.

Da più di un anno e mezzo i Verdi propongono discussioni e riflessioni in tal senso.

Grande incomprensione è sorta intorno alla proposta della partecipazione dei cittadini, come ampiamente indicato nel programma  elettorale,  partecipazione  declinata in realtà o come populismo o come compitino per i funzionari.

 Fino a “ieri” i Verdi hanno proposto un’ottica ecologica per analizzare i problemi e porre soluzioni, intesa tra l’altro come   il superamento della soddisfazione immediata per la costruzione di proposte a lungo termine: è la prospettiva di futuro che ci  caratterizza.

I Verdi  sono una voce fuori dal coro della religione neoliberista tanto in voga, anche a Cossato: non possiamo essere quindi  rimproverati di  un difetto di pazienza.

Questo malessere non è vissuto soltanto dai Verdi, anche Rifondazione  ha denunciato pubblicamente il suo  malessere , salvo poi rimanere nell’esecutivo.

In un ‘altra parte dell’articolo Cavallotti invita a non politicizzare.

Ma politicizzare  le questioni  è un imperativo se si vuol porre al centro i cittadini e l’ambiente in cui essi vivono. Politicizzare  vuol dire cercare di rendere concreto un programma politico che è stato alla base delle scelte elettorali dei cittadini .

Occorre forse recuperare un po d’ingenuità per prospettare un futuro e non limitarsi a  gestire il presente.

 Il futuro si costruisce anche sul passato e a Cossato il passato racconta di giunte rosso-verdi che diedero un forte impulso non solo alla città ma al territorio.

Abbiamo perso tutto questo, abbiamo sostituito la politica con il management: non giova al centro- sinistra continuare ad allargare il solco che separa i cittadini dalla politica,  introducendo l’idea che la politica non c’entra con la “politica”.

Gli individui, con la loro passione, partecipano alla vita amministrativa delle città portando il proprio bagaglio di esperienze e di valori .

Ma sempre più spesso accade di essere sopraffatti da forze più potenti  che mal tollerano minoranze di ogni genere, quasi che i luoghi delle scelte siano ormai  separati  dalle istituzioni  a ciò deputate.

Ciò che si chiede, e ci si aspetta da chi si considera portatore di valori che hanno una radice comune,  è il rispetto di chi  chiede  che le istituzioni tornino ad essere il luogo delle scelte attraverso la soluzione dei conflitti, nel rispetto del contributo di tutte le componenti .

A Cossato Alfredo Barausse rappresenta i Verdi, forza minoritaria degna di rispetto e di ascolto.

Le nostre parole vengono sentite, ma non ascoltate: molti esponenti in più occasioni hanno singolarmente espresso apprezzamento per le nostre proposte, ma  più che forza minoritaria siamo stati per lo più trattati da forza  minore  …di età, non emancipata, bisognosa di tutela, blandita ma non presa sul serio.

Era giunto quindi il momento di terminare questa esperienza: dopo aver annunciato in più occasioni  la propria sofferenza era inevitabile che senza visibili, anche minimi, cambiamenti nell’amministrazione della città  fosse necessario fare il punto per ripensare al proprio ruolo e  soprattutto a quale progetto stiamo contribuendo.

 Il distacco non è quindi un imprevisto, una bizzarria estemporanea, ma una scelta dolorosa maturata  nell’ultimo anno e mezzo.

Completo  sostegno a Barausse che come  Verde svolge il difficile ruolo di  fare proposte senza poter nulla concretizzare .

il tentativo di ridurre all’incompatibilità di carattere le critiche ai Verdi di Biella, sono  evidente  tentativo demagogico di screditare  i consiglieri dissenzienti.

 

Rimangono le domande che come Verdi da tanto tempo poniamo: quale partecipazione, quale ipotesi per la riduzione dei consumi e delle conseguenti spese, quale politica dell’area industriale, quale ruolo sociale ed educativo deve svolgere una città.

Ma rispondere a queste domande è certamente molto difficile; conviene spostare il dibattito lanciando accuse personali e illazioni verso coloro che semplicemente rammentano gli impegni elettorali assunti insieme.

 

I cossatesi che vogliono farci conoscere la loro opinione possono inviare una mail  a verdi@verdibiellesi.it

 

 

Cossato 22.09.2007

 

Francesco Garzetti

Ritratto di Anonimo

COMUNICATO STAMPA Comunicato stampa Da mesi è nota la sofferenza con cui i Verdi partecipano ai lavori di maggioranza, difficoltà che ci hanno ancor più stimolato a portare proposte concrete, a batterci per valori, a chiedere la piena realizzazione di un programma elettorale concordato a suo tempo insieme, e che è stato troppo spesso dimenticato in un cassetto. Ci siamo battuti perché il punto di riferimento dell’azione amministrativa fosse la riduzione delle spese correnti, intervenendo innanzitutto sui consumi degli stabili comunali. Se fossimo partiti per tempo oggi si sarebbero liberate risorse economiche da poter utilizzare. Ci siamo pubblicamente battuti perché la raccolta dei rifiuti fosse rilanciata, perché il cittadino pagasse per quanto effettivamente prodotto; ci siamo opposti con fermezza alla costruzione di un nuovo inceneritore, ipotesi invece non scartata da questa amministrazione Ci siamo battuti per rendere la nostra città meno inquinata, perché i nostri figli potessero respirare aria più pulita; abbiamo proposto piste ciclabili, interventi sul riscaldamento, misure per la riduzione del traffico. Abbiamo chiesto e chiediamo con forza che fine abbia fatto l’area industriale, quali iniziative concrete siano state messe in atto per attrarre investitori, quale sia la politica del lavoro di questa amministrazione. Ci siamo rifiutati di accettare per buoni piani triennali di investimento vuoti, che sostanzialmente non proponevano nulla oltre l’ordinaria manutenzione. Abbiamo chiesto di iniziare a progettare la Cossato di domani e di coinvolgere i cittadini in questo processo. Abbiamo sempre fatto tutto questo in un’ottica di dialettica trasparente e sincera, come si chiede a forze che lavorano per uno stesso progetto. Con i consiglieri di maggioranza sentiamo di avere insieme fatto e condiviso molte proposte, messo in campo delle idee, di aver dato vita a un bel gruppo di lavoro per svolgere il ruolo assegnato loro dai cittadini. Questa collaborazione, fondata sul buon senso e non su schieramenti precostituiti, ha evidentemente dato molto fastidio, in particolar modo al sindaco, che si è sentito in dovere più volte di richiamare i propri consiglieri. Le cose sono man mano degenerate, tanto che, in un ultima riunione in cui si discuteva sugli investimenti futuri, abbiamo espresso il nostro parere, affermando tra l’altro che non ci sembrava prioritario investire 150 mila euro per un altro parcheggio in una zona sotto il cimitero, trovando condivisione da molte persone in maggioranza. A questo punto il Sindaco, non avendo argomenti con cui rispondere, ha pensato bene di passare agli insulti, esprimendo realmente quale fosse il proprio pensiero sia nei confronti dei Verdi che del consigliere che li rappresenta. Prima di assumere una posizione pubblica, abbiamo auspicato e atteso delle scuse, che pur se non avrebbero giustificato, ci avrebbero fatto propendere per un momento d’ira eccessiva. Abbiamo anche sperato in un rapido intervento delle segreterie dei partiti, un tentativo di ricucire quello che va a delinearsi come un inevitabile strappo Nulla. E’ apparso così chiaro che siamo sin’ora stati soltanto tollerati, o peggio, vissuti come un ostacolo. Quando il dibattito politico scende a questo livello, quando le offese prendono il posto del confronto, per quanto acceso questo possa essere (e non era certamente il caso della riunione in questione), quando tra persone che dovrebbero lavorare insieme non solo evidentemente non esiste stima, ma nemmeno rispetto, quando il “capo” di una squadra ritiene che un suo giocatore sia un ostacolo, vengono certamente a mancare le condizioni minime per una collaborazione. Tecnicamente diciamo dunque che usciamo da questa maggioranza, anche se forse sarebbe più giusto dire che semplicemente prendiamo atto di non aver potuto mai entrarci, di essere stati soltanto malamente tollerati. A questo punto non ci rimane che sottolineare che la nostra azione non sarà più organica alla maggioranza ma, con tutta la responsabilità possibile, sarà tesa a rilanciare a Cossato il centrosinistra, a far capire ai cittadini che idee e proposte ce ne sono, che un modo di lavoro differente esiste. Una azione che tenti di gettare le basi per recuperare quel malessere diffuso che si percepisce tra i cittadini. I VERDI BIELLESI