No allo sbarramento della Democrazia! Conferenza stampa della sinistra sotto la sede del PD biellese

Apprendiamo che i partiti che sostengono il governo Berlusconi e le opposizioni parlamentari di Di Pietro, Casini e Veltroni avrebbero raggiunto un accordo sullo sbarramento al 4% per le prossime elezioni europee. Riteniamo tale scelta gravemente lesiva della democrazia perché inficia il principio della rappresentanza proporzionale del voto dei cittadini senza che vi sia alcun argomento di "governabilità" a giustificarla trattandosi del Parlamento Europeo.
Ci pare anche evidente come questo atto abbia una natura faziosa che non dovrebbe entrare in una legge elettorale, per definizione super partes: tentare di eliminare definitivamente dalle istituzioni le forze della sinistra, di espungere il conflitto e le voci critiche dalle sedi della democrazia rappresentativa.
Pertanto, proseguendo nel percorso unitario che ci vede lavorare insieme sul territorio biellese, indiciamo

giovedì 29 febbraio alle ore 17:00
CONFERENZA STAMPA
sotto la sede del Partito Democratico in via Trieste, 41

per denunciare con forza questo furto di democrazia che governo ed opposizione si apprestano a compiere.
Confidando nella vostra presenza,

le Segreterie Proviniciali di
Comunisti Italiani
Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
Sinistra Democratica
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Pubblichiamo questo primo articolo comparso oggi subito dopo la nostra conferenza stampa su ecodibiella.it con le dichiarazioni integrali del segretario PD Valenti così che tutt* possano formularsi le proprie riflessioni.
Per noi sono come ovvio molto evidenti!

La Sinistra: potremmo uscire dalle giunte
Scoppia la lite col Pd per le elezioni europee

«Apprendiamo che i partiti che sostengono il governo Berlusconi e le opposizioni parlamentari di Di Pietro, Casini e Veltroni avrebbero raggiunto un accordo sullo sbarramento al 4 per cento per le prossime elezioni europee». Mossi da questo, i responsabili di Rifondazione Comunista, Roberto Pietrobon, dei Comunisti Italiani, Silvio Belletti, e di Sinistra Democratica, Gloria Gribaudo, hanno organizzato una conferenza stampa sotto la sede del Partito Democratico di via Trieste. «Riteniamo questa scelta - continuano i tre esponenti di Sinistra - gravemente lesiva della democrazia perché inficia il principio della rappresentanza proporzionale del voto dei cittadini senza che vi sia alcun argomento di "governabilità" a giustificarla trattandosi del Parlamento Europeo».
Questo è solo l’ultimo amaro sfogo della Sinistra contro il Partito Democratico, dopo le vicende legate alla mancata rielezione del presidente di Cosrab e gli screzi sul bilancio provinciale. Le parole più forti, durante la manifestazione, sono arrivate da Silvio Belletti. «Se il Partito Democratico di Biella - sottolinea - non prenderà posizione e non deciderà di confrontarsi con noi, potremmo anche valutare l’ipotesi di uscire dalla maggioranza in Comune a Biella e in Provincia. Non si può pensare di stare insieme solo per conveniente nelle realtà locali, mentre a Roma si lavora per far scomparire la Sinistra. Stiamo portando avanti un discorso ben preciso per ricreare un partito alternativo al Pd e continueremo su questa strada».
Pochi minuti dopo la fine della manifestazione, ecco un comunicato del segretario del Pd, Michelangelo Valenti, che dice: «Parlare di colpo di Stato o di attacco alla democrazia di fronte a una riforma della legge elettorale per l’elezione del Parlamento europeo che introduce uno sbarramento del 4 per cento (ma che non modifica il sistema delle preferenze) è un non-senso. I colpi di Stato sono un’altra cosa e in politica le parole contano. E’ legittimo che vi sia chi come Rifondazione Comunista  e altri partiti si opponga a un tale provvedimento ma è indiscutibile il fatto che occorra giungere ad un meccanismo elettorale che eviti i processi di frammentazione così come avviene nel resto d’Europa».
Poi Valenti aggiunge: «In questi Paesi dove lo sbarramento va dal 4 per cento in su nessuno si sogna di considerare quelle leggi elettorali liberticide. Solo in Italia può succedere che ci si ostini a ritenere che sia sinonimo di rappresentatività e pluralismo il fatto di consentire che un partito che raccoglie 250 mila voti possa essere rappresentato nel Parlamento europeo col risultato di trovarsi con decine di partiti e partitini, ciascuno dei quali non è in grado di influire minimamente sulla politica europea, che rappresentano soltanto sé stessi. Il PD era ed è per uno sbarramento del 3 per cento per garantire una maggiore rappresentatività delle forze politiche minori. La sinistra radicale, rappresentata in Italia da diverse sigle, deve porsi il problema di favorire i processi di aggregazione attraverso i quali raggiungere e superare la soglia del 4 per cento e poter contare in Europa».

da www.ecodibiella.it

29 gennaio 2009

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Commenti

Ritratto di L'Arcangelo

Solo i tonti restano alleati, prima al Governo e ancora oggi negli enti locali, al partito che sistematicamente punta all'annientamento elettorale delle minoranze. l'Arcangelo
Ritratto di Ora Ics

Sarebbe possibile avere un contatto e-mail di qualcuno dei GAP biella e una mail dei giovani comunisti? (scrivetemi pure a questo indirizzo mail : gapivrea@yahoo.it) GAP Ivrea
Ritratto di ChouEnLai

Anche sè sono contrario a molti lati della politica della sinistra borghese credo che sia dovere di ogni persona civile impedire che con un atto fascista e violento si impedisca a queste forze di poter arrivare ad avere propri rappresentanti, insomma si tratta di un atto camorristico ed intimidatorio che và respinto. Anche con lo 0'1% bisogna essere rappresentati. -compagno aldo-
Ritratto di ChouEnLai

Tuttavia in effetti per coerenza il PRC visto questo trattamento ricevuto dovrebbe lasciare tutte le giunte in cui è presente insieme al PD che è complice e attore di primo ruolo assieme a Berlusconi dello sbarramento fascista del 4%, su questo ha ragione l' arcangelo. -compagno aldo-
Ritratto di roberto

Al Sindaco di Biella Vittorio BARAZZOTTO Al Segretario cittadino del Pd Katia RAMELLA PRALUNGO Al Consigliere regionale Wilmer RONZANI Al Segretario provinciale del Pd Michelangelo VALENTI OGGETTO: una lettera aperta per dire semplicemente che tra sbarramenti elettorali e consensi ci sono di mezzo le idee e i programmi! Sono molto preoccupato della situazione politica e dello stato in cui versa il nostro partito. La destra sembra consolidarsi nel paese e l’opposizione stenta a costruire un profilo credibile e alternativo. In vista delle prossime elezioni europee la segreteria nazionale del Pd guidata da Veltroni sembra avere stretto un patto con la destra per introdurre uno sbarramento al 4%. Mi auguro non sia così, poiché per le elezioni europee non si pone un problema di governabilità, mentre abbiamo già sperimentato e vediamo con questo governo che non bastano i numeri, magari a scapito della rappresentatività, per governare bene. Prima vengono o dovrebbero venire le idee, i programmi. Un partito in difficoltà, che stenta a radicarsi e a costruire opposizione e proposta, non può fondare il proprio consenso tra la cittadinanza su improbabili e ingiustificati sbarramenti. Deve invece costruire consenso stando di più tra la gente e convincendo con le proprie idee, se le ha. Per queste ragioni vi propongo, in vista delle prossime elezioni amministrative al Comune e alla Provincia, di fare a Biella una cosa diversa. Partiamo dalle idee e dai programmi. Ma soprattutto costruiamoli attraverso la partecipazione della cittadinanza. Ho preso parte in veste di consigliere comunale a diversi incontri interni al nostro partito sui programmi amministrativi e vi ringrazio di queste occasioni di confronto interno. Ma questo non basta. Sento l’esigenza, credo vitale per il nostro partito, di confrontarmi sui programmi con la cittadinanza in incontri aperti, magari strutturati per temi. Certo, anche a me capita di parlare con i cittadini per strada o al bar e per la verità potrei anche promuovere degli incontri a titolo personale o a nome di qualche associazione di tendenza. Vorrei però che lo facessero il mio partito e i miei candidati Sindaco e Presidente della Provincia. Perché è giusto così. E perché è quella la sede in cui vorrei portare (anche) le mie idee: tra la gente che ha fiducia in noi. Anche per quel che riguarda le alleanze io penso che sia sbagliato partire da posizioni preconcette che scimmiottano la segreteria nazionale. Le cose a questo mondo sono spesso più complesse e i comportamenti elettorali a volte insondabili e imprevedibili. Non è affatto detto che i candidati della destra al Comune e in Provincia vincano al primo turno, come il dato delle ultime politiche potrebbe far pensare. E’ già successo altre volte. E abbiamo visto che al secondo turno ci possono essere molte sorprese. Perciò non lasciamo nulla di intentato. Si dice che questa volta dovremo fare alleanze solo su una base programmatica forte e sinceramente condivisa. Sono d’accordo. Ma il programma ancora va costruito e io vorrei costruirlo insieme ai cittadini. Poi vedremo le carte con i potenziali alleati. Trovo, invece, che sia sbagliato, ad esempio, dire di no ad accordi a sinistra sulla base di un giudizio politico generale e, mi permetto, pure generico. Anche perché rischiamo di perdere ovunque a livello locale per fare avere qualche punto in più alle europee a Veltroni. Non credo che questa volta sarà così semplice per lui giocare la carta del voto utile. In compenso rischiamo facilmente di produrre smottamenti politici devastanti e duraturi. Alla faccia del federalismo tanto (spesso impropriamente!) sbandierato. Faccio un solo esempio: io dico che abbiamo un gigantesco problema di rappresentanza del mondo del lavoro. Aggravato dalla firma separata di Cisl e Uil, di cui sono sinceramente rammaricato, alla proposta di riforma del sistema di contrattazione venuta dal governo. Per un partito già in difficoltà tra le lavoratrici e i lavoratori, in piena crisi economica, la divisione sindacale rischia di essere una notevole mazzata. Veltroni ha detto sostanzialmente che la Cgil ha torto perché non accetta la nuova logica della contrattazione aziendale. Io non sono d’accordo: è almeno dal 1993 che la Cgil pratica sistematicamente la contrattazione aziendale. Semmai sono le imprese che non l’hanno praticata! Il punto è che con quel sistema la contrattazione nazionale non garantirà più a tutti i lavoratori la tutela dall’inflazione. In pratica si programma per i prossimi anni un taglio secco degli stipendi. Insomma, c’è chi ha fatto festa e il conto lo pagheranno ancora una volta i lavoratori! E’ questo un tema nazionale. Ma è un punto di grande preoccupazione e le difficoltà delle lavoratrici e dei lavoratori sono anche locali. Potremmo partire proprio da queste difficoltà. Cosa possiamo fare noi per loro? Chiediamoglielo! Discutiamo, confrontiamoci con loro. Partiamo da un’analisi dei bisogni di chi fatica e costruiamo insieme delle risposte. Sicuro del vostro impegno e della vostra sensibilità, sono fiducioso che recepiate positivamente questo contributo critico ma costruttivo, con la stima di sempre Andrea Stroscio Consigliere comunale del Pd
Ritratto di roberto

“Il Pd ha deciso di ucciderci” In strada l’ira della sinistra Ci mancava la soglia di sbarramento, per mettere una lapide sui rapporti fra Pd e sinistra biellese. Ieri Rifondazione, Comunisti italiani e Sd hanno organizzato un sit-in con conferenza stampa sotto la sede del Partito democratico, in via Trieste, al grido di «La democrazia non si può sbarrare». L’inciucio Veltroni-Berlusconi, e la diga del 4 per cento per le europee, hanno spinto il segretario di Rifondazione, Roberto Pietrobon, a parlare di «golpe istituzionale»: «Il Pd ha deciso di uccidere la sinistra, solo per la paura di scendere, a giugno, sotto quota 27 per cento: la sua soglia di sopravvivenza». Silvio Belletti, del Pdci, condanna la «manovra politica per escludere la sinistra». La quale, però, si ricompatta per tentare di «presentarsi insieme alle amministrative». E si libra verso le finestre dei Democratici (sbarrate) la gran questione delle alleanze: «Impossibile farle col Pd, se non cambia atteggiamento. Bisogna valutare seriamente se la sinistra fa ancora parte della maggioranza in Comune e in Provincia». Una minaccia? No, solo l’esasperazione di chi si sente «cornuto e mazziato», come dice Pietrobon. Tanto più che «la linea del Pd biellese è quella del veltronismo, ossia dell’andare al voto da soli». Belletti è più truce: «Come si fa ad essere alleati di un partito che vuole ammazzarci?». La sinistra invoca «voci dissonanti», come quelle del presidente della Provincia di Milano o della presidente della Regione, Mercedes Bresso. Ma l’unica che s’è levata, finora, è quella di Andrea Stroscio, con una lettera aperta anti-sbarramento e pro-dialogo. Tutt’altra musica dal segretario del Pd biellese, Michelangelo Valenti, che non s’affaccia al balcone ma manda una nota ai giornali: «Parlare di colpo di Stato o di attacco alla democrazia è un non-senso». Legittima la protesta, ma basta con le «decine di partiti e partitini, che rappresentano solo se stessi»: «Il Pd - chiarisce Valenti - era ed è per uno sbarramento del 3%, per garantire una maggiore rappresentatività delle forze minori. La sinistra radicale deve porsi il problema di favorire i processi di aggregazione attraverso i quali raggiungere e superare la soglia del 4% e poter contare in Europa». Giuseppe Buffa da www.lastampa.it del 30.1.'09
Ritratto di Anonimo

ecco il maestro Valenti che insegna alla sinistra come fare per superare lo sbarramento elettorale che il suo partito ormai sempre più berlusconiano e un pò fascista sta per introdurre. unitevi dice, dicono ma chi sono per decidere per gli altri se non dei golpisti. ormai col nuovo partito democristiano resta ben poco da condividere, forsr neanche la bagna cauda. ciao Valter
Ritratto di P.D.

PIDUISTI. iL PD IL NUOVO gOLPE. pIDUISTI COL VIZIO DEL GOLPE.