Terremoto in Abbruzzo: il PRC organizza le "brigate di solidarietà attiva".

Rifondazione Comunista sta organizzando Brigate di solidarietà attiva con le popolazioni colpite dal terremoto.

La Federazione Prc di Pescara (via F. Tedesco, 8) funzionerà come centro di raccolta materiali e di accoglienza per gli evacuati.
Singoli o strutture che abbiano la possibilità di accogliere gli sfollati sono pregati quindi di chiamare il numero 085.66788

Chiunque volesse partecipare all'organizzazione dei soccorsi può chiamare:

Federazione Prc Pescara: 085.66788 (accoglienza evacuati)
Richi: 339.3255805 (generi di prima necessità come acqua, pasta, latte UHT, biscotti)
Marco Fars: 334.6976120
Francesco Piobbichi: 334.6883166
o spedire una mail al seguente indirizzo:
piobbico@hotmail.com

Servono generi di prima necessità (acqua, pasta, latte UHT, biscotti), coperte, tende, gazebo e materiale utile alla rimozione delle macerie

ATTENZIONE! Facciamo un appello a tutti coloro che stanno partendo per portare il loro soccorso:  non partite senza aver prima chiamato i numeri messi a disposizione, venite attrezzati e soprattutto autosufficienti sia per quanto riguarda il vitto che l'alloggio. Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo

 

E' inoltre possibile fare donazioni per la popolazione civile colpita dal terremoto  Raccolta fondi Croce Rossa Italiana: Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso BNL - roma, intestato a CRI, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale: pro terremoto Abruzzo; iConto corrente postale n. 300004 intestato a CRI, Versamenti on line sul sito: www.cri.it/donazioni.html.

Default:

Dove:

Commenti

Ritratto di roberto

Rifondazione Comunista sta organizzando le Brigate di Solidarietà Attiva con le popolazioni colpite dal terremoto. Aggiornamenti La protezione civile ha assegnato al PRC una zona de l’Aquila, pieno riconoscimento e collaborazione. Un gruppo di 15 compagni è partito da Roma per organizzare la logistica con due cucine da campo. Stanno verificando con la Protezione Civile dove montare le cucine e le prime attrezzature. La Federazione Prc di Pescara (via F. Tedesco, 8) funzionerà come centro di raccolta materiali e di accoglienza per gli evacuati. Singoli o strutture che abbiano la possibilità di accogliere gli sfollati sono pregati quindi di chiamare il numero 085.66788. Chiamate anche se intendete partecipare come volontari per segnalare le vostre competenze. Non scendete da soli, ma organizzatevi localmente e mettetevi in contatto con i numeri e le mail messe a disposizione dal Partito. Chiunque volesse partecipare all'organizzazione dei soccorsi può chiamare: 1) Federazione Prc Pescara: 085.66788 (accoglienza evacuati); 2) Richi: 339.3255805 (generi di prima necessità come acqua, pasta, latte UHT, biscotti); 3) Marco Fars: 334.6976120; 4) Francesco Piobbichi: 334.6883166;
Ritratto di roberto

DEAMBROGIO (PRC-SE): TERREMOTO IN ABRUZZO, SUBITO AIUTI CONCRETI. I GETTONI DEL CONSIGLIO REGIONALE DI DOMANI VENGANO DEVOLUTI AI SOCCORSI. “Proprio mentre stavo partecipando al presidio organizzato per la prima udienza del processo Eternit – dice Alberto Deambrogio, consigliere regionale del PRC-SE – dall’Abruzzo mi sono giunte notizie sempre più sconvolgenti”. “In un momento come questo – continua Deambrogio – occorre che ognuno, per quello che può fare, faccia sentire la propria concreta solidarietà alle popolazioni così duramente colpite dal sisma. Propongo, e lo rifarò in aula, che i gettoni dei consiglieri regionali relativi alla seduta di domani vengano devoluti ai soccorsi. Faccio anche appello a tutti i miei colleghi consiglieri regionali sparsi nel Paese, affinché facciano la stessa cosa”. “Come PRC-SE – continua ancora Deambrogio – siamo impegnati con tutte le nostre strutture a raccogliere aiuti. Chi vuole può contattare le nostre sedi per avere tutte le informazioni del caso, o accedere al sito nazionale del Partito: www.rifondazione.it”. "Colgo l’occasione di questo appello alla solidarietà – conclude Deambrogio – per dire che forse si sarebbero potute mettere in salvo molte persone se si fosse dato ascolto alle previsioni di chi aveva annunciato il terremoto, come Giampaolo Giuliani, tecnico dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, che invece e' stato denunciato. Credo che, da questo punto di vista andranno accertate pienamente le responsabilità di tutti gli attori coinvolti, compresa quella del capo della Protezione Civile dott. Bertolaso”. Torino 6 aprile 2009
Ritratto di roberto

NOTIZIE E INFORMAZIONI DAI COMPAGNI E COMPAGNE CHE STANNO OPERANDO IN ABRUZZO Carissim*, apprendiamo dai compagn* che si sono recati nella zona del terremoto: - si sta allestendo un campo di accoglienza nella frazione di TEMPERA (AQ) a pochi km da Paganica, epicentro del terremoto; - è stata allestita una cucina da campo, C'E' LA NECESSITA' URGENTE DI UN'ALTRA CUCINA 4 FUOCHI CON BOMBOLA, TAVOLI E SEDIE chi è in grado di fornire questo materiale contatti subito Federazione Prc Pescara: 085.66788 Richi: 339.3255805 Marco Fars: 334.6976120 Francesco Piobbichi: 334.6883166 inoltre continua la raccolta di coperte, sacchi a pelo, asciugamani, biancheria, pigiami, vestiario in genere, vestitini e tutine per bambino/a ecc e generi di prima necessità (latte a lunga conservazione, pasta, pastina, riso, biscotti, zucchero, caffè, the, camomilla, cacao, pelati, olio, tonno e scatolame vario, cartigienica, shampoo, saponette, sapone da bucato, sapone piatti, piatti e bicchieri di plastica, scottex, tovaglioli, dentifrici, spazzolini, disinfettanti, cerotti ecc, guanti, sacchi spazzatura, assorbenti per donna, pannoloni per anziani e soprattutto per i bambini: pannolini (varie taglie), salviette detergenti, sapone liquido e creme per neonati, borotalco, succhi di frutta, latte in polvere, biscottini, biberon, omogeneizzati ecc.
Ritratto di roberto

No a Ponte sullo stretto, sì a messa in sicurezza edifici pubblici e case private Dichiarazione di Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-Se Prosegue a pieno regime l'attività di solidarietà con le popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo intraprese da Rifondazione comunista attraverso le Brigate di solidarietà attiva. Funziona da stamane la prima cucina da campo inviata da Roma al campo di sfollati in località Tempera, a pochi chilometri dall'Aquila, cucina che ha distribuito solo ad ora di pranzo più di 750 pasti caldi. Una seconda cucina da campo sarà in funzione da domani sempre a Tempera, nel secondo campo sfollati di quella località, gestito in accordo con la Protezione civile. Grazie a tre camion di aiuti in generi alimentari e vestiario reperiti da tutte le Federazioni abruzzesi di Rifondazione comunista, che si sono trasformati in veri e propri centri di raccolta per tutti i cittadini, sono stati forniti generi alimentari (latte e pasta soprattutto) e aiuti di ogni genere sia al campo di Tempera, che al campo di Centi Colella, altro campo sfollati poco distante dall’Aquila e gestito dall'Esercito italiano. Inoltre la Federazione del Prc di Pescara ha già reperito 230 posti letto per dare ospitalità agli sfollati in zone limitrofe a quelle colpite dal sisma, e sta continuando a raccogliere molte altre disponibilità. L'invito a singoli o strutture che abbiano la possibilità di accogliere gli sfollati è quello di chiamare il numero 085.66788 . Rifondazione comunista ha anche aperto un conto corrente bancario per inviare, da parte di tutti i cittadini, un contributo economico per i terremotati dell'Abruzzo. Conto corrente Bancario RIFONDAZIONE PER L'ABRUZZO - IBAN: IT32J0312703201CC0340001497 Visto dalla prospettiva di chi sta lavorando per gestire e organizzare i soccorsi, trovo a maggior ragione davvero incredibile che il premier Berlusconi continui a tornare a parlare della presunta necessità di dare vita a una grande opera inutile, dispendiosa e pericolosa come quella del Ponte di Messina, invece di darsi da fare per l'unica, vera, grande opera necessaria, la messa in sicurezza degli edifici pubblici e delle case private di tutta l’italia, a partire dai cittadini che vivono in località dal forte rischio sismico. L’obiettivo deve essere di impedire che tragedie come quella successa l'altra notte in Abruzzo possano ripetersi e provocare, per la mancata messa in sicurezza, altri terribili e gravissimi lutti e non costruire Grandi Opere inutili e dannose. -- Ufficio stampa Prc-SE
Ritratto di Anonimo

NO TAV!
Ritratto di roberto

TERREMOTO: FERRERO, OGGI APRIREMO L'ASILO POPOLARE A TEMPERA = CUCINA DA CAMPO E DISTRIBUZIONE MATERIALE A PIENO REGIME Roma, 8 apr. - (Adnkronos) - Continua a pieno ritmo l'azione di solidarietà di Rifondazione comunista nei confronti delle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. Oggi, riferisce in un comunicato il segretario Paolo Ferrero, «verrà aperto un asilo popolare per far giocare e divertire i bambini del campo sfollati di Tempera e l'appello alle maestre e agli operatori sociali è quello di offrire la loro disponbilità ad animarlo». La cucina da campo, spiega ancora il comunicato del Prc, messa in funzione e operativa già da due giorni in località Tempera, nei pressi dell'Aquila, ha sfornato circa 700 pasti sia a pranzo che a cena ed ora si trasferirà in località San Biagio per continuare la sua opera in quel campo sfollati, sostituita da oggi a Tempera dall'arrivo di una cucina più grande delle Misericordie. Sono 6/7 al giorno i furgoni che raccolgono cibo, indumenti, materiale igienico presso i diversi centri di raccolta organizzati dalla Federazione abruzzese del Prc e che da Pescara vengono smistati nei centri di accoglienza di Tempera e di Centi Colella, dove sono stati convogliati ieri due furgoni su richiesta della Protezione civile.
Ritratto di Aristotele

State operando bene e donando speranza! Bravi/e!
Ritratto di roberto

da "il manifesto" del 9.04.'09 di Giacomo Russo Spena speciale terremoto Politica sul campo per l'emergenza Volontari dei partiti di centrosinistra in Abruzzo: «Siamo straordinarie macchine di solidarietà». Raccolgono anche fondi e materiali di primo soccorso. A fianco delle tante associazioni per aiutare la popolazione colpita dal sisma Molti sono già in Abruzzo, altri stanno aspettando il lascia passare della Protezione Civile che sta coordinando l'arrivo dei volontari da tutta Italia. Il Pd e i partiti della sinistra radicale si sono organizzati per dare un sostegno economico e materiale agli sfollati: «Siamo straordinarie macchine di solidarietà», dicono. Il segretario democratico Dario Franceschini, ieri, di ritorno dalla martoriata L'Aquila annuncia «mille volontari tra medici, infermieri e altri esperti e 25 cucine da campo in grado di preparare 10mila pasti al giorno» provenienti da Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana con personale addetto al montaggio e alla preparazione e distribuzione dei pasti (circa 10.000 pasti a turno). Intanto i circoli territoriali del partito in tutta Italia stanno già raccogliendo beni di prima necessità (derrate non deperibili, abbigliamento e coperte secondo le richieste del dipartimento nazionale di protezione civile) e giocattoli. Tutti i contributi economici vengono invece indirizzati sul conto attivato direttamente dalla Caritas nazionale. Inoltre, sottolinea il Pd, da Modena arriverà a breve una tecnostruttura per 500 persone, da Rimini alcuni tendoni e da Livorno gruppi elettrogeni e mezzi pesanti per il movimento terra e macerie. Chi sta sul posto, già da poche ore dopo la catastrofe sismica di domenica notte, sono i militanti di Rifondazione che ha organizzato una task force di pronto intervento immediato, le «Brigate di solidarietà attiva». «Quasi 400 compagni sono arrivati da tutta Italia - racconta il segretario regionale Marco Fars - e si coordinano con il lavoro della Protezione Civile». Una parte dei militanti si trova al campo di Tempera (dove è stato allestito anche un «asilo popolare») e oggi si trasferirà a quello di San Biagio. Lavorano nelle cucine e pensano all'arrivo dei generi alimentari. Altri sono con le squadre di spalatori. La federazione provinciale del Prc di Pescara (via F. Tedesco 8), invece, funziona come centro di smistamento della roba giunta da tutto il Paese: pane, pasta, olio, coperte, pannolini, assorbenti e biancheria intima. Poi, spiega ancora Fars, si interviene per gestire gli aiuti economici (conto corrente Bancario «Rifondazione per l'Abruzzo»,Iban IT32J0312703201CC0340001497) e per sopperire all'emergenza dei senzatetto. «Finora abbiamo trovato 260 posti letto nelle regioni limitrofe - conclude il comunista - L'invito, a chi ha la possibilità di accogliere gli sfollati, è quello di chiamare il numero 085-66788». Anche gli altri partiti della sinistra radicale non sono rimasti immobili dinanzi i danni del terremoto. Sinistra e Libertà ha dei volontari che si stanno coordinando con l'associazione «Movimentazioni» e per Pasqua andranno a consegnare uova di cioccolato ai bambini sfollati e ora "ospitati" negli alberghi della costa abruzzese. Già oggi, invece, dovrebbero giungere un centinaio di militanti, al momento bloccati dalla Protezione Civile, da Roma, Siena, Pisa, Bari, Torino e Milano. «Una volta nel campo distribuiremo pasti - spiega Elisabetta Piccolotti - e forniremo assistenza agli anziani, animazione ai più piccoli e una infermeria, avendo nella nostra delegazione qualche medico». È stato pure aperto un conto bancario per ricostruire la casa dello studente (per info www.movimentoperlasinistra.it) e fatto partire una petizione per utilizzare i soldi (1,3 miliardi di euro) destinati al ponte sullo Stretto per ricostruire L'Aquila e per la messa in sicurezza degli edifici. «Vorremmo lavorare su un progetto mirato e mettere bocca sulla destinazione dei fondi da noi raccolti», dice invece Salvatore Cannavò di Sinistra Critica che è pronto per allestire nel campo di Fossa un «epicentro solidale» insieme ad alcuni centri sociali capitolini, partiti ieri per l'Abruzzo. A Roma la sua organizzazione già in questi giorni sta raccogliendo generi alimentari a lunga conservazione, pannoloni, medicinali di primo soccorso, giochi per i bambini, vestiti e torce elettriche nelle proprie sezioni. La sede di San Lorenzo (Via dei Latini, 73) resterà aperta tutti i giorni dalle ore 16 alle 21 mentre quella di Torre Spaccata (Via Elisabetta Canori Mora, 11) giovedì e venerdì dalle ore 16 alle 20.
Ritratto di Filone D.A.

"Non bisogna combattere sistematicamente i fascisti, ma cercare di recuperare quelli in buona fede che si trovano in grupi neofascisti ingannati dall' antiimperialismo di questi gruppi" cosa ne pensate di queste affermazioni che ho letto su Lotta Comunista?
Ritratto di Anonimo

Penso che sia totalmente fuori luogo rispetto all'entità dell'argomento in questione nel post e che invece di pensare a stronzate scritte su un giornale che leggeranno sì e no 20 persone in tutte Italia e scrivere commenti totalmente fuori contesto potresti occupare il tempo libero pensando a come aiutare questa povera gente a cui penso importi ben poco della tua guerra ai mulini a vento....
Ritratto di Filone D.A.

A me ormaì importa poco della vita tanto è tutto uguale sai , POLITICA RELIGIONE TUTTO UGUALE.
Ritratto di Anonimo

La vità non esiste caro mio , non illudiamoci
Ritratto di Anonimo

Avete ragione "la vita" non esiste, esiste solo chi vive (e chi muore). Trovare la ragione di questo è il percorso utile, ...altrimenti meglio il consapevole e meditato gesto del suicidio, piuttosto che il piagnisteo...! Saint-Just
Ritratto di roberto

Oggi (sabato 11 aprile) vigilia di Pasqua, nonostante la quasi totale assenza di informazione da parte degli organi di stampa locale, la Federazione di Biella ha allestito presso il mercato cittadino del Villaggio Lamarmora i banchetti del GAP (Gruppo d'acquisto popolare). Nonostante il maltempo e la pioggia abbiamo distribuito 1 quintale di pane e uno di pasta a prezzo calmierato. 85 centesimi per la pasta e un euro per il pane. Dalla prossima settimana distribuiremo anche il riso a 95 centesimi al chilo. Il nostro banchetto grazie a un tam-tam nella rete e nei social network ha raccolto anche materiale per l'emergenza in Abruzzo. Da lunedì infatti il PRC ha attivato le "brigate di solidarietà attiva" e si è provveduto ad allestire un campo di accoglienza in località San Biagio in Abruzzo. Sono stati allestiti la cucina, un piccolo asilo sociale e uno spazio dove poter svolgere attività ricreative e teatro. E' attivo anche il servizio di assistenza psicotraumatologica con due psicologi che operano al campo di San Biagio e in quello di Tempèra. La raccolta di generi di prima necessità, continuerà nei prossimi giorni aderendo alla campagna lanciata dal Laboratorio sociale "La città di sotto" (www.lacittadisotto.org). Rifondazione comunista invita tutt* a portare presso il Circolo ARCI in Costa del Vernato,1 materiali utili per i campi di accoglienza in Abruzzo. Comunichiamo fin d'ora che anche sabato 18 sempre dalle 9.00 e sempre in Via 53° Fanteria (angolo Via Graglia) contiunueremo attraverso i GAP con la distribuzione di pane, pasta e riso e con la raccolta di materiale per i terremotati abruzzesi. Federazione PRC Biella
Ritratto di Artaserse

Ma i G.A.P. prendono il nome dalla resistenza partigiana? Comuqnue sia svolgono un buon lavoro e contribuiscono al bene dei più bisognosi e sono un esperimento che và approfondito nelle sue varie realtà locali e regionali. Auguri di Buona Pasqua.
Ritratto di Anonimo

Mi pare che il nome G.A.P. sia l' abbreviazione di Gruppi di acquisto proletario @artaserse
Ritratto di G.L.

Ma le camicie rosse coinvolte nella rivolta in Thailandia a quale area politica appartengono? Qualcuno ne sà qualcosa in merito?
Ritratto di roberto

Da quello che so di rosso hanno solo il colore, anche perchè riprende la bandiera thailandese. Sono al soldo del Berlusconi locale, uomo + ricco della Thailandia che aveva fondato un partito da nome simile a quello di Forza Itala. Per maggiori info puoi consultare Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Thaksin_Shinawatra

 

Ritratto di Anonimo

Buona pasqua a tutti compagni/e
Ritratto di roberto

TERREMOTO: richieste appena pervenute. STOP VESTIARIO, ACQUA, LATTE, OMOGENEIZZATI. Urgente bisogno di N° 3 GAZEBO, 50 CINTE, STENDINI E MOLLETTE PER PANNI, BACINELLE PER ACQUA, PETTINI, DEODORANTI DONNA/UOMO. Grazie ancora a tutti per l'aiuto e il sostegno che INSIEME stiamo dando. X COMUNICAZIONI TEL. 085/66788 info@rifondazioneabruzzo.org - rifondazione.pescara@gmail.com

x INFO e sottoscrizioni on line andate sui nostri siti:

www.rifondazioneabruzzo.org


www.rifondazionepescara.net

------------------------------
da ieri la Protezione Civile ci ha chiesto di garantire i pasti anche ai 400 sfollati di Camarda. Montata ieri sera un'altra cucina delle Brigate di Rifondazione.

Il camper per la donna in cinta sta arrivando da Piacenza.

A San Biagio si sta predisponendo anche un centro lavaggio con lavatrici.

 

Ritratto di Anonimo

Buon Lunedì dell' angelo
Ritratto di roberto

Prosegue incessante l'impegno di solidarietà attiva di Rifondazione Comunista. Da sabato sera abbiamo installato una nostra cucina anche a Camarda, paese che giustamente lamentava carenza di soccorsi. Rifondazione al momento ha montato e gestisce, in coordinamento con la Protezione Civile, le cucine nei 2 campi di San Biagio (Tempera) e Camarda per circa un migliaio di sfollati. Su Pescara sono stati attivati 10 magazzini per lo stoccaggio degli aiuti e da domani se ne aggiungerà un altro da 1000 metri quadri. Almeno 40 volontari a rotazione si alternano a Pescara nei vari magazzini in turno dalle 8,30 alle 22 tutti i giornoi compresi Pasqua e Pasquetta. Sono stati attivati altri punti di raccolta nelle nostre sedi di Chieti, Teramo, Giulianova, Città S.Angelo, Cepagatti, Spoltore, Loreto Aprutino, Manoppello, Sambuceto, San Vito Chietino e in numerosi altri piccoli centri. Stiamo garantendo la presenza giornaliera di almeno 40/50 volontari sui campi dove operiamo. 7/8 furgoni ogni giorno fanno la spola tra i nostri depositi di Pescara e le aree del sisma rifornendo i nostri campi e anche le varie tendopoli dei piccoli centri. 3 furgoni si muovono sulla costa per rifornimenti agli sfollati negli alberghi o nelle case vacanze. La sede regionale di Pescara sta funzionando dal primo giorno come centro di coordinamento, aperto dalle 8,30 fino a notte, raccogliendo richieste, segnalazioni, disponibilità solidali ai numeri 085/66788 e 085/61106. Finora sono arrivati circa 100 furgoni da ogni angolo d'Italia in tutte le ore della notte con aiuti raccolti dalle federazioni di Rifondazione, da associazioni e gruppi spontanei. Centinaia di persone hanno donato viveri ed indumenti in questi giorni portandoli nelle nostre sedi (a Pescara presso il circolo Gramsci di Piazza Grue). Abbiamo ricevuto decine e decine di lettere e mail di solidarietà da associazioni di ogni genere, dalle cooperative di exdetenuti agli ultras di varie città italiane. Ai nostri telefoni sono state raccolte centinaia di offerte di volontariato per le prossime settimane e la disponibilità di centinaia di posti letto – appartamenti e stanze in Abruzzo e nel resto d'Italia che stiamo smistando a chi ne fa richiesta. Abbiamo attivato un conto corrente bancario RIFONDAZIONE PER L'ABRUZZO sul quale stanno arrivando sottoscrizioni da tutta Italia: IBAN: IT32J0312703201CC0340001497 Ringraziamo tutte le persone che si stanno mettendo a disposizione, dalle decine di animatori pronti per il nostro asilo popolare ai diversi gruppi musicali e teatrali pronti ad animare i campi e, in particolare, le tante aziende che ci hanno contattato per offrire materiali di ogni genere. Marco Fars, segretario regionale PRC Maurizio Acerbo, consigliere regionale PRC P.S.: E' POSSIBILE SOTTOSCRIVERE ON LINE: https://www.paypal.com/cgi-bin/webscr?cmd=_s-xclick&hosted_button_id=270...
Ritratto di roberto

R I C H I E S T A R I F O R N I M E N T I aggiornamento 13/04/09 INTIMO (NO USATO): Pigiami – slip – canottiere – reggiseni – calze IGIENE PERSONALE: Pasta adesiva per dentiere – pasticche per dentiere - spugne da doccia nuove – sapone liquido – salviettine umidificate – dentifricio – spazzolini – schiuma da barba – rasoi – shampoo – assorbenti – detergente intimo – fazzoletti di carta – bacinelle per acqua – deodoranti donna/uomo – pomate e creme (adulti e bambini) – cotton fioK– UENSILI: Guanti in lattice da casa – spugne nuove per piatti – scolapasta – utensili da cucina – taglieri – vettovagliamento monouso – vassoi alimenti monouso – pettini – torce da campo – torce a dinamo – pile per torce - stendipanni e mollette ALIMENTARI: The – cacao in polvere – orzo – latte in polvere – caffè solubile – condimenti spezie/odori – olio per frittura – riso PULIZIE: Amuchina - detersivo per panni – detersivo per piatti – candeggina – sgrassatori – sacchetti immondizia – strofinacci - bidoni – taniche per acqua VARIE: Cosmetici – creme solari – ombrelli – K-way - –– bustine assorbi colori – pellicola alluminio – pellicola per alimenti - stufe a olio – gazebo a fisarmonica MATERIALE SANITARIO: Farmaci esclusivamente d’uso comune (aspirina, antinfiammatori) – acqua ossigenata citrosil – garze – cerotti INDUMENTI Tute uomo/donna – ciabatte (nuove) - cinte Per il momento abbiamo sospeso le forniture di vestiario, latte, omogeneizzati, alimenti per bimbi ed acqua Avvertenze: solo alimenti a lunga scadenza, indicare date di scadenza, se si consegna materiale dentro scatoloni (grandi raccolte) dividere il più possibile per tipologie,per gli indumenti dividere per tipologie e taglie “Brigata di Solidarietà Attiva” Partito della Rifondazione Comunista Tel. 085 66 7 88 mail info@rifondazioneabruzzo.org web http://www.rifondazione.it http://www.partitosociale.org
Ritratto di roberto

Cronaca dal campo Prc di Tempera: tra mille problemi, ci siamo di Francesco D'Agresta da www.liberazione.it del 14.4.'09 Provo a raccontare le due giornate che io e altri quattro compagni della provincia di Pescara abbiamo vissuto come primo nucleo di Rifondazione Comunista a L'Aquila. Immediatamente a poche ore dalla scossa principale il nostro partito si mette in moto. Mentre i telefoni della federazione squillano incessantemente e il circolo "Gramsci" di Pescara si trasforma in un centro di raccolta materiali, dai compagni di Roma arriva la disponibilità di una cucina da campo (una di quelle che utilizziamo per le feste di Liberazione ). Dopo un'ora siamo pronti e partiamo immediatamente, senza niente oltre quello che abbiamo addosso, qualche sacco a pelo e una tenda. E' notte e la panda carica com'e, sembra arrancare lungo la statale. Per strada incontriamo interminabili file di auto che stanno lasciando la provincia de L'Aquila. Le indicazioni che abbiamo sono minime e non abbiamo nessuna idea di dove sia il posto da raggiungere, così arrivati nei pressi del capoluogo abruzzese comincia un'odissea che durerà tre ore. La disorganizzazione è ancora massima, le strade cominciano a riempirsi di colonne di Protezione Civile proveniente da tutt'Italia. Dovremmo prendere l'autostrada ma ci viene negato l'ingresso in quanto non membri della Protezione Civile. Dopo due ore decidiamo di recarci al centro de L'Aquila e lì finalmente incontriamo un cittadino aquilano che mentre fuma un sigaro e dopo averci ringraziato di essere venuti, ci dà indicazioni più concrete. Seguiamo l'indicazione, ma ci perdiamo tra le montagne dell'aquilano. Riusciremo a raggiungere il campo di Centicolella (nostra prima destinazione) solo grazie alle indicazioni del segretario regionale Prc Marco Fars, che ci guida in presa. Appena arrivati al campo, la prima impressione è quella di un parcheggio: centinaia di macchine posteggiate davanti a un campo da rugby. Ci rendiamo conto che sono piene di sfollati con bambini, anziani e qualche animale domestico: Ho impresso il ricordo di un gatto nero che dormiva tra le braccia della padrona. C'è fango, ancora non ci sono tende, non c'è nulla. Noi intanto cerchiamo un responsabile con il quale stabiliamo un primo contatto. Abbiamo voglia di dare una mano subito e di montare la cucina, così da essere pronti per la colazione, ma rimaniamo fermi per ore. Discutiamo continuamente con i responsabili, la burocrazia sembra essere più forte. Intanto arriva una scossa. Per noi è la prima, non siamo spaventati, ma immediatamente ci viene contro la tragicità della situazione: da un grande tendone dove alcuni erano alloggiati escono decine di sfollati terrorizzati e in lacrime e comincia a salire l'angoscia alimentata dal nostro senso di impotenza. Passano le ore e circa alle tre di notte prendiamo atto che non hanno intenzione di farci lavorare e dopo aver dato una mano autonomamente a scaricare materassi e brandine dai container del Ministero, decidiamo di riposare. Dormiremo qualche minuto, il freddo è insostenibile ed il pensiero va a chi dovrà passarci interi mesi in tenda. Alle sette del mattino veniamo mobilitati in cinque minuti, gettiamo tutto in auto e partiamo, quasi ancora dormendo, alla volta di Tempera. Finalmente una destinazione. Dobbiamo attraversare L'Aquila e lo scenario è drammatico: esclusi i volontari la città è deserta, ci sono case totalmente distrutte ed altre inagibili, con i bagni ed i letti visibili dall'esterno. Arriviamo a Tempera, su uno spiazzo di breccia i volontari del Servizio Civile stanno approntando le prime tende, cominciano ad avvicinarsi i primi civile con le facce totalmente alienate, non dicono una parola, si abbracciano mentre piangono. Gli anziani rimangono immobili mentre fissano il vuoto e osservano la vallata. Si avvicina una donna con un bambino piccolissimo, qualche mese, ci chiede del latte, ma non c'è. Cominciamo a montare la cucina, i compagni romani sono esperti e preparati e procediamo velocemente. Non c'è acqua corrente. Intorno alle tredici siamo finalmente attivi, forniamo i primi pasti: panini, la popolazione si avvicina timidamente e ci ringrazia ad ogni panino che serviamo. Dopo un'ora siamo pronti per la pasta e la situazione cambia, ormai siamo il punto di riferimento del campo, si crea una fila lunghissima e si verificano i primi momenti di tensione tra chi è in fila. Molti sono in pigiama, i bambini festeggiano per una bottiglia d'acqua e tra loro ci sono molti provenienti dall'estero, spesso badanti. Anche la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco vengono da noi per mangiare e rifornirsi d'acqua: sono coperti di polvere e stremati dal lavoro, mangiano e ripartono immediatamente. Vengono assegnate, non senza difficoltà, le prime tende. Finalmente arriva il latte e lo distribuiamo ai bambini, tra un'ondata di pasta e l'altra distribuiamo di tutto, un anziano in pigiama entra nella cucina, è magrissimo, non parla, è sconvolto, porta continuamente la mano alla bocca per segnalarci che ha fame. Rallenteremo il ritmo solo verso le 17. Chi ha cucinato è stanchissimo, ma risponde sempre con un sorriso e con la massima cortesia a chi gli chiede ancora da mangiare. Intanto altri di noi allestiscono una tenda magazzino, che a fine giornata diventeranno tre, con il materiale che comincia ad arrivare da Pescara raccolto dal Partito in tutt'Italia. Spunta fuori un pallone ed è una rivoluzione per i bambini, qualche sorriso si percepisce sulla bocca delle madri. Il sole che era stato cocente per tutta la giornata comincia a scendere, c'è un po' di calma, regaliamo qualche uovo di Pasqua, ma basteranno solo per qualche bambino. Sono tornato dopo sei giorni, le cose sono migliorate e siamo organizzati. Bisogna continuare così e non dimenticare che l'emergenza durerà anni.
Ritratto di Anonimo

NEMMENO UN EURO ALLA CROCE ROSSA E ALLA PROTEZIONE CIVILE contro la statalizzazione e l'aziendalizzazione della solidarietà Lo so, il titolo è forte e provocatorio ma si tratta di una sorta di "defribillazione" concettuale per riprendere a riflettere oltre il bombardamento e la cappa ideologica che ha accompagnato in questi giorni la sempre più invasiva spettacolarizzazione della tragedia e del dolore. Già a poche ore di distanza dal terremoto, giornali e mass-media ripetevano, con insolita insistenza, di non raggiungere le località del terremoto e non attivarsi sul fronte della solidarietà perchè erano già presenti sul luogo le forze competenti e necessarie. E così per giorni e giorni un sistematico e martellante ritornello esalta in modo entusiastico ed unanime l'efficienza della macchina organizzativa degli aiuti: scomparsi nel nulla i ritardi e le inefficienze che hanno caratterizzato altre emergenze, l'immagine che ci consegna il dramma del terremoto in Abruzzo è anche quella di uno stato che c'è e risponde in modo puntuale all'emergenza. Questa è l'immagine che arriva nelle case degli italiani e che rimarrà impressa nella memoria collettiva senza alcun ulteriore riscontro e verifica, perchè l'overdose massediatica ha sempre un livello di intensità inversamente proporzionale alla durata. La reazione indignata delle più alte cariche dello stato ad una trasmissione televisiva che ha posto in modo molto pacato interrogativi su questa puntualità, disvela non la forza ma la debolezza di un dispositivo ideologico diventato realtà attraverso la sola forza dell'unanimità e della ripetizione: una qualsivoglia voce fuori dal coro rischia di relativizzare quest'assunto e creare quindi un cortocircuito, soprattutto se questa si esprime attraverso lo strumento primario di legittimazione del discorso, cioè la televisione. Purtroppo l'immagine della realtà è, come avviene purtroppo sempre più spesso, abbastanza distante dalla realtà stessa. Proteso come sempre alla disobbedienza, se il governo invita a starsene comodamente a casa e casomai mettersi la coscienza a posto con un semplice SMS, io alle 10 del mattino dello stesso giorno sono già in viaggio verso L'Aquila: dopo 4 giorni sono ancora in giro per la piana dei Navelli a distribuire aiuti, coperte e viveri a interi paesi dimenticati dalla macchina dei soccorsi. Non c'è miglior verifica che andare sul posto e parlare direttamente con chi vive il dramma di quella realtà, ma tra le centinaia di giornalisti accorsi nell'aquilano nessuno trova il tempo di spostarsi di pochi chilometri dal triangolo mass-mediatico di Piazza d'Armi-Onna-Scuola di Finanza e verificare ad esempio come e quando sono arrivati i primi aiuti a Caporciano, a Castelvecchio, a Bomanico, alcuni dei paesi dove al nostro arrivo abbiamo trovato poche tende montate o null'altro. Su http://www.youtube.com/watch?v=OocUmWc9xo4 c'è un breve video nel quale non pericolosi e violenti sovversivi (quelli erano impegnati a scaricare gli aiuti...) ma gli abitanti del luogo denunciano i ritardi e le inefficienze. Detto ciò in questi giorni in Abruzzo ho conosciuto persone straordinarie, volontari della protezione civile, della croce rossa, vigili del fuoco, che hanno buttato l'anima, lavorato giorno e notte per alleviare le sofferenze, assistere anziani e bambini, garantire un pasto caldo, una coperta, un minimo di sostegno. Non è assolutamente mia intenzione denigrare o sminuire il loro lavoro, il loro straordinario impegno sul campo, il sacrificio quotidiano di tutti gli operatori. Il problema ancora una volta va posto al vertice e non alla base. Nemmeno un euro alla Croce Rossa e alla Protezione Civile perchè non mi fido di questi signori. Lo ripeto, non gli operatori sul campo, ma i loro vertici e i loro uffici contabili. Quelli ad esempio della Croce Rossa Italiana impegnati da mesi a ripianare il deficit di decine milioni di euro frutto della gestione "allegra" dei vari commissari, da Maurizio Scelli (oggi deputato PDL) in poi, che si sono sistematicamente rifiutati di stabilizzare gli oltre 1900 precari e che elargiscono però, in virtù dei 400 milioni devoluti ogni anno dal governo italiano, ai massimi dirigenti dei lauti stipendi a molti zeri. Ora avranno un flusso di denaro aggiuntivo con il terremoto che forse permetterà loro di finirla di ricattare di commissariamento le sedi periferiche al fine di estorcere ulteriori contributi per ripianare il deficit della direzione centrale, come da mesi denunciano operatori e volontari della CRI. La croce rossa italiana, a differenza di tutti i paesi europei, ha uno stato giuridico di ente pubblico, dunque sotto il controllo dello stato: dalla guerra in Iraq, quando nel 2003 l'emblema della Croce rossa italiana accanto alle divise militari suscitò dure proteste della Croce rossa internazionale a Ginevra, fino ad oggi, a nulla sono valsi i richiami del comitato internazionale della Croce rossa a riscrivere il proprio statuto al fine di garantire i principi fondamentali di imparzialità, neutralità e indipendenza sanciti dallo Statuto del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Se sparare sulla croce rossa può sembrare un sacrilegio, lo stesso grado di intoccabilità sembra ormai appannaggio anche della protezione civile. Lo scandalo della Missione Arcobaleno, nel 1999, ha aperto una falla nella fiducia pubblica che ancora non si è rimarginata: la convinzione dominante, da allora, è che i vari Bertolaso, quando non frodano, comunque utilizzano male i fondi, anche semplicemente per un eccessivo peso dei fondi destinati all'organizzazione. Qui il professionista delle disgrazie, quel Guido Bertolaso che con i suoi 1.013.822 euro dichiarati del 2007 è il più ricco sottosegretario di governo, torna ancora una volta in campo e con lui il suo staff coordinato da Marta Di Gennaro, finita in carcere per lo scandalo rifiuti in Campania, e la sua completa autonomia in materia di spesa e controllo. Un'autonomia e una mancanza di controlli che permette loro di assistere gli sfollati in tempi rapidi, ma che al contempo permette ad amici e parenti di far affari in tempi altrettanto rapidi. Non preoccupano solo i sotterfugi contabili con i quali i fondi raccolti per il terremoto possano esser dirottati ad esempio per l'organizzazione del G8 della Maddalena, di cui la protezione civile è competente in deroga a qualsiasi controllo in virtù del segreto di stato, ma al rischio di ritrovarci proprio come per i rifiuti o il g8, con milioni di euro che vanno, attraverso i contratti assegnati d'urgenza dalla Protezione civile senza quindi alcun bando e gara d'appalto, alle società gestite guardacaso dalle stesse mogli dei dirigenti della Protezione civile (vedi l'articolo di fabrizio gatti: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Lo-scandalo-G8-e-lhobby-da-300mi... uro/2054529). Personalmente a questi signori non consegnerò mai un euro. Continuerò a lavorare gomito a gomito con i tanti precari della croce rossa, con i volontari della protezione civile, persone oneste, generose, che impiegano tutta la loro passione, il loro tempo e il loro sudore per stare al fianco dei più deboli, di chi soffre, ma al tempo stesso non mi stancherò mai di denunciare, casomai discutendo anche con loro dopo aver lavorato tutto il giorno insieme, le nefandezze dei loro vertici. Ma il punto principale non è il livello di degrado e di corruzione, ma anche la natura stessa di questi organismi. Non darò loro mai un euro perchè non voglio alimentare l'istituzionalizzazione e la statalizzazione della solidarietà, la sua concentrazione oligopolistica, la professionalizzazione para-statale che costruisce ulteriori carrozzoni e imbriglia il tessuto moltitudinario della solidarietà, disarmando ogni forma di dissenso antigovernativo e di partecipazione alternativa. L'ipotesi di dirottare il 5 per mille sull'emergenza abruzzo è il punto finale d'approdo di questo processo di sussunzione statuale delle molteplici forme di partecipazione e intervento solidaristico, che porta a confondere il concetto di solidarietà con quello di utilità sociale e a disperdere il valore imprescindibile della gratuità. Per contrastare questo processo di statalizzazione e aziendalizzazione dell'impegno civile e sociale, dobbiamo volgere lo sguardo verso le esperienze seppur parziali che in questi giorni anche in Abruzzo si sono mosse fuori dal controllo dello stato, seppur coordinandosi in modo operativo con le sue articolazioni per rendere più efficace il proprio impegno. Il modello infatti non può certo essere il caos organizzativo dei giorni seguenti al terremoto in Irpinia, alloquando una miriade di colonne di aiuti si muovevano, si sovrapponevano e si disperdevano sul territorio senza sapere dove intervenire, ma detto questo, la soluzione non può certo essere l'approccio top-down di Bertolaso per rimuovere - e non solo nascondere - ritardi e inefficienze. C'è bisogno, una volta superata la prima emergenza immediata, di volgere lo sguardo verso sè stessi, attivare il prima possibile il superamento della beneficenza e delle pratiche assistenziali verso pratiche di autorganizzazione dal basso in grado di stimolare il rafforzamento di quei legami comunitari che in questi frangenti drammatici riemergono con tutta la loro dirompenza nei tessuti sociali dilaniati dall'individualismo e dall'omologazione imperante, prim'ancora che dal terremoto. Nei borghi, e in misura minore anche in città, questi legami sono l'unico antidoto contro la rassegnazione e la sfiducia soprattutto allorquando il circo mediatico smonterà i propri riflettori per rincorrere la prossima emergenza: è da questi legami che si deve sviluppare un percorso di riappropriazione dal basso del proprio territorio sventrato e di qualsivoglia ipotesi di ricostruzione. Per questo non darò un euro alla Protezione civile o alla Croce Rossa, ma continuerò nei prossimi giorni a supportare il lavoro delle esperienze "dirette" di solidarietà che da giorni operano in Abruzzo, come le brigate di solidarietà attiva o l'epicentro solidale, esperienze che si pongono oggi il problema di assistere le popolazioni terremotate, senza la mediazione dei grossi carrozzoni della solidarietà, ma operando direttamente nei campi, gestendo in prima persona le cucine da campo, la raccolta e la distribuzione degli aiuti. Non uno ma cento euro ho donato loro, oltre a giorni e giorni di intenso lavoro. Da questi segmenti di intervento solidale sottratti alle dinamiche di sussunzione statuale si può innescare un processo di autogoverno del territorio, di controllo popolare dal basso della ricostruzione, perchè se un terremoto nessuno lo può fermare, il crollo sistematico di scuole, ospedali e studentati si potrà pur sempre, nei limiti del possibile, evitare. Francesco Caruso
Ritratto di A.V.

Il Potere non ha mai avuto rapporti facili con gli scrittori satirici , anche chi non è d'accordo al 100% sulla bontà e sull' opportunità di presentare vignette satiriche a pochi giorni dagli eventi sismici abruzzesi non può che difendere la libertà di coscienza che ingloba in sè quella di critica e di satira.
Ritratto di Anonimo

da ex volontario cri, posso ribadire che nulla deve essere mandato alla cri nazionale, nè alla protezione civile nazionale,perchè, per esperienza personale la gestione dei fondi è piuttosto allegra. mentre si possono dare ai comitati locali là dove si conoscono e si stimano le dirigenze e dove ci si mette in gioco in prima persona. ciao Valter
Ritratto di roberto

PRC: arrosticini a Camarda, nuova cucina a Aragno, parrucchieri a Tempera Prosegue l'impegno delle brigate di solidarietà attiva e di Rifondazione Comunista. Nella puntata di Anno Zero di ieri è stato trasmesso un servizio sulla tendopoli di Camarda dove fino a ieri sono stati garantiti i pasti da una cucina montata e gestita da Rifondazione Comunista. Peccato che Ruotolo abbia tagliato le interviste corali in cui gli abitanti ringraziavano Rifondazione. Finalmente è arrivata la cucina da campo della Protezione Civile che da oggi ci ha sostituito. Stasera per celebrare i legami di amicizia con gli uomini e donne di Camarda i nostri compagni cucineranno - a grande richiesta - i tradizionali ARROSTICINI per tutti. Nel frattempo la nostra cucina si è spostata nell'altra tendopoli "dimenticata" raccontata da Anno Zero, la vicina Aragno, frazione del comune dell’Aquila a 1000 metri di quota. Domenica 19 e lunedì 20 aprile saranno a disposizione degli sfollati e delle sfollate 14 barbieri e parrucchiere nei campi di Tempera e San Biagio dove è sempre operativa la nostra cucina. Barbieri e parrucchiere arriveranno da Cava dei Tirreni (Salerno) muniti di tutto il necessario. E' una delle tante disponibilità alla solidarietà che ci stanno giungendo da tutta Italia. per informazioni e sottoscrizioni: www.rifondazionepescara.net