Basta con la Lega illusionista!

Leggiamo esterrefatti le parole della Lega locale. Da intransigenti difensori dell’operato di partito per mano del loro ministro Maroni, diventano agitatori della paura. Come interpretare diversamente, i toni usati contro il Sindaco Barazzotto, che ha l’unica colpa, di aver registrato i dati e le dichiarazioni degli organi di governo come Questura e Prefettura e a segnalare che Biella, è una città con un basso tasso di criminalità? No! Bisogna buttare benzina sul fuoco. Ai leghisti non basta produrre leggi razziste che non riducono la delinquenza ma fomentano solamente l’odio etnico, non è sufficiente introdurre la foglia di fico del reato di immigrazione clandestina e contemporaneamente produrre una legislazione che favorisce la clandestinità, come ci dimostrano i quotidiani sbarchi sulle nostre coste. Tutto questo è funzionale ad occultare la realtà, a giocare come illusionisti da quattro soldi, per nascondere lo stato reale in cui versa il nostro paese. Disoccupazione, perdita del potere d’acquisto dei salari, precarietà giovanile, pensioni da fame. Come il maghetto Herry Potter si prova a buttare un po’ di polverina magica negli occhi degli italiani e dei biellesi scagliandosi contro il lavoro dipendente pubblico e privato, come a dire: se vi lamentate è perché siete dei fannulloni e se siete pure un po’ troppo abbronzati, siete anche criminali!

Parlano di Biella come se parlassero di Scampia, descrivono porte barricate quando sono solamente socchiuse perché neanche più i soldi per la pizza al sabato sera sono rimasti!  Fomentano  la guerra tra poveri accomodati nelle loro poltrone dorate di "Roma ladrona", fanno finta di scagliarsi contro l’Europa dei tecnocrati votando però, come soldati di sua maestà, il trattato di Lisbona bocciato dalle sinistre e dai popoli di mezzo continente. L’irresponsabilità politica di questi paludati signori al governo, è pari solamente alla pochezza dell’attuale opposizione parlamentare.

A partire dalle macerie in cui versano le coscienze democratiche di questo paese, è necessario provare ad invertire la rotta, adesso, prima che sia troppo tardi.  

 

roberto pietorbon
Segretario provinciale
Rifondazione Comunista Sinistra Europea

 

Biella 31.07.'08

 

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Commenti

Ritratto di Anonimo

Grazie a più di 2 milioni e mezzo di italiani abbiano al governo la lega nord un partito fascista razzista xenefobo e sommamente ignorante
Ritratto di Anonimo

caro compagno la lega non è assolutamente un partito fascista e tanto meno razzista.... l'ignoranza è un punto di vista...x me sei te l'ignorante che crede alle storielle raccontate da un partito comunista che vuole tenere la gente sotto controllo(come nelle migliori dittature)
Ritratto di A.V.

www.camicieverdi.com Che ognuno si faccia la sua idea . Caro Padano quì non c'è nessuna dittatura, c'è solo e per fortuna una grossa fette di Giovani che vuole che cis ia un italia più giusta più equa e più solidale e questo è ciò che insegnano i grandi maestri del socialismo, leggi Marx. leggi Engels , Leggi Lenin e vedraì che capiraì i motivi profondi che spingono migliaia di giovani ad ispirarsi ai grandi valori di libertà di eguaglianza e di democrazia diretta che sono il punto nevralgico del marxismo e delle varie scuole socialiste.
Ritratto di A.V.

Come valuta la direzione di Rifondazione la compatibilità tra il marxismo e la derivante filosofia materialista e l' adesione ad una fede religiosa? Credo che questo sia un argomento molto interessante, arebbe bello aprire un post in merito con liberi interventi e considerazioni. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Solidarietà agli immigrati Milanesti insorti contro uno stato di cose che lede in modo grave la dignità personale di queste persone che subiscono la repressione poliziesca e sono vittime di un isteria securitaria che aumenta col passar dei mesi.
Ritratto di @nania
Ritratto di @nani@

www.bibliotecamarxista.org Così ognuno può approfondire l' argomento.
Ritratto di Anonimo

Premetto che non sono assolutamente un dilettante amatore dell'antipolitica(nè tantomeno un professionista) mi limito a registrare i fatti...Qui si parla di Governo, destra e sinistra e centrismo....Ma scusate, a mio parere la domanda da porsi è ben più radicale: o si aspira alla rivoluzione, nella quale penso nemmeno voi ci crediate ancora nel 2009 vist l'infattibilità della stessa, o, parlando razionalmente, vorrei sapere da voi quale è stata la sostanziale differenza tra un governo di centro destra o centro sinistra nelle ultime facciamo 7-8 legislature.....Da 25 anni a sta parte non esiste più alcuna differenza!!!!!Ci sono stati comunisti a ricoprire cariche di Governo e non mi pare che abbiano cambiato così radicalmente l'Italia, così come del resto viceversa parlando di post-neofascisti....Dopo 40 anni di immobilismo democristiano, di forti ideologie che perlopiù pervadevano l'universo giovanile e non quello politico di Palazzo, siamo arrivati ad un punto che noi giovani, ancora (sic) irrimediabilmente idealisti, ci possiamo anche scannare, ma ciò non sarà comunque funzionale ad un progetto di rinnovamento verso sinistra come voi ambite, o verso destra come potrei ambire io.....L'obiettivo quidi va ricercato ben più in profondità, alle radici del '68, che poi prendevano spunto dal fermento Dannunziano a Fiume, in cui sindacalisti rivoluzionari, arditi, socialisti, fascisti erano tutti uniti per ciò che era ritenuto insindacabilmente giusto...Sono memorabili i tempi presessantottini in cui rossi e neri si sfidavano a calcetto e poi andavano al bar dove, citando Venditti, Nietsche e Marx si davano la mano...Quello è stato l'unico vero momento in cui la massa giovanile era veramente unita e faceva paura, tanto è vero che sono note ai più le meschine manovre di infiltraggio e disassestamento operate dai partiti politici per rompere quell'unità creatasi nel 68, culminate poi con Valle Giulia... Questo è il mio pensiero, che può essere non condivisibile, ma spero possa aprire un interessante dibattito... Saluti Ps: non è un commento diretto al post di Pietrobon, ho solamente scritto nel primo spazio libero che ho trovato...
Ritratto di roberto

Caro anonimo, condivido in parte alcune delle tue riflessioni. Anch'io ho pensato che avere un Presidente della camera o un Ministro potessero in qualche maniera cambiare un pò gli assetti politici/istituzionali di questo paese. Mi son così tanto sbagliato che la sinistra è stata addirittura espulsa dal Parlamento, dopo l'esperienza fallimentare del Governo Prodi. Ciò non di meno credo che la storia dell'Italia repubblicana non sia stata solo quella rappresentata dai governi ma anche dai movimenti di lotta che l'hanno attraversata. Ovviamente non concordo con la tua ricostruzione "faziosa" del '68; il '68 nasce in Italia come nel resto del mondo sull'onda del boom economico, delle lotte anti-coloniali, dei movimenti pacifisti e anche dell'accumulo di tensioni giovanili soffocate per troppi anni. Il '68, almeno in Italia, però è anche il '68 operaio quello che due anni prima porta gli operai meridionali a mettere a ferro e fuoco Piazza Statuto a Torino, che passa per l'operaismo e i "quaderni rossi" che fa del tema della Liberazione (sociale, sessuale, generazionale) il suo cardine positivo. Quest'onda non ha nulla a che vedere con la cultura "libertina" e borghese degli irredentisti dannunziani. Questa libertà è cosmopolitismo, contaminazione, esaltazione delle differenze e dei corpi (soprattutto quello femminile). Da quel movimento di "liberazione" nascono gli anni '70 che oltre a dar vita alla strategia della tensione fu appunto movimento di Liberazione: il femminismo, il F.U.O.R.I., gli indiani metropolitani, l'antiproibizionismo ecc... Ecco perchè un certo storicismo di maniera, che mi permetterai caro anonimo, è poco distante dal più sciatto revisionismo lo rigetto fortemente. Se a Roma prima di Valle Giulia ci furono contatti tra "rossi" e "neri" questo è circoscritto lì e durò pochissimo. Vorrei ricordati che la prima facoltà occupata in Italia fu Palazzo Campana a Torino dove c'era Lotta Continua e non il FUAN o la Giovane Italia. E' come se tra 40 anni qualcuno parlando del movimento dell'Onda dello scorso autunno, dicesse che "rossi" e "neri" si davano la mano fino agli eventi di piazza Navona. Falso oggi come tra quarant'anni, ma come si sa il revisionismo è un male così insidioso da far riconoscere a fascisti dichiarati dopo oltre 60 anni, che il 25 aprile è una festa di tutti, anche di quelli che lo combatterono in nome di una dittatura sanguinaria e oppressiva!