LA GRECIA CHIAMA - L'EUROPA RISPONDA
Sentire i parassiti delle agenzie finanziarie o i banchieri che parlano di rigore e di tassazione è quanto di più disgustoso ci possa essere.
Queste persone che lucrano sulla pelle dei poveri, dei lavoratori non dovrebbero avere diritto di parola in un mondo civile.
Invece in questo mondo dove chi non lavora e non produce ne determina l’andamento finanziario lo dobbiamo subire, fino a quando?
Il popolo greco ci sta insegnando la strada, dovremmo essere tutti al loro fianco, trasformare l’Europa nel peggior incubo per questi speculatori.
Quando ci si sente dire che sono le pensioni una causa del debito, o i salari, o i ritmi di lavoro, allora non dovrebbe più esserci moderazione che tenga, ne sindacati gialli che approvano, ne partiti politici che ne avvallano, ma la mobilitazione in prima persona nelle piazze, nelle strade, insieme tutti, con tutti gli sfruttati europei greci in primo luogo.
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valter clemente
Mer, 22/06/2011 - 12:58
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WELFARE - FERRARO (PRC -
WELFARE - FERRARO (PRC - FEDERAZIONE DELLA SINISTRA): AL FIANCO DEL TERZO SETTORE, CONTRO I TAGLI E PER I DIRITTI SOCIALI
Antonio Ferraro, responsabile nazionale Politiche sociali Prc-Fds, ha dichiarato:
“Domani giovedì 23 giugno saremo in piazza al fianco delle organizzazioni del Terzo settore per dire basta ai tagli e per difendere i diritti sociali delle persone. Va fermato con forza il tentativo di questo Governo di smantellare lo stato sociale a favore di un welfare mercantile e caritatevole. I tagli bestiali, che dal 2008 ad oggi hanno ridotto all’osso i fondi nazionali per le politiche sociali e per la famiglia, azzerato quello per la non autosufficienza, stanno causando la chiusura dei servizi essenziali territoriali e il licenziamento di migliaia di lavoratori del settore, oltre che la negazione di diritti costituzionali. Il federalismo leghista, che aumenterà le disuguaglianze territoriali, e la manovra correttiva di decine miliardi di euro annunciata da Tremonti per rispettare il nuovo Patto di Stabilità europeo, completeranno il quadro di devastazione sociale in atto nel Paese.
Oggi le forze democratiche, politiche e sociali, devono essere unite in difesa di uno stato sociale in grado di ridurre povertà e disuguaglianze, di assicurare l'universalità dei diritti sociali. Per questo Rifondazione Comunista sostiene la mobilitazione nazionale del 23 giugno e contribuisce alla piattaforma di proposta per una riforma del welfare a partire dalla definizione dei livelli essenziali di assistenza sociale da finanziare con risorse adeguate, perché sono un investimento per il futuro e non costi da tagliare. I soldi ci sono e basta prenderli da chi ce li ha, dai grandi patrimoni, dalle rendite finanziarie, dall’evasione fiscale”.