AUGURI SIGNORA BOLLI

Eletto il nuovo presidente dell’unione industriale, si tratta di una donna, Marilena Bolli, che fin dalle prime battute non si discosta dai suoi colleghi maschi.

Non una minima autocritica della sua categoria, affamatori di gente biellese che per loro ha dato quasi la vita. Industriali biellesi che sono stati tra i primi ad andare in terre straniere per sfruttare altri lavoratori, per aumentare il loro capitale. Industriali biellesi che dopo la prova di responsabilità dei lavoratori al tempo dell’alluvione non hanno esitato a licenziarli.

Industriali biellesi che hanno sfruttato natura e macchine fino all’ultimo ingranaggio e fino all’ultima goccia dei torrenti per poi liquidare le aziende, a volte cercando di non pagare neanche gli stipendi.

Industriali biellesi che hanno lavorato molto in nero senza pagare le tasse e che probabilmente continuano a farlo. Industriali biellesi che sfruttano la legge 30, assumendo a settimana o a ore restando sotto il limite degli addetti che li obbligherebbe al collocamento obbligatorio per disabili.

Marilena Bolli che da la colpa della bolletta salata dell’energia al referendum che dice no al nucleare, senza conoscere di cosa parla.

Industriali che invocano aiuti in tema di riduzioni della tasse al governo, scaricando tutte le loro colpe sulla politica e che sulla politica hanno lucrato finora.

Nulla di nuovo sul fronte degli industriali siano biellesi o nazionali, sempre a piangere miseria e sempre pronti a schiavizzare i lavoratori.

Nulla di nuovo neanche nella loro promozione, il loro giornale dedica l’edizione di lunedì 20 giugno alla loro beatificazione, dimostrando ancora una volta caso mai ce ne fosse bisogno che detengono il potere dell’informazione.

 

Commenti

Ritratto di valter clemente

COMUNICATO STAMPA

Ilo letto la relazione  del uuovo Presidente del UIB  Bìcllcsi,;  Sig.ra Marilcna Bolli,  nonché

l'intervento  del Presidente della Confmdustria E. Marcegalia, all'assemblea di insediamento del

nuovo Presidente,

Non che mi aspettassi per quanto riguarda il Eiellese stravolgimenti ma almeno il riconoscimento

   aver   sbagliato   qualcosa  da  parte   degli   industriali   Biellesi,   nulla.   Dimentichi   delle

delocalizzazioni, dell'abbandono del territorio, nonostante gli operai Biellesi e i lavoratori avessero

dato tutto per la ricostruzione degli stabilimenti dopo la rovinosa alluvione del 1968, insaziabili nel

richiedere detassazioni,    incentivi, infrastnitture, cancellazioni dei diritti dei lavoratori    nelle

aziende, la cancellazione degli accordi nazionali come evidenzia la Presidente Marcegalia nel suo

intervento.

Dopo aver desertificato il territorio basta andare nella Valle Strona, Valle Mosso ma anche nella

pianura, ultimi licenziamenti 121 della Pettinatura Biellese, le richieste sono sempre le stesse anzi

adesso si aggiunge anche   il fisco,  riduzione delle aliquote ecc.  Non ho letto quale contributi

economici concreti ad esempio: per lo sviluppo del trasporto merci e delle persone su ferrovia

gli industriali Biellesi sono disposti a dare. Tutto mentre il territorio è in una fase di declino socio

economico, politico senza precedenti.

Le scelte dell' amministrazione provinciale e del Comune di Biella sono quelle di svendere società

foraggiate per anni con soldi pubblici così è già stato per la farmacia Pubblica Comunale di Biella,

adesso l'aeroporto per il quale sono stati ultimati i lavori della torre di controllo, pronto per Fuso, i

privati nulla dovranno fare.

Si pensa già a vendere   il vecchio ospedale   forse sarà messo all'asta con grande gioia per i

faccendieri, gli speculatori, il tutto predisposto in una situazione socio economica grave che vede

una crisi nell'Amministrazione della Città di Biella, con la sfiducia dì una parte del PDT. nei

confronti del Sindaco, determinata ufficialmente dalla istituzione della tassa di soggiorno. Valzer di

poltrone,   formazione dei nuovi gruppi, crisi che potrebbe ripercuotersi anche in Provincia per la

lotta di potere tra esponenti del PDL.

A pagare questa situazione i soliti noti: lavoratori, pensionati, disoccupati e giovani.

Occorre un programma alternativo di cambiamento non di aggiustamenti, programma al quale

devono essere coinvolte le forze che hanno lavorato per i referendum.

Gli aggiustamenti in Giunta a Biella e le ripercussioni in Provincia non sono accettabili, il Sindaco

di Biella a fronte della situazione deve dimettersi, occorre andare al voto in tempi rapidi, Biella e il

Biellese hanno bisogno di una svolta culturale, politica, sociale ed economica.

Le scelte deH'UIB e dei poteri forti e conservatori del territorio sono finalizzati a determinare solo

profitto con le liberalizzazioni, le privatizzazioni e lo stato sociale privato.

Noi siamo disponibili ad una discussione su un programma alternativo che privilegi il diritto al

lavoro, il Walfare uno sviluppo che abbia al centro la difesa dei beni comuni in un territorio in cui il

lavoro si coniughi con la difesa dell'ambiente.

Una sanità pubblica che risponda ai bisogni del territorio e dei cittadini.

Si può fare, magari utilizzando intanto i 31 milioni di Euro di elusione fatta dalle Aziende Biellesi

e colpendo l'evasioni fiscali, i Comuni lo possono fare.

Biella, 27 giugno 2011

PJR..C.

Federazione della sinistra Biella Renato Nuccio

Ritratto di Anonimo

Intervento condivisibile,ma che c'entra con l'insediamento del nuovo presidente degli industriali?

Salvo il preambolo forse era meglio rivolgersi ai politicanti o sbaglio?

Saluti

Vladimiro