L'ESERCITO IN EMILIA, NON A ROMA
Chiediamo al Presidente Napolitano di cancellare la parata militare del 2 giugno. Le nostre forze armate servono nei luoghi colpiti dal terremoto, al fianco della popolazione che ha perso casa e lavoro. Far sfilare armi ed armati non è mai un bel modo di festeggiare la Repubblica tanto più lo è oggi dopo il drammatico terremoto che sta facendo tremare il Paese.
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valter clemente
Mer, 30/05/2012 - 12:30
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I DEMOCRISTIANI MEGLIO DI NAPOLITANO
Nel ’76 Lelio Basso scrisse all’allora ministro della Difesa Arnaldo Forlani ringraziandolo per aver annullato la parata militare del 2 giugno, dopo il terremoto in Friuli: è la lettera che noi non possiamo scrivere oggi a Napolitano e a Monti! Evidentemente persino i democristiani fecero meglio dell’attuale Presidente della Repubblica e del governo Monti, cogliendo un sentimento diffuso nel paese: dopo una tragedia immane non è eticamente concepibile spendere soldi dello Stato per una parata inutile. Una parata che diventa una beffa in una situazione in cui i sindaci delle zone colpite si lamentano per un scarsa presenza dell’esercito. Ma se lo stato non interviene con tutti i suoi mezzi quando c’è una calamità, a cosa serve? Solo a far pagare le tasse e a garantire le banche? [Paolo Ferrero]