AZIONI DI SCIACALLAGGIO
Bergamo: una ragazza scomparsa diventa senza alcun senso del pudore e rispetto del dolore azione politica anti immigrazione.
AGI) - Bergamo, 6 dic. - Monta la voglia di 'farsi giustizia da se'' nei bar di Brembate dove le frasi xenofobe corrono di bocca in bocca fino a diventare un fronte compatto davanti alla curiosita' di telecamere e taccuini. Per gli abitanti del paesino del bergamasco, non ci sono dubbi: Yara Gambirasio e' stata uccisa da "uno che viene da fuori". "Quando saremo sicuri di chi e' stato, metteremo i passamontagna e andremo a punire quel marocchino", sentenzia rabbioso un avventore di un bar del centro. E se ci fossero anche degli italiani? "Dipende - risponde - se e' siciliano, e' come se fosse uno di loro e se e' di qua, lo accoppiamo lo stesso. Perche', in ogni caso, la colpa e' sempre dei marocchini che avra' cercato di imitare".
Idee chiare anche sul concetto di giustizia: "se Yara fosse figlia di un giudice o di un politico, l'assassino sarebbe punito piu' severamente. Qui, siccome c'e' in ballo la figlia di un povero cristo, ci dobbiamo pensare noi a fare giustizia.
Leghisti noi? - conclude - No, solo razzisti". "Sono padre di una tredicenne - dice un altro signore - da quando sono arrivati quelli la' non la mando piu' all'oratorio, ho paura".
I marocchini, "quelli la'", rappresentano lo spauracchio del paese: "spacciano, fanno casino; questo e' un paese di gente che si e' sempre voluta bene, ora sono arrivati loro a rovinarlo...". Per tenerli lontani, ammettono, si e' arrivati a imporgli prezzi 'particolari'. "Nei bar quando entra un marocchino, gli facciamo pagare una birra 15 euro. Cosi' non entrera' piu'". "Allora - spiegano - vanno tutti nel bar vicino all'edicola, cosi' stanno tutti insieme". Ma nel bar indicato, questa mattina ci sono soltanto tre anziani che giocano a carte. "Si, certo, io li faccio entrare - ammette la proprietaria - ma questo e' un luogo pubblico, mi devono spiegare come faccio a tenerli fuori. E, comunque, non mi hanno mai dato problemi". Per le strade, nei negozi, nei bar, stamane non si vede neanche uno straniero, ma la rabbia a Brembate monta di ora in ora .
Lamezia: un gravissimo incidente stradale diventa occasione per una campagna contro la liberalizzazione delle droghe leggere.
Giovanardi: «Basta dare spazio agli imbecilli». «Dopo il tragico episodio di Lamezia Terme c'e da sperare che nessuno dia più spazio a quegli imbecilli che straparlano di differenza tra droghe leggere e pesanti»: è quanto dice Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga. «Per quanto ci riguarda - aggiunge - continueremo in una azione determinata di prevenzione e repressione della diffusione di ogni tipo di sostanza, dando pieno sostegno anche ad interventi efficaci come quello del Questore di Roma che con la collaborazione dei cittadini ha stroncato sul nascere lo svolgimento di un rave party, così come è avvenuto in altre parti di Italia negli ultimi trenta giorni quando rave party illegali sono stati impediti da segnalazioni effettuate dal sistema di allerta rapido del Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio.
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