LA CITTA' AVEVA DATO FIDUCIA A CIANCIOTTA ORA LA CITTA' NE CHIEDA I DANNI MORALI

 

Il sindaco Gentile, aveva conferito un incarico fiduciario a Cianciotta, a nome della città, ampliandogli le deleghe e aumentandogli lo stipendio.

Cianciotta ripaga questa fiducia andandosene a Bergamo, nella sua Bergamo, lasciando così supporre che fosse già tutto premeditato,

L'incarico di Biella accettato sapendo che poi si sarebbe liberato il posto vicino a casa cosi da avere un trampolino di lancio per ottenerlo.

Per questo la città dovrebbe chiedere a Cianciotta i danni morali, altro che querele a chi per tempo aveva denunciato il fatto.

 

 

 

 

 

E’ facoltà delle nuove amministrazioni e dei nuovi sindaci scegliersi i dirigenti di settore di fiducia. Non sempre succede, ma questa amministrazione targata Gentile di questa facoltà si è avvalsa largamente.

Gentile in primis, ha pensato di accontentare le armi, dalla finanza ai carabinieri,alla questura.

Capita cosi che a comandare i vigili urbani vada un finanziere, uomo di fiducia del sindaco a cui vengono ampliate le deleghe e dato un lauto stipendio di decine di migliaia di euro.

Vengono da subito mosse critiche, sollevati dubbi ma il sindaco va avanti e l’assunzione avviene.

Il lauto stipendio pagato dai cittadini biellesi al comandante dei vigili Cianciotta così come il metodo di assunzione, fanno si che quel posto sia di pubblico interesse e perciò quando si vocifera di eventuali dimissioni per qualsiasi motivo, questa notizia non può e non deve essere fatta passare sotto silenzio. Occorrono delle motivazioni politiche serie.

La città di Biella ha pagato un lauto stipendio per un servizio che è lecito domandarsi se è stato svolto bene, al massimo delle possibilità, e se la fiducia che il sindaco aveva riposto è stata ripagata.

Queste domande devono essere fatte e ha fatto bene il nostro consigliere comunale Roberto Pietrobon porle con anche le dovute considerazioni politiche.

Il comandante Cianciotta ciancia a vanvera quando diffida chiunque a divulgare la notizia e minaccia querele al nostro consigliere.

Dovrebbe essere la città di Biella a querelarlo se per caso fossero vere le sue dimissioni e rientrassero in un discorso di un non ottimale lavoro svolto.

 

Dove:

Image Galleries:

Commenti

Ritratto di valter clemente

Questa è una di quelle notizie da maneggiare con cura: primo perchè ad oggi è un rumors di palazzo secondo perchè, conoscendo la suscettibilità del protagonista, la reazione potrebbe essere deflagrante.

In estrema sintesi i fatti sono questi: l'ex finanziere Paolo Maurizio Cianciotta nel settembre 2009 veniva nominato dalla Giunta Gentile nuovo Comandante dei Vigili urbani della Città di Biella. Dopo poco più di un anno, la battuta che circola negli ambienti ristretti è che Cianciotta "mangerà il panettone ma non il pandoro", alludendo al fatto che dal 1° gennaio 2011 non ricoprirà più la suddetta carica. Persone ben informate sostengono che il tutto avverrà con la classica tecnica delle dimissioni "spintanee" (non prima di aver concluso il concorso per i nuovi Vigili urbani) ovvero, il comandante dirà che ha deciso di accettare un altro incarico - si vocifera a Verbania - per ragioni personali (i figli stanno in Lombardia) il tutto per cercare di nascondere la realtà dei fatti.

Da subito Cianciotta si è contraddistinto per decisionismo e per altrettanto pressapochismo. Ve la ricordate la vicenda di Piazza Duomo? E le varie rotonde cancellate e rimesse? E le multe di Via Gramsci? E la movida in centro? Per non parlare del suo stipendio (107 mila euro l'anno più i benefit), delle due vigilesse trasformate in sue segretarie e di tappeti rossi per il suo ufficio costati migliaia di euro

In tutte queste situazioni si narra di scontri furibondi tra gli Assessori competenti e il comandante, rinominato alla bisogna, novello sceriffo urbano.

A questo si aggiunge un duello tra l'Assessore Mazzoli (fedelissimo del Senatore Picchetto) e lo stesso ex graduato delle Fiamme gialle su questioni organizzative e gestionali in merito alla Protezione civile (di cui Mazzoli è Assessore delegato) durati diversi mesi e placati (forse) solo con l'intervento diretto del Senatore.

Gli aneddoti che hanno invece interessato i suoi rapporti all'interno del Comando dei civic sono ricchi di spunti per esilaranti copioni di una commedia brillante.

In questi mesi però Cianciotta ha resistito a tutti gli attacchi sapendo di essere difeso dal Sindaco che oltre a nominarlo, ha appaltato a lui molte competenze che lui aveva mantenuto su di sé (nonostante abbia a disposizione ben 10 Assessori).

Sia come sia, qualcosa deve essere intervenuto negli ultimi mesi per arrivare a questa redde rationem che vedrebbe la dipartita tra un mese del Comandante. Mentre alcuni Assessori di peso nei mesi scorsi commentavano che "la scelta di Cianciotta è stata del Sindaco e adesso sono solo c...zi suoi", altri hanno addirittura minacciato un "o io o lui".

A conferma di queste voci è già pronto il nome del sostituto: si tratterebbe del consigliere pidiellino Maurizio Varalda, ex Vice Questore della Città, uomo pacato e pragmatico. Non è un mistero che nelle scorse settimane proprio Gentile abbia cominciato ad introdurre Varalda nelle riunioni ufficiali del Comando e non è un mistero che sia stato proprio l'ex vice Questore a "suggerire" una repentina retromarcia sulle pattuglie notturne dei vigili che, oltre a non risolvere i problemi della cosiddetta movida, avrebbero compromesso anche la sicurezza dei due agenti di pattuglia.

Gentile appare sempre di più come un pugile suonato, costretto a far buon viso a cattivo gioco, con una maggioranza politica allo sfascio, con promesse non mantenute e con un'incapacità progettuale degna del peggior dilettante allo sbaraglio.

Se la notizia su Cianciotta dovesse essere confermata il buon Donato si troverebbe dinnanzi all'ennesimo fallimento che è bene ricordarlo è costato 107 mila euro all'anno al Comune. Non poco per una Città con l'acqua alla gola e le casse all'asciutto.

 

Grazie Valter per dare eco a questo fatto. Solo una precisazione "tecnica" che avevo già riscontrato in un precedente post: il mio sito è www.alasinistra.org e non .com che altrimenti non si trova ;-)

Grazie ancora e andiamo avanti che gli scricchiolii di questi improvivsati amministratori della cosa pubblica si fanno sempre più grevi e roboanti.

un abbraccio

roberto