Gli studenti prendono parola! ZeroinCondotta in azione al Classico

                                             

 

Assistiamo in questi mesi allo smantellamento della scuolapubblica da parte del ministro Gelmini.

Il riflesso reale di questo attacco lo possiamo vedere nelcomportamento della Preside del liceo classico-artistico cittadino.

Come assalita da un raptus di ordine e disciplina, haarbitrariamente deciso di iniziare la sua crociata contro gli studentiprivandoli degli armadietti, e creando un dettagliatissimo libretto delleassenze che obbliga gli studenti a giustificare ogni loro azione.

Riteniamo gravissimo il fatto che si privino gli studentidella possibilità di avere spazi di deposito dei propri materiali. Invitiamoquindi la dirigente d’istituto a non seguire l’esempio autoritario eanacronistico della ministra.

Tutto ciò è soltanto l’inizio degli effetti che la nuovariforma scolastica  porta con sé.

Verranno tagliati 8 miliardi di euro ai fondi perl’istruzione pubblica, i consigli d’Istituto verranno trasformati in consiglid’Amministrazione, permettendo di fatto alle imprese locali di partecipare alledecisioni riguardanti le singole scuole.

Verrà inoltre reinserito il voto in condotta che saràfondamentale per la decisione di ammissione o meno alla classe successiva.

Oggi, noi studenti ci riprendiamo la libertà di decideredei nostri spazi e del nostro futuro!non possiamo assistere inermi a decisioniimposte dall’alto che ci privano dei nostri diritti.

Numerosi studenti del Liceo artistico hanno portato i“nuovi armadietti” all’interno dei corridoi dell’istituto. Inoltre, unadelegazione del collettivo studentesco “Zero in Condotta” ha incontrato ladirigente d’Istituto (Maria Addolorata Ragone) per confrontarsi sulle diverseposizioni.

Ribadiamo che l’unica soluzione possibile sarà lasciareche gli studenti diventino colonna portante per le decisioni che riguardano lascuola; fino ad allora la protesta e la contestazione non si fermeranno.

Non è che l’inizio, la lotta continua.

per info:umbero 3382227975

Collettivo studentesco Zero in condotta.

 

 

Commenti

Ritratto di Benedetta

Bisogna fare come le guardie rosse guidate dall' eterno e infallibile marxismo.leninismo pensiero di Mao fecero nelle universtà cinesi. Dove volete andare con il vostro moderatismo socialdemocratico , al massimo fate qualche corteo ma poi tutto resta lì! Le scuole dvono essere governate da studenti e studentesse! Da quì non si scappa. Non alla riforma Gelmini-urliamo il nostro dissenso- distruggiamo le gabbie del potere che ci impediscono di vivere AMORE LIBERO NELLE SCUOLE Facciamo circolare libertà Un Evvviva al maggio 68 Centomila volte.
Ritratto di Anonimo

lA PAROLA AGLI STUDENTI E ALLE STUDENTESSE dISTRUGGERE LE GABBIE MENTALI E RELIGIOSE ROVESCIARE CIELO E TERRA
Ritratto di Teo

facciamo i cortei epoi tutto resta li...come se fosse solo causa nostra...il problema è che nelle nostre scuole di gente cui frega veramente qualcosa e che ha davvero voglia di impegnarsi ce n'è sempre meno. e il momento in cui si vede la maggior partecipazione sono proprio i cortei che tu tanto schifi cara benedetta chiunque tu sia...ma cazzo...io capisco che a biella lo sport preferito è sparare merda sui gc e sul prc a gratis, senza sapere, senza voler mai ascoltare o provare a capire, ma sul discorso studentesco cazzo gli unici che cercano di far qualcosa chi sono? gli unici che provano a dire che forse qualcosa non va? lo sappiamo tutti ma non si può dire, vero... ma allora perchè non ci vieni tu a spiegare come si fa, come si può cambiare questa scuola! magari senza le guardie rosse, cosi proviamo a fare un passo avanti e non un salto indietro! siamo nel 2008 e per forza di cose bisogna trovare pratiche e metodi nuovi e alternativi a quelli visti fin ora e che non sono serviti un cazzo! certo che la scuola deve essere a misura di studente (governata mi sembra un po troppo) e qusti ultimi devono avere voce in capitolo nelle scelte e nelle decisioni che la/li riguardano, ma non è una cosa cosi facile da realizzare... teo
Ritratto di Benedetta

Caro compagno Teo ho detto semplicemnete che vedo poco impegno anche da movimenti progressisti, sul fatto che ci sono studenti e studentesse che non fanno un cazzo concordo con te! Hai 100 volte ragione! Anche nella mia classe è così! Le Guardie Rosse sarebbero un passo indietro? Di certo sarebbero meglio dei e delle rappresentanti di classe lacchè verginelle e da 9 di media.... capiraì ciò che dico
Ritratto di punxantifa

mi intrometto in una discussione e chiedo scusa in anticipo ma mi sentivo in dovere di rispondere a teo per quanto riguarda il suo ultimo commento. personalmente credo, ma non penso di essere l'unico, che fare tutto sto casino (perdonatemi il termine) per chiedere che le "care" istituzioni prendano in considerazione le nostre idee è quantomeno ridicolo se non peggio da perfetto socialdemocratico. io penso che la scuola debba essere autogestita da studenti, insegnati e personale non docente. da qui non si scappa, le istituzioni scolastiche governano la scuola per preparare gli studenti ad un mondo dove se non ti allinei ai 4 partitini che si candidano alle elezioni ricevi al massimo bastonate. fa ridere pensare che gli organi di rappresentanza studentesca siano il luogo dove ribaltare il rapporto di forza tra autorità scolastiche e studenti. quello che chiediamo le istituzioni non ce lo daranno mai, non credete sia il caso di prendercelo? qui chiudo perchè non voglio alimentari scazzi. vorrei solo aggiungere: teo non prendere queste poche righe come un attacco personale. con l'affetto di sempre. Luca
Ritratto di Benedetta

La scuola non deve essere in mano ai Baroni Democristiani e agli studentelli raccomandati, sia chiaro anche questo! Ma andrebbe gestita da persone che vogliono che la scuola diventi un laboratoriO di creatività, DI CONFRONTO, APPRENDIMENTO e di cultura ma non sia una caserma o un luogo in cui avvengono discriminazioni di classe e peggio ancora razziali . La scuola deve forgiare il ragazzo non umiliarlo. Questo era il pensiero di Mao Zedong, chi dice che non è così si vada a rileggere i suoi scritti a proposito di ciò, certo applicare oggi questo è difficile e sarebbe inoltre un processo di lenta trasformazione non un colpo di bacchetta, ma se non si tenta tutta rimarrà così......... X TEO
Ritratto di Teo

non facciamo tutto sto casino solo per sperare che le istituzioni facciano qualcosa o ascoltino le nostre proposte/proteste, non l'hanno mai fatto e forse mai lo faranno, sarebbe stupido sperare che noi chiediamo e loro danno...troppo facile...ma allo stesso tempo se nessuno dice niente, se nessuno prova mai ad alzare la testa e a dire quello chepensa non si smuovera mai nulla...in una realtà come biella poi credo sia fondamentale avere una rete di studenti che lavorano per ottenere dei risultati, piccoli o grandi che siano...le autogestioni e le occupazioni sono una cosa delicata che va affrontata dopo aver creato un certo numero di consensi tra gli studenti, ci deve essere un lavoro e un progetto dietro, cose che non si costruiscono in una notte. dobbiamo provare in tutti i modi a creare un filo che unisca gli studenti e le loro richieste e i loro bisogni, ma per farlo bisogna essere in tanti/e con la voglia di sbattersi...un primo passo potrebbe essere evitare di creare divisioni inutili tra gli studenti (luca!), controproducenti per tutti, studenti in primis. bisogna lavorare per entrare nei consigli d'istituto e nelle consulte, per farli ritornare alle loro funzioni originali, certo con una rappresentanzaa maggiore di studenti e personale non docente, ma finchè non otterrmo questo sranno fondamentali tutti i cortei e le azioni che riusciremo a produrre...siamo realisti e vogliamo l'impossibile diceva qualcuno, io credo che per ora dobbiamo iniziare a riprendere quello che ci stanno togliendo : diritto allo studio per tutti, scuole e non catene di montaggio, libero accesso ai saperi, niente questure nelle scuole, niente maestri unici, consigli d'istituto e non consigli d'amministrazione, etc etc etc e soprattutto vogliamo vedere rispettati i nostri diritti in quanto studenti e in quanto esseri umani! spesso le grandi rivolte e le grandi insurrezioni sono partite proprio dalla scuola, ora dobbiamo prima difenderla da chi cerca di devastarla definitivamente, ieri la moratti e oggi la gelmini, per fare in modo che questi stronzi che stanno al governo non riescano a smantellare definirtivamente la societa in cui viviamo e per sperare di vedere in tempi brevi una netta presa di posizione degli Studenti. dobbiamo dimostrare che abbiamo le palle e per avere una scuola migliore occorrerà tutta la nostra forza e la nostra intelligenza. come dici tu benedetta se non si tenta tutto rimarrà cosi, ed è questo che voglio dire : se non lo facciamo noi, chi?...se non ora quando? teo
Ritratto di Anonimo

La scuola è fredda
Ritratto di punxantifa

non è una questione di sperare. è il fatto oggettivo che le istituzioni sono in prima istanza espressione del capitalismo che regna in questo paese e quindi mai saranno accondiscendenti (se non in modo strumentale) con le lotte sociali, in quanto i nostri interessi e i loro non avranno mai un punto di incontro. il problema non è una "stupida divisione", se no ce ne stavamo a casa, o facevamo qualcos'altro. è che noi siamo autonomi in tutti i sensi: politico ed ECONOMICO; perchè ci autofinanziamo, e questo ci lascia il diritto di decidere in modo autonomo come comportarci. Se ci sono le condizioni, in collaborazione con le altre forze in gioco(come in questo caso) e se no autonomamente. in secondo luogo credo che le divisioni se possono essere espressione di chi non ha mai potuto esprimersi prima sono le ben venute. l'importante è non arroccarsi su assurdità e lasciare aperto ogni possibile dialogo con chi ha fini simili e non chiudersi al confronto e alla solidarietà reciproca;evidentemente rispettando le divergenze che ci possono essere. sono convinto, tra l'altro, che fino a che non ci siano le condizioni adatte (come giustamente sostieni anche tu) non si potrà mai partire con progetti come autogestione o occupazione, però nessuno ci impedisce di rivendicarle come nostri e di lottare per essi. comunque scendere in strada per esprimere il nostro dissenso è sempre giusto, credo tuttavia, che non si debba risolvere in un solo corteo, ma che si debba andare avanti ad oltranza nella lotta proponendo parallelamente un alternativa e creando i presupposti perchè ciò sia possibile. ci si vede in strada! Luca