continua l'azione delle Brigate della Solidarietà Attiva

Nardo: La risposta ai non luoghi. "INGAGGIAMI CONTRO IL LAVORO NERO"...  

Nardo: La risposta ai non luoghi. "INGAGGIAMI CONTRO IL LAVORO NERO"

 

DALL'OSSERVATORIO MIGRANTI BASILICATA

Perché Nardo può essere considerato un nuovo modello di accoglienza, una risposta ai "non luoghi" delle tante campagne del sud Italia? Perché evidentemente rompe quell'isolamento sociale che ha fatto dei migranti dei soggetti invisibili.

Ecco un luogo dove all'accoglienza e alla tutela di questi nuovi braccianti si può coniugare assieme la ricomposizione di una soggettività sociale del mondo del lavoro. Quando si arriva, sulla SS 101, per Nardo si incontra la Masseria Boncuri. Edificio di chiara fattezza padronale di proprietà del Comune di Nardo, così come comunali sono i fondi di ristrutturazione e gestione dell'accoglienza data ai lavoratori migranti. Pulita e ben sistemata la zona tende. Una trentina in tutto dove trovano posto trecento lavoratori di cui otto per ogni tenda.

L'idea è semplice e grazie al lavoro delle Brigate di Solidarietà Attiva e dell'Ass. Finis Terre, degli uomini e delle donne che lavorano, gli ospiti che entrano si registrano, fornendo le generalità e soprattutto mostrando quel pezzo di carta che è T'ingaggio" che l'azienda fa al lavoratore e che a quest'ultimo gli permette di vedersi assegnato il posto letto in tenda o nei locali della masseria e una brandina, così la gestione del campo risulta essere fluida, ma soprattutto fa si che il lavoratore richiede con maggiore insistenza un contratto di lavoro. Sono circa duecento i lavoratori con normale contratto. Il tutto si regge su una reciproca fiducia sia tra gli ospiti e i volontari, che tra questi ultimi e le istituzioni. Non ci sono retate o controlli ferrei da parte delle forze dell'ordine grazie anche alla capacità di mettere in essere tavoli di lavoro nei quali tutti i componenti tengono poi fede agli impegni presi. Non solo quelli riguardanti l'ordine pubblico ma più di ogni altra cosa il rispetto del contratto di lavoro e di salari più alti rispetto ad altri luoghi di lavoro. Questo ha portato ad avere un prezzo a "cassone" pieno di pomodoro di 8,00 Euro o avere una giornata lavorativa per la raccolta delle angurie di 45,00 Euro. Contribuzioni che invece per la nostra area si aggira sui 2,50 Euro a 5,00 Euro o che per una giornata lavorativa si riesce a guadagnare dai 25,00 euro e nei casi migliori anche 35,00 Euro.Sia chiaro che a questi poi bisogna sottrarre quello che spetta al caporale e tutto quello che in queste condizioni di vita diventa una trattenuta per ogni servigio richiesto. Cancro che è ben lontano dall'essere annientato ma che vede, quando l'accoglienza è tale, un suo, se pur minimo ridimensionamento. Al Centro dell'area c'è la masseria Boncuri, vero e proprio centro organizzativo con uffici, magazzino, area mensa destinata, per quest'anno, anche lei ad ospitare i lavoratori attrezzata con letti a castello e stanze per i Volontari-Briganti che si alternano in un'esperienza umana e politica di altissimo valore.

Vengono da tutta Italia, anche da quella parte dell'Italia che sembra essere la più reietta alle politiche di integrazione e di accoglienza, dove è la Lega Nord a dettare le politiche xenofobe e razziste sull'immigrazione e sui respingimenti. Parte di una società civile che trova al sud quelle realtà che gli permette di reagire alla chiusura bigotta dei governanti del nord e che non ci stanno in questo modo di essere. Ad oggi sono un centinaio i "briganti" che si sono avvicendati e molti altri, come l'Osservatorio Migranti Basilicata sono passati di lì, incuriositi del lavoro che si sta svolgendo. Lì abbiamo incontrato la Caritas di Andria e il responsabile dell'Ass. Etnie di Biscegìie. Molte aitre realtà sono passate e altre si sono dati appuntamenti e arriveranno dopo di noi. Per questo si sente la necessità di costruire una rete meridionale delle diverse realtà che lavorano affianco ai migranti. Mettere assieme anni di esperienze e di lavoro, di fatiche molte volte mal riuscite o disastrose con molte altre portate a buon fine. Parlarci ed ascoltarsi affinchè non si metta fine affo schiavismo e alio sfruttamento portando nuovi diritti all'interno di una società vecchia della quale i migranti sono i detentori.

Palazzo San Gervasio 02.08.2010 Gervasio Ungolo

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