Contro la violenza sulle donne. Sabato corteo autorganizzato a Roma

La violenza maschile è la prima causa di morte e di invalidità permanente delle donne in Italia come nel resto del mondo. La violenza fa parte delle nostre vite quotidiane e si esprime attraverso la negazione dei nostri diritti, la violazione dei nostri corpi, il silenzio.

Un anno fa siamo scese in piazza in 150.000 donne, femministe e lesbiche per dire NO alla VIOLENZA MASCHILE e ai tentativi di strumentalizzare la violenza sulle donne, da parte di governi e partiti, per legittimare politiche securitarie e repressive e torneremo in piazza anche quest’anno perché i governi cambiano ma le politiche restano uguali e, al giorno d’oggi, peggiorano.

In un anno gli attacchi alla nostra  libertà e autodeterminazione sono aumentati esponenzialmente, mettendo in luce la deriva autoritaria,sessista, e razzista del nostro paese. Ricordiamo il blitz della polizia al policlinico di Napoli per il presunto aborto illegale, le aggressioni contro lesbiche, omosessuali e trans,contro immigrate/i e cittadine/i di seconda generazione. Violenza legittimata e incoraggiata da governi e sindaci-sceriffi che vogliono imporre modelli di comportamento normalizzati in nome del “decoro” e della “dignità” impedendoci di scegliere liberamente come condurre le nostre vite.

La violenza maschile ha molte facce, e una di queste è quella istituzionale: vorrebbero risolvere la crisi economica e culturale che stiamo vivendo smantellando lo stato sociale. Per salvare le banche, rifinanziare le missioni militari all’estero e militarizzare le nostre città tagliano i fondi ai centri antiviolenza, ai consultori e a tutti i servizi che garantiscono alle donne libertà, salute e indipendenza.

Con la legge 133 tagliano i fondi alla scuola e all’università pubblica per consegnare l’istruzione nelle mani dei privati  determinando la fine del diritto ad una istruzione gratuita e libera per tutte/i.

Con il decreto Gelmini, migliaia di insegnanti, maestre precarie, perdono il posto di lavoro, e viene meno  un sistema educativo - il tempo pieno - che sostiene le donne, consentendo loro una maggiore libertà di movimento e autonomia.

L’obiettivo delle riforme del lavoro, della sanità, della scuola e dell’università è di renderci sempre più precarie e meno garantite:mogli e madri “rispettabili” rinchiuse nelle case, economicamente dipendenti da un uomo, che lavorano gratuitamente per badare ad anziani e bambini.

Non pagheremo noi la vostra crisi!

Vogliamo reagire alla violenza fisica, psicologica, economica, normativa, sociale e religiosa agita verso di noi, in famiglia e fuori, "solo" perché siamo donne.Vogliamo dire basta al femminicidio.

SABATO 22 NOVEMBRE 

SAREMO DI NUOVO IN PIAZZA COME FEMMINISTE E LESBICHE

PER RIBADIRE

con la stessa forza, radicalità e autonomia che la VIOLENZA MASCHILE non ha classe né confini, NASCE IN FAMIGLIA, all’interno delle mura domestiche, e NON È UN PROBLEMA DI ORDINE PUBBLICO MA E' UN PROBLEMA DI ORDINE CULTURALE E POLITICO!

E AFFERMARE CHE

al disegno di legge Carfagna, che criminalizza le prostitute e impone regole di condotta per tutte, che ci vuole dividere in buone e cattive, in sante e puttane, in vittime e colpevoli, noi rispondiamo che SIAMO TUTTE INDECOROSAMENTE LIBERE!

al decreto Gelmini che ci confeziona una scuola autoritaria e razzista, noi rispondiamo che VOGLIAMO TUTTE 5 IN CONDOTTA!

ai pacchetti sicurezza e alle norme xenofobe che ci vogliono distinguere in cittadine/i con e senza diritti, rispondiamo che SIAMO TUTTE CITTADINE DEL MONDO E ANDIAMO DOVE CI PARE!

Sommosse – Rete Nazionale di femministe e lesbiche
per adesioni: sommosse_roma@inventati.org

Dove:

Commenti

Ritratto di Anonimo

il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza alle donne. Per riflettere insieme un gruppo di donne biellesi vi invita al teatro Erios di Vigliano alle ore 20 per un aperitivo a cui seguirà il film "la sconosciuta" di G.Tornatore. Di seguito vi allego l'articolo inviato alla stampa e in allegato il volantino. Per favore diffondete a tutti i vostri indirizzi e.....vi aspetto martedì 25 novembre dalle ore 20 Carolina Nara V. LIBERE DALLA VIOLENZA Il 25 novembre è la "Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne" secondo quanto deciso dall'ONU. La violenza contro le donne ha molte facce: uccisioni e stupri sono gli aspetti più drammatici delle violenze dentro e fuori le mura domestiche, nei luoghi di lavoro, per le strade. E' sofferenza e umiliazione. E' la prima causa di morte tra le donne nel mondo. Certamente è l'azione di singoli uomini, le cui individuali responsabilità vanno accertate, perseguite e condannate. Ma è soprattutto lo specchio di una società civile che, negando la dignità di un soggetto, sminuisce e nega la propria stessa umanità. Nessuno può dire: non mi riguarda. Non basta la consapevolezza femminile a fermare le mani maschili che violano la mente e il corpo delle donne fino ad ucciderle. E' indispensabile che assieme alle donne anche gli uomini, singolarmente e collettivamente, si assumano la responsabilità del cambiamento, con contributi di riflessione e azione. Le istituzioni, la magistratura, i servizi, le strutture educative, le forze dell'ordine, i partiti politici, le organizzazioni sindacali, i mass-media, tutti si devono sentire coinvolti in un'unica forza di cambiamento. Le grandi conquiste di civiltà partono sempre dal piccolo passo di ognuno di noi. Conosciamo la difficoltà che esiste a sfatare gli stereotipi di chi pensa che la maggior parte delle violenze provenga dagli immigrati, in un paese che invece registra tra gli uomini italiani (spesso mariti o famigliari) gli autori della maggioranza delle abusi sulle donne. La prima causa di morte delle donne fra i 16 e i 44 anni è infatti la violenza subita in famiglia, tra le mura di casa. Riconosciamo, tuttavia, le profonde differenze portate da culture tradizionali e tradizionaliste, che negano la donna come soggetto. Senza il riconoscimento della libertà e della dignità della donna non è possibile la convivenza. Noi donne camminiamo a testa alta. Prendiamoci questa giornata. Andiamo nelle piazze, riempiamole e facciamola diventare una giornata di mobilitazione dell'intera società di donne e di uomini, per chiedere con forza al Parlamento uno specifico piano d'azione che permetta una completa realizzazione dei diritti delle donne e delle loro scelte di vita. Alle Amministrazioni locali chiediamo iniziative politiche efficaci per continuità e durata, tali da coinvolgere l'intera città, donne e uomini, inclusi gli immigrati e le loro aggregazioni. DIRE "BASTA" NON È SUFFICIENTE, MA È IMPORTANTE. Perché l'urlo delle donne non si spenga tra le mura domestiche: Vocididonne BIELLA Gruppo Donne MAFALDA UDI Rita De Lima Rossana Santarelli Gloria Missaggia Carolina Nara Velludo Maria Grazia Testa Daniela Masserano Anna Coda Zabetta Flaviana Desogus Antonella Terren Marida Augusto Manuela Verzella Patrizia Gauna Nadia Tarantini Lorenza Monari Marinella Lentini Bruna Arnaudo Silvia Del Zoppo Cristina Vazzoler Silvana Salza Teresa Buono Raimondo Carmen Cinzia Jacobelli Ida Saviano Maria Grazia Gecchelin Giziana Roda Ilaria Sala
Ritratto di Anonimo

Mi domando se questo gruppo di donne, firmatarie dell'appello qui ospitato, abbiano mai dato lettura dei contenuti sessisti che in questo sito sono più volte presenti, dettati sovente da eccessi ideologici (al riguardo leggasi i molti epiteti a richiamo sessuale sulla Binetti) Gli amministratori del sito dichiano sovente che le censure sui post sono necessarie e attuate in ragione di linguaggi e contenuti sessisti, omofobi, fascisti, xenofobi, ecc. Queste dichiarazioni di "nobili" intenti sono però applicate solo sulle idee scomode e critiche opportunamente catalogate secondo i parametri di cui sopra. Una censura sovente definita tecnica, secondo principi morali. un bluff sessista che si dichaira antisessista. MADONNA
Ritratto di Luca

Ma di cosa stai parlando madonna?
O dovrei piuttosto dire arcangelo sotto mentite spoglie?
Ritratto di Anonimo

non so chi sia l'arcangelo o la madonna ma sulla gelmini battute sessiste su questo sito non mancano e.
Ritratto di andres

Ciao madonna,

un paio di commenti sul tuo appunto.

Prima di tutto, bisogna distinguere fra i commenti "nostri" (intesi come i commenti degli iscritti al PRC, come Marco, Roberto, Teo, me etc.) e i commenti dei simpatizzanti.

Poi bisogna distinguere i commenti dei provocatori. Ci sono regolarmente commenti veterocomunisti oltre i limiti del ridicolo. Commenti generalmente non firmati. Generalmente gli ignoriamo, quando sono eccessivi io alcune volte gli ho de-publicati.

NON VOGLIAMO E NON DOBBIAMO CADERE NELLA TRAPPOLA DELLE DESTRE. Non dobbiamo cadere negli insulti, non dobbiamo cadere nelle provocazioni. L'abbiamo fatto in passato, e lo rifaremo ancora in futuro. Ma dobbia tenere alto il livello di guardia e cercare di evitare errori che possono essere pesanti. 

Ho dato una veloce occhiata nel sito per cercare i commenti sessisti a cui ti riferisci. Non gli ho trovati (il sito e' pieno di contenuti e non e' esattamente semplice trovare tutto). Dando per scontato che ci siano, in qualche pagina, concordo nel condannarli in quanto insulti. Non andrei a cercarci un sessismo che non penso ci sia. L'insultopiu' comune nei confronti del gentil sesso e' "t___a" e del viril sesso "C______e" e il sessismo che c'era dietro in origine secondo me e' in gran parte perso (se non completamente: sono semplicemente insulti). 

Questo detto, ero e sono convinto che non ci sia niente di male a usare il sesso come provocazione (vedi il mio post di un annetto fa: http://www.rifondazionebiella.it/altrobiellese/andres/stop-bush-wax-regularly - che a roberto non era piaciuto particolarmente ma me lo ha perdonato...).

saluti rossi,

Andres

 

Ritratto di Anonimo

dopo l arcangelo...la madonna...
Ritratto di Chouenlai

i veri comunisti hanno sempre combattuto la promiscuità e la prostituzione perchè sono fenomeni che intaccano la società e minano la compatezza del popolo. Non posso darti torto sul fattoi che alcunihe si dichirano comunisti più per moda che per convinzione esaltano un certo modo di vivere all' insegna della promiscuità. La Saira sulla Gelmini non è mai andata oltre il limite dell' irriguardoso e anche per la Binetti uguale, non ho mai letto epitepi pesanti contro le due ministre. -Aldo-
Ritratto di Anonimo

e chi fissa e con quale metro il limite dell'irriguardoso ?
Ritratto di Anonimo

Promisquità, prostituzione? Strani accostamenti!

Il sesso è bello, fa bene alla salute e tiene allegri.

Il sesso fa conoscere meglio se stessi e l'altra/o.

Di sesso non si parla a sproposito: il sesso si fa e, gentilmente, non si grida.

Uno deve sentirsi libero di decidere del proprio corpo come gli aggrada senza prevaricare o obbligare. Nessuna società può decidere cosa ciascuno di noi debba fare del proprio corpo. Noi siamo la società, con i nostri corpi e le nostre menti, ed esercitiamo l'autonomia della scelta dell'incontro con l'altro/a quando e come vogliamo, nel rispetto reciproco: mi pare questo un pezzo di "comunismo ora" (nessuna regola al di sopra di chi fa le regole, e le regole si fanno insieme, oltre/contro lo stato!).

Se le parole offendono sono un'arma e abbiamo scelto di disarmarci, ma in questi blog mi pare diffusa una tendenza aggressiva e autoreferenziale.

marco

Ritratto di ChouEnLai

Hai ragione la società fascista, hollywodiana e promiscua del Berluscon pensiero mi ha fatto diventare Aggressivo e Autoreferenziale.... Capita che brutto effetto. L'uomo che dice che col suo corpo faà ciò che vorrà non fara nulla( R.kHOMEINI) -Aldo-
Ritratto di Anonimo

Non sono sicuro di sapere chi sei, in ogni caso se non mi rivolgo direttamente a te (come invece faccio ora) è perché non parlo con te: un blog è un luogo in cui si parla con tutti indistintamante.

Ora, a te, dico: perché scrivi (parli) per citazioni? ti identifichi con esse, ti nascondi con esse, ti rappresentano? Questa domanda non tiene conto della sostanaza delle citazioni, sulle quali avrei altre cose da dire, che non ho voglia di dire con questi mezzi di comunicazione che mi paiono insufficienti.

In ogni caso scusa l'irriverenza ma... tutti hanno qualcosa da dire, molte volte è interessante altre no, ma non è il ruolo storico (economico, politico o culturale) che hanno giocato che li fa più importanti di altri: questa è una visione borghese della storia! Ciascuna affermazione è discutibile in se stessa e correlabile alle condizioni in cui è stata detta non solo all'effetto che ha avuto!

Basta citare! impariamo a "dire", possibilmente senza "riportare": questa è la "coscienza critica" (basta con le religioni civili o laiche, andiamo oltre le "religioni"!).

marco

Ritratto di ChouEnLai

Caro amico marco,certo è chi dice il contrario?, solo che io non accetto le critiche non nel senso che mi offendo verso che me le fà ma ho una visione della vita che è una strada dritta e che non consente curvature. Parlo per citazioni perchè mi piace farlo, finchè le citazioni non offendono nessuno, non sono razziste o offendono la donna o altro non vedo che male ci sia. E le citazioni che faccio sono sempre legate a personaggi che hanno fatto qualcosa nella storia che tu puoì o no condividere ma non puòi' negare che i presonaggi che cito spesso come Mao. Lenin, Saint Just, Khomeini ECC non contino nulla. Non è forse meglio leggersi un bel libro di poesie di Mao che guardare i caproni scorazzare sull' Isola degli Scabrosi , non è meglio leggersi un trattato sull' illuminismo che guaradre Bruno vESPA inchinarsi a Monsignor Fisichella , non è meglio leggersi un bel libro dei saggi religiosi persiani che bersi una damigiana di barolaa e poi lamentarsi di avere un emicrania e prendersela con questo e con quello.... Mi sà che ad avere una visione borghese della vita non sono io di certo. -Aldo-
Ritratto di ChouEnLai

Giusto poi per precisare io credo che io non abbia un pensiero mio che servirebbe solo a farmi ideali irrangingiubili, ma affifarsi al marxismo-leninismo pensiero di Mao nella vita è proprio quello che ci serve..... per trasformare noi stessi e il mondo. Da Marxista-Leninista e da Cristiano non dogmatico credo che solo un approccio serio e con grande volontà di ognuno di noi si possa avere una trasformazione nella società. In quanto ad abbondonare ogni religione caro Marco non Esiste, non accetto che nessuno mi Ateizzi, semmaì consiglio a voi Gc e all' umanità che geme nel travaglio di abbandonare le vie del dio bacco del dio esculapio. Ma è solo un consiglio.comprendo che è difficile........ Da Cristiano attendo il Regno di Dio, e credo che nell' attuale mondo solo i marxisti-leninisti abbiano ancora una voce che sia credibile e conoscendoli ho visto di persona che non parlano solo ma fanno i fatti. D' altra parte non potreì mai far parte di un gruppo di giovani comunisti, per le parole che direì contro la promiscuità e contro il dio bacco credo che sareì subito messo al rogo(sic!) allontanato rapidamente dalla santa sede di via Bertodano. Il mondo è molto vario, i pensieri sono tanti e chi dice di possedere la verità asoluta non è nelal verità(Mao Zedong) -Aldo-
Ritratto di roberto

Siamo molto più laici di quello che pensi!Bacio
Ritratto di Anonimo

Non sono un Giovane Comunista perché non sono giovane ma sono comunista (o mi piacerebbe esserlo nonostante l'età). Non intendo far cambiare nessuno: ognuno è artefice (o prova ad esserlo) della sua vita. Ma... vorrei distinguere fede da religione: le religioni sono potere culturale e politico (ce lo dice la storia), credere in dio è cosa seria, privata o di comunità e... non implica l'appartenenza ad un potere religioso. Cerco di rispettare la fede di tutte e tutti (sono stato credente) ma questo non mi impedisce di criticare le religioni quale forma del potere ideologico (e non solo). Ma... vorrei distinguere il pensiero libero e razionale dall'ideologia: cioè evidenziare la necessità di mettere in discussione le certezze acquisite, vagliate dalla ragione, fallace e appassionata, e dal dubbio: la storia ci invita a farlo costantemente! Insomma liberarmi/ci dall'idealismo hegeliano di cui è intriso il nostro pensiero. Ciascuno è come è, crede a ciò che vuol credere, a ciò che le circostanze e gli incontri lo hanno indotto a credere. Ma come diceva Leopardi "l'uomo è corpo". Ci muoviamo nei bisogno concreti e astratti, non dobbiamo giustificarci, è così. Bello sarebbe fare a meno della "coperta di Linus" o di dogmi o di impianti ideologici confezionati per giustificare le nostre azioni: bello sarebbe usare la ragione e la passione per avvicinarci approssimativamente alle verità (plurali) che non esistono perchè cambiano continuamente! marco