CORTEO STUDENTESCO+Assemblea NoGelmini :: giovedi 30 ottobre


In tutta Italia c'è gran fermento nel mondo della scuola. Il decreto Gelmini ha provocato un'insurrezione generalizzata da parte di studenti insegnanti precari ricercatori e genitori. I pesanti tagli che porteranno, per forza, alla chiusura di numerosi plessi scolastici, il maestro unico alle elementari, il ritorno del 5 in condotta,  gli sconvolgimenti che porterà nelle università e l'inserimento di "classi ghetto" per gli studenti extracomunitari non possono passare nel silenzio. Le dichiarazioni del premier Berlusconi e le sue intenzioni "militaristiche" di affrontare la situazione non fanno altro che inasprire una situazione già di per se complicata. E infatti si moltiplicano i cortei, le associazioni spontanee di genitori, i comitati di insegnanti, le occupazioni e le autogestioni negli istituti superiori e nelle università. Anche a Biella è fondamentale creare una rete fitta di insegnanti-studenti-genitori che lavori per contrastare questa riforma che ucciderà definitivamente la scuola pubblica italiana. 
PER RIBADIRE AL MINISTRO GELMINI CHE QUESTA RIFORMA NON LA VOGLIAMO!
PER RIBADIRE AL PREMIER CHE LA POLIZIA NELLE SCUOLE NON CI DEVE STARE!
PER RIBADIRE AL GOVERNO CHE
QUESTA CRISI NOI NON LA PAGHIAMO!
giovedi 30 ottobre 2008
portici ex standa :: ore 8.oo
CORTEO
In allegato il Comunicato stampa dell'Assemblea NoGelmini di Biella (che da oggi ha anche un proprio blog www.assembleanogelminibiella.blogspot.com)
che ha indetto per Giovedì 30 Ottobre in occasione delle Sciopero genrale della scuola, un'assemblea-presidio dalle ore 9.00 davanti al Provveditorato agli Studi di Biella e che si incontrerà con il corteo studentesco che partirà alle 8.00 dai portici di P.zza Vittorio Veneto.
Buon Sciopero a tutti/e e
DIFFONDETE LA NOTIZIA!

Assemblea NoGelmini Biella
_ insegnanti, studenti, genitori uniti per la nostra scuola.


COMUNICATO STAMPA DEL 25 OTTOBRE


Oggi è stata una bella giornata. Per la prima volta a Biella studenti, insegnanti e genitori si sono trovati insieme per discutere del futuro della propria scuola. Una “fiesta-protesta” organizzata dal collettivo studentesco “Zero in Condotta” che ha nel corso del pomeriggio ha raccolto anche la presenza di genitori e insegnanti preoccupati per il futuro della scuola italiana. I tagli da otto miliardi di euro, l’introduzione del maestro unico, la situazione del precariato degli insegnanti e dei ricercatori, la chiusura di migliaia di plessi scolastici (solo nel biellese potrebbero essere oltre cinquanta), il voto in condotta sono i segnali evidenti e drammatici che disegnano il progetto di smantellamento del diritto all’istruzione e alla formazione gratuita, pubblica e per tutti.


Nel corso dell’Assemblea di oggi si è deciso quindi di dar seguito a questa bella giornata riconvocandoci giovedì prossimo. Il 30 ottobre infatti si svolgerà lo Sciopero generale della scuola contro la (contro) riforma Gelmini e si è concordata come sta avvenendo in tutta Italia, di indire un momento di protesta e di confronto anche in Città.


Per questo mentre gli studenti si troveranno in Piazza Vittorio Veneto alle 8.00, questa Assemblea fatta da tutti i soggetti che vivono la scuola (insegnanti, studenti, ATA e genitori) hanno deciso di trovarsi alle ore 9.00 davanti al Provveditorato in C.so Pella alla Città degli Studi. Gli studenti raggiungeranno il presidio in corteo mentre per tutti gli altri l’appuntamento è presso l’ufficio scolastico provinciale per un presidio-assemblea.

Assemblea NoGelmini Biella


info: nogelminibiella@yahoo.it  www.assembleanogelminibiella.blogspot.com

Dove:

Commenti

Ritratto di roberto

Sul televisore scorrono le immagini degli studenti che assediano palazzo Madama cantando "la società dei magnaccioni". Al telefono Donatella della Porta, docente di sociologia all'Istituto universitario europeo di Firenze, con alla spalle anni di studio dei meccanismi che disciplinano "l'azione collettiva" analizza il movimento di protesta contro il decreto Gelmini. Sottolineandone la novità, le prospettive e gli sbocchi futuri.

Professoressa della Porta, che movimento è?
"La vera novità di questa protesta è la base sociale. Ci sono studenti, professori, ricercatori e genitori. Una base sociale ampia, con generazioni diverse che danno a questa mobilitazione una ricchezza mai vista in passato".

I partiti sono tagliati fuori.

"Di sicuro questo non è un movimento partiticizzato. I ragazzi stessi dicono a chiare lettere di non voler essere strumentalizzati o etichettati. Ed è un atteggiamento che testimonia un calo di fiducia nei partiti. Ma la politica c'è, eccome. La si vede nel porre temi non corporativi, definendo l'oggetto della protesta in modo ampio: dalla scuola alla società"

C'è chi ha provato ad accostare questa protesta al '68. Un paragone che regge?
"Spesso si idealizza il passato. Anche nel '68 c'era chi diceva che quello era un movimento solo "contro". senza proposte concrete. Certo, allora c'era una carica ideologica più forte che oggi non c'è, ma anche oggi si collega la scuola ad un'immagine di società ben precisa. Dire "più soldi alla scuola pubblica" non significa solo pensare al miglioramento dell'istruzione. Significa anche dire "no al precariato", denunciando i limiti della scelte neoliberiste. Collegandosi, in questo, al passato ma anche, in tempi ben più recenti, alle proteste studentesche che ci sono state in Francia e in Grecia".

Proprio la precarietà sembra essere il collante che tiene unito il movimento.
"E' così. I ragazzi che non vogliono un futuro senza certezze, gli insegnanti vedono a rischio il loro lavoro. e anche i docenti universitari: per loro la precarietà prende corpo nei tagli previsti e nello stop ai progetti di ricerca. Non a caso la protesta negli atenei è nata nelle facoltà scientifiche".

Facinorosi, violenti. Così maggioranza e governo hanno bollato il movimento. C'è il rischio violenza?
"Mi pare un movimento orientato verso la non violenza e la protesta creativa. E' chiaro il tentativo di inventare forme di protesta nuove, nuovi slogan, nuove parole d'ordine. La fantasia al potere insomma".

Si diceva già nel '68..

"Ma in passato non c'era la critica alla violenza. Oggi invece gli anticorpi ci sono e sono sviluppati".

Si è registrata qualche tensione tra studenti di sinistra e di destra. C'è il rischio spaccatura?
"Difficile fare previsioni anche se mi pare che fino ad oggi ci sia stat grande attenzione ad evitare le tensioni e una capacità di dialogo anche con persone che la pensano diversamente. Certo, le tematiche in campo sono più di sinistra anche se la parte più "sociale" della destra le riconosce come sue".

Il governo tira dritto, quanto può reggere la protesta?
"Tutti i movimenti tendono a declinare perché non è pensabile che mantengano a lungo l'intensità iniziale. Ma producono anche strutture che ne facilitano la riproduzione. Insomma voglia di mobilitarsi e persone pronte a farlo. Magari su temi diversi. Una rete che sfrutta la forza della tecnologia, a partire da internet. Eppoi c'è la forza dei giovani, gli stessi della Pantera, del Social Forum, della protesta di questi giorni".
(28 ottobre 2008)
Ritratto di Anonimo

Bloco studentesco blocco intestinale.
Ritratto di Anonimo

Quale scuola? Parliamone insieme…. In occasione dello sciopero generale, Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil- Scuola di Biella convocano una assemblea cittadina aperta: Giovedì 30 ottobre, alle 9.00, presso la palestra della sede centrale dell'ITI di Via Rosselli,2 Aperta a tutti, insegnanti di ogni ordine e grado, personale ATA, studenti e famiglie. In un momento di pesanti provvedimenti dei Ministri Gelmini-Tremonti sui settori della conoscenza, l’assemblea vuole essere: - occasione di riflessione e presa coscienza sulla scuola del futuro; - occasione di discussione per costruire proposte alternative per migliorare la qualità del servizio pubblico in ambito formativo, didattico e pedagogico; - sostegno alle iniziative di mobilitazione degli insegnanti, del personale ATA, degli studenti e delle famiglie; invitiamo tutti a parteciparein difesa di una scuola pubblica di qualità. Marco
Ritratto di Anti no-Gelmini

Mi fate ridere...Meno male che non dovevate essere politicizzati...Per carità...Domani davanti al provveditorato degli studi manifesterò il mio dissenso al vostro sciopero strumentalizzato da buona parte della classe docente baronale italiana...Visti i casi nazionali domani vedremo come state messi a libertà di espressione, se veramente siete pluralisti, come propinate e come auspico, o se invece farete anche voi le imbarazzanti e volgari figure che hanno fatto i vostri colleghi in tutta Italia. A domani Saluti
Ritratto di Anonimo

Non conosco membri della "classe docente baronale" perché nella scuola dell'Obbligo e Superiore non ce ne sono (forse ci sono degli stronzi ma questo capita ovunque). L'Università è il luogo nel quale si forma il ceto politico che governa questo paese da più di 50 anni, ...e si vede! Forse li conosci tu perché li frequenti e in qualche occasione ti sei rivolto a loro (o avresti voluto) per ottenere ciò che "il tuo merito" non riusciva ad ottenere (l'ha fatto persino la Gelmini, che nella vita ha fatto solo politica!). Così va il mondo. Ma c'è qualcuno che vuole far passare per riforma dei tagli alla spesa, in un paese che, in Europa, è in fondo alla classifica degli investimenti in ambito scolastico. Se il governo avesse avuto coraggio avrebbe fatto delle proposte di razionalizzazione a parità di spesa ma serebbe stato un compito troppo difficile per ragionieri e avvocato prezzolati che parlano di scuola come al bar si parla di calcio, cioè senza capirne nulla! marco