croci celtiche sui manifesti dell'Anpi!

Domenica 29 luglio, alla Panoramica Zegna, si è tenuto il ritrovo della II° Brigata Garibaldi nell’ambito delle celebrazioni per il 62° Anniversario della Liberazione dell’Italia dai nazifascisti.

A rovinare questo momento ci ha però pensato una mano ignota che armata di bomboletta nera ha deturpato i manifesti dell’ANPI, a Veglio, che pubblicizzavano l’evento, coprendoli con delle croci celtiche, antico simbolo della tradizione pagana oggi divenuto simbolo dell’organizzazione giovanile di Alleanza Nazionale.

Anche questa volta ci troviamo ad assistere ad un atto vile e fascista, di una codardia incredibile. Imbrattare quel manifesto vuol dire insultare una generazione che ha dato la vita per il nostro futuro, significa disprezzare un popolo che si è ribellato e ha lottato contro l’oppressione del nazifascismo, per la nostra libertà, significa aver dimenticato la Storia.

Sempre di più nel Biellese riscontriamo episodi di questo genere, oltre alle aggressioni e agli agguati di matrice fascista. Assistiamo con preoccupazione al ritorno di questi figuri, che orfani del Benito nazionale, sentono il bisogno/dovere di tenere alti certi ideali stantii, certe pratiche violente e inutili, certe icone di quel Ventennio ormai sconfitto. Ci chiediamo come sia possibile che facciano tutto ciò nel silenzio e nell’indifferenza generale. Io credo invece che di fronte a simili scempi ci deve essere una reazione forte della società civile delle istituzioni e dei cittadini tutti affinché questi nipotini di Mussolini diventino finalmente un triste ricordo, una pagina chiusa della nostra Storia.

Nel condannare duramente questa barbara espressione della “cultura” fascista delle nuove destre, esprimiamo tutta la nostra solidarietà all’ANPI, vittima diretta di quest’atto incivile.

ANTIFASCISTI SEMPRE!

Matteo Sacco

Oord. Prov. Giovani Comunisti/e Biella