Crollo all'ITIS e tagli alla scuola

Il crollo all’ITI Q. Sella di Biella ci dice che la sicurezza è un impegno serio e gravoso, che nessuno può sentirsi dispensato da svolgere accurati controlli, periodici e permanenti.

Mentre il nostro abbraccio va agli studenti coinvolti, che certamente si porteranno dentro a lungo questo brutto avvenimento.

Non possiamo riflettere sul fatto che se questi “incidenti” accadono in una scuola della quale è riconosciuta, a livello nazionale, l’efficienza e le qualità strutturali, è chiaro che tutte le scuole sono a rischio e fatti così potrebbero accadere ovunque.

La qualità degli stabili nei quali si fa scuola non può essere considerata una questione rinviabile: istituzioni scolastiche e Enti locali devono vigilare con metodo e mettere in funzione un monitoraggio permanente delle strutture scolastiche.

Per questo le politiche di risparmio sulla scuola di questo governo sono un errore gravissimo: manifestano la scarsa conoscenza della situazione scolastica del paese; sono un sintomo di sottovalutazione dei problemi strutturali; sono un segno della scarsa attenzione dello Stato nei confronti della scuola;  sono un attacco alla sopravvivenza stessa della scuola pubblica.

Tagliare i fondi alla scuola non è razionalizzazione e non è nemmeno risparmio, solo nuovi investimenti e un piano nazionale di rilancio della scuola pubblica possono produrre efficienza e dare la sicurezza necessaria a giovani e famiglie.

La serenità è condizione indispensabile per svolgere l’attività scolastica, le istituzioni devono garantire questa serenità, perché a rischio è la stesso processo educativo e formativo.

Nessuna energia economica e umana può essere sottratta alla scuola: perché questo è il luogo nel quali i giovani si formano, questo oggi è il solo futuro che abbiamo.

 

La Segreteria Provinciale PRC-SE