L'informazione biellese è tutta di regime?

Abbiamo letto con profondo stupore gli articoli pubblicati in questi giorni che riportano la clamorosa notizia della tariffa speciale sul TPU per pensionati a un euro l’anno: “pensione minima. Tariffa minima”.  Questa sarebbe davvero una grande iniziativa, socialmente encomiabile, sicuramente di sinistra.

Il merito di questa lodevole proposta sarà da attribuirsi alla provenienza “sociale” dell’Assessore Oliviero? Molti cittadini l’avranno pensato.

Forse gli unici a non essere caduti in errore, sono le decine di pensionati con la minima che fruiscono della tariffazione sociale già dal 2008, quando l’allora Assessore Alberto Zola insieme alla collega Nicoletta Favero, decisero di introdurre questa particolare forma di agevolazione per gli anziani più indigenti.

In questa città può succedere anche questo, risolvere con un “prorogato” o con un “è stata introdotta” una delle misure più importanti in merito al trasporto pubblico e all’aiuto delle fasce sociali più deboli, fatte dalla precedente amministrazione.

Si vuole, e non da oggi, cercare di cancellare con un tratto di penna, i cinque anni precedenti. Attribuendo meriti e onori a discrezione. Per questo non stupisce che il Sindaco di Biella racconti panzane a una delle figure più autorevoli della Chiesa biellese, Don Gibello, in merito ai capitoli del Bilancio comunale e queste siano pubblicate con roboanti squilli di tromba senza per altro diritto di replica.

Non sappiamo quale sia la malattia che affligge i giornali locali, ai quali la presente è rivolta. Sappiamo però che quello che stiamo leggendo non corrisponde al vero.

Noi continueremo a dire la nostra e a provare a ridare il giusto senso alle cose. Convinti che errare è umano ma perseverare sta diventando davvero diabolico!

 

roberto pietrobon

Capogruppo de “La Sinistra

alla Città di Biella

 

Biella, 4 gennaio 2010