La maggioranza in Comune a Biella così non va!

Da "Eco di Biella" 26.04.07

intervista a Roberto Pietrobon, capogruppo Rifondazione Comunista Città di Biella

 

La vicenda delle biciclette lascia interdetti: tutti quei soldi per acquisire 35 “mezzi”. Non è davvero un po’ troppo?
Vede, io mi scandalizzo tutti i giorni per altri tipi di spese fatte dalla politica che vanno a privilegiare solo alcune lobbies con costi ben più sostenuti. Le biciclette sono un servizio in più dato a tutta la cittadinanza e i costi comprendono ben altro (pensiline, sistemi computerizzati ecc..). Su questo come su altro si scontrano diverse impostazioni culturali ma soprattutto una scommessa sul futuro, che dovrà essere eco-sostenibile o non sarà.

E’ vero che Rifondazione comunista vuole marcare la sua presenza al comune di Biella, soprattutto in materia di trasporti, ma dopo la sostanziale bocciatura del filobus, questa delle bici sembra proprio un ripiego: non le pare?

Assolutamente no. Abbiamo nel 2004 accettato la sfida dei trasporti (in Comune ed in Provincia) e credo la stiamo vincendo. Il nuovo piano dei trasporti ha portato a discutere del servizio di mobilità pubblica e adesso, chi un anno fa ci diceva che visti i dati, era meglio limitare il servizio dei T.P.U., oggi ci dice di incrementarlo. Per me è un successo. Anche la questione del filobus parla la stessa lingua, si punta a cento e si prova a portare a casa 70-80. Oggi si parla di incrementare i mezzi e le linee, esattamente come chiedevamo noi, se poi non è il filobus ma il bus a metano o quello all’idrogeno, poco importa.
L’assessore Zola sembra quasi sia stato lasciato solo: aldilà della presa di posizione del segretario del partito Sansoé, nessuno è sceso in campo a difendere la sua scelta. Se n’è fatta una ragione?

Per la verità non è proprio così, sono da registrare anche le prese di posizione favorevoli degli Assessori Presa e Bazzini oltre che di Marco Abate, ma il punto vero è un altro. In questi mesi Rifondazione si è fatta carico dei problemi dell’intera coalizione cercando di trovare una soluzione che appunto portasse un beneficio all’intera alleanza. Avremmo potuto come hanno fatto altri nell’Unione biellese, pensare solo di cercare facili consensi. Sono quindi sconcertato per l’assordante silenzio (se non proprio palese contrasto) degli altri partiti per una scelta che era stata portata avanti anche da altri assessori e condivisa dall’intera giunta. Me lo lasci dire: così non si costruisce un bel niente!

E’, anche questo che parte dalle bici, un altro segnale dello sfrangiamento della maggioranza in Comune dopo le fibrillazioni, le liti e il rimpasto di giunta dell’ultimo anno?

A me pare che “passata la festa gabbato lo santo”, ovvero che sono tornati tutti a farsi i “c..zi loro”. Avevamo chiesto a gennaio di cominciare una verifica per il rilancio programmatico della coalizione: si sono fatti due incontri e la riunione nella quale si sarebbe dovuto decidere è stata prima spostata e poi rinviata sine die. Lo dico chiaramente, non ci si può affidare alle pure meritorie capacità del Sindaco Barazzotto, e poi curarsi del proprio micro-orticello. Una strategia di questo respiro non ha futuro e soprattutto non può avere il consenso per vincere. Ci vogliono progetti e idee per la città da qui al 2009 e oltre.

Presto i gruppi della maggioranza si ridurranno per effetto della nascita del gruppo unico verso il Partito democratico di Ds e Margherita: resterete i parenti poveri a Palazzo Oropa?

Credo che ognuno abbia il diritto di sperimentare le proprie strategie, ma credo che Rifondazione abbia la possibilità di ritagliarsi il proprio spazio, a prescindere dai numeri che drammaticamente ci vedrebbero comunque e sempre minoranza, anche in maggioranza.

Il progetto di Sinistra europea pensa possa far proseliti a Biella magari nell’ambito delle sensibilità di Verdi e Comunisti italiani per stare alle forme organizzate della sinistra radicale?
Penso che siano proprio le forme organizzative a dover essere messe in discussione. Non una semplice sommatoria di sigle ma l’ipotesi di costruire un cantiere biellese della sinistra diffusa che provi a parlare con i molti delusi dai partiti e dalla politica che hanno deciso di stare alla finestra o peggio a casa. Il cantiere delle sinistre deve essere questo, recuperando un rapporto positivo tra i cittadini e la politica. Noi con il progetto della Sinistra Europea ci stiamo provando ma sappiamo che non è sufficiente. Siamo disponibili da subito a iniziare un percorso di unità con tutti coloro che vorranno provarci.

E come vi porrete verso il centrosinistra dei moderati?

Da alleati scomodi, cercando ostinatamente di far entrare i bisogni della gente nel Palazzo. Fino al 2009, poi si vedrà…

Roberto Azzoni