I GIARDINI DI COSSATO

È intenzione del sindaco di Cossato dedicare i giardini pubblici al conte Carlo Fecia,  eroe di guerra, considerato un illustre concittadino e valoroso marinaio della seconda guerra mondiale.

La famiglia, di fede monarchica,  divenne  podestà di Cossato per una serie di divisioni terriere avvenute nel 600, ma Carlo Fecia di Cossato nacque, visse e morì altrove.

Alla famiglia è già dedicata una via cittadina. Mi pare sufficiente per ricordare  una parte della storia di Cossato che comunque continua a essere ricordata,  perché la famiglia mantiene le proprietà che gli eredi  condividono con i concittadini in occasioni annuali.

Dedicare i giardini comunali con parco giochi per i bambini al conte Carlo Fecia non mi sembra ne educativo ne tantomeno coerente con l’Italia repubblicana.

E’ sicuramente giusto ricordarlo a livello storico e militare per le sue capacità, per le varie decorazioni ma per collocarlo nel periodo storico in cui è vissuto.

Egli fu un fedele monarchico, obbediente solo ed esclusivamente al re, fu in grado, per questa sua obbedienza, per le sue capacità ed il suo valore, di uccidere e vincere il nemico e l’amico divenuto nemico, forse l’unico caso di un militare decorato per aver vinto da una parte e dall’altra.

Quando abdicò il re, non accettò la democrazia, un nuovo governo e si suicidò.

Dedicargli  i giardini pubblici lo trovo perciò fuorviante dalla nostra Costituzione.

L’Italia è un repubblica democratica, l’Italia ripudia la guerra, questo recita la nostra Costituzione.

I titoli monarchici non esistono più, conti e altri sono solo goliardia di appassionati di araldica.

Se vogliamo che i nostri figli crescano con una cultura di pace e tolleranza bisogna insegnargliela sempre e anche la toponomastica dei luoghi che essi frequentano può essere un’occasione,  allora occorre cercare uomini o donne che siano esempi di democrazia e pace, magari anche di valorosi che diedero la propria vita per conquistare la pace, ma nell’eguaglianza e nella solidarietà. Al Sindaco vorrei ricordare, caso mai se ne fosse dimenticato ,che ha giurato sulla Costituzione e sul tricolore, non sul re, anche se appoggia uno che si crede imperatore o forse è perché come Fecia anche Berlusconi prima è al fianco e poi nemico (Gheddafi docet) ?