CHE PESONAGGIO PICCOLO è IL CAPOGRUPPO DELLA LEGA A COSSATO

Lettera al Biellese in risposta a quella di Piccolo capogruppo Lega Nord a Cossato

 

 

Egr.Direttore

 

Mi permetta una breve risposta alla lettera pubblicata oggi 17/5 sul vostro giornale a firma Piccolo capogruppo di Lega Nord al comune di Cossato su assenze e presenze a manifestazioni.

Non voglio entrare nel merito delle assenze alle manifestazioni dei singoli, in quanto ognuno ha problematiche proprie soprattutto in giorni lavorativi, perciò la critica che il suddetto rivolge la trovo fuori luogo e fuorviante del problema legato alle assenze istituzionali, che invece non  dovrebbero  mancare perché possono avvalersi di personale dell’ente, altrimenti viene da domandarsi come mai non c’era nessun consigliere della Lega Nord alla interessante e valida iniziativa dell’assessore Sonia Borin sui giovani e il tempo libero presentata al salone degli eventi di villa Ranzoni poco tempo fa.

Voglio soffermarmi invece sulla frase legata agli “sbandieratori rossi” del 25 aprile, in quanto ero uno di essi, Piccolo cita gli alleati, Lenin, Stalin e fa una grande confusione, dimostrando pubblicamente una grande ignoranza politica nel riguardo della storia del 900 italiano.

Sulla lotta di liberazione ignora l’apporto, soprattutto al Nord e nel Biellese, delle formazioni partigiane alla vittoria, ignora che all’interno delle formazioni partigiane un grande apporto lo diedero uomini e donne che si riconoscevano nel Partito Comunista e la presenza delle bandiere rosse al 25 aprile è un onorare quegli uomini e quelle donne, ricordo che a Cossato partecipano anche dei giovani con la bandiera della Nuova Zelanda per onorare i caduti di altri paesi che contribuirono alla liberazione in particolare il giovane Bowes e gli stendardi dei militari italiani.  

Nel merito dei riferimenti a Lenin e Stalin, Piccolo dovrebbe studiare un po’ meglio la storia politica italiana, soprattutto del PCI e della Sinistra per capire come stanno le posizioni e quali sono i valori fondanti sui quali si è costruita la politica comunista italiana. Egli banalizza una storia di uomini e donne che hanno lottato e lottano tutti i giorni per la democrazia e la libertà, sarebbe come se dicessi che la Lega Nord, viste le posizioni su immigrati e  povertà, si rifà a politiche naziste.

 

                                                            Cordiali saluti

                                                            Valter Clemente

                                       Segretario del circolo Cossato Vallestrona del PRC