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EDISU, NUOVI CRITERI PER FAVORIRE IL MERITO? NO, SI TAGLIANO I SERVIZI



La Giunta Regionale nella seduta odierna da introdotto nuovi criteri per la pubblicazione da parte dell’Ente per il diritto alla studio universitario (Edisu) dei bandi di concorso per l’erogazione delle borse di studio.

Numerose le novità: adeguamento da 25 a 30 crediti formativi della soglia di merito per il secondo anno dei corsi di laurea magistrale, innalzamento da 24 a 25/30 della media per la conferma del “super merito”, differenziazione degli importi per gli studenti fuori sede sulla base della domanda di servizio abitativo presso le residenze Edisu, reinserimento del servizio ristorazione di 750 euro all’interno della borsa per gli studenti iscritti a tempo pieno, eliminazione della prima rata anticipata per gli studenti che ottengono la conferma dei benefici per super merito, integrazione a chi consegue la laurea breve o magistrale entro la durata prevista dagli ordinamenti della metà della borsa ottenuta nell’ultimo anno di corso. Non vengono più inseriti nel bando i prestiti fiduciari e l’erogazione della Borsa Plus, sostituite dal progetto Marco Polo, che, in collaborazione con la Fondazione CRT, prevede borse per studenti meritevoli in particolari condizioni economiche

I nuovi criteri sono passati in Commissione regionale istruzione. Come gruppo della Federazione della Sinistra non abbiamo votato a favore per diverse ragioni. In primo luogo per le modalità tipiche dell’amministrazione regionale di rimuovere le esperienze positive precedenti affermando di voler razionalizzare su sprechi presunti e inesistenti. Si ricorderà la polemica sugli studenti fuorisede, gestita direttamente dal Presidente in versione “prima ai piemontesi”, e l’ingenerosa sottovalutazione delle politiche di promozione educativa e di diritto allo studio praticati dal presedente consiglio di amministrazione presieduto da Maria Grazia Pellerino.

1) Il precedente CdA aveva introdotto per gli studenti con particolare merito, e non solo crediti, la conferma della borsa di studio e del posto letto: in questo modo lo studente proseguiva con maggiore serenità e si consentivano anche risparmi in tempo lavoro degli uffici nelle assegnazioni.

2) A quanti hanno la conferma del posto non viene più erogata anticipatamente la 1° rata di borsa che avveniva a partire da fine ottobre anziché a fine dicembre. La giustificazione è ridicola: in questo modo si consentirebbe il controllo sul merito attraverso i dati forniti dagli Atenei. Gli Atenei forniscono questi dati ben oltre nel tempo e quindi la giustificazione è infondata e la misura ritarda solo l’erogazione.

3) Eliminazione della borsaPlus per indisponibilità di risorse finanziarie, in teoria sostituita con il progetto Marco Polo frutto di un accordo con la Fondazione CRT; in realtà, la borsa di studio CRT amplia l’accessibilità agli studenti sotto il profilo economico, per cui l’ISEE passa da 26.121 euro della borsaPlus a 40.000 euro, ma la limita agli iscritti presso le Facoltà di Ingegneria; Agraria; Farmacia; Scienze Matematica, Fisiche e Naturali; Medicina e Chirurgia; Economia; Giurisprudenza e presso il corso interfacoltà di Biotecnologie; in altre parole esclude quasi tutte le facoltà umanistiche; inoltre non possono beneficiare di questa borsa gli iscritti al 5° e 6° anno dei corsi di laurea a ciclo unico. Inoltre sarebbe opportuno sapere quante sono queste borse, Edisu ne metteva in palio 500, che andavano verso i cosiddetti quasi borsisti (reddito sino a 25.000 euro).

4) Il premio di laurea per quanti conseguono il titolo di studio entro la durata prevista dai rispettivi ordinamenti didattici, consistente nella metà dell’importo di borsa ricevuto l’anno precedente – come prevede la normativa nazionale – dal 2011/12 per i fuori sede non comprenderà il valore del servizio abitativo; si penalizzano quindi gli studenti borsisti particolarmente bravi e meritevoli a fronte di un risparmio stimato alquanto esiguo; inoltre il provvedimento è iniquo perché porta ad un trattamento disparità verso i fuori sede e ciò in una città e regione che vorrebbe accrescere gli studenti fuori sede

5) Attesa la carenza di posti letto il precedente CdA aveva introdotto per gli studenti fuori sede la possibilità di scegliere tra il posto letto ed un importo di borsa comprensivo del valore del servizio abitativo (1.600 euro, costo reale 4.300, e quindi risparmio per l’Ente) per i fuori sede che dimostrassero un contratto a titolo oneroso: questa alternativa viene eliminata. La borsa di studio comprensiva del valore del servizio abitativo, pari a 1.700 euro, verrà erogata esclusivamente agli studenti fuori sede che facciano richiesta di posto letto e non lo ricevano per indisponibilità di posti; questo porterà inevitabilmente ad un allungamento delle liste d’attesa per accedere in residenza, poiché l’unica possibilità che avranno gli studenti di ricevere l’importo comprensivo di 1.700 euro è quella di fare richiesta di posto letto e non essere chiamato; se invece sono chiamati e poi rifiutano (perché hanno trovato un alloggio privato) allora non riceveranno i 1.700 euro; differentemente, la precedente politica aveva come conseguenza di “alleggerire” la domanda di posto in residenza universitaria in quanto parte dei fuori sede richiedeva direttamente il valore monetario del servizio abitativo. Tale misura aveva consentito anche a numerosi pendolari di trasferirsi a Torino e nelle sedi di studio, studiando così con maggiore profitto e considerato che lo studente fuori corso rappresenta un costo, con risparmi per le risorse pubbliche.

6) In caso di disponibilità finanziarie era previsto un incremento dell’importo di borsa, o incentivo, per i borsisti particolarmente meritevoli iscritti al primo anno, ovvero che conseguivano in un anno un numero elevato di crediti; è stata eliminata questa clausola per mancanza di risorse.

In conclusione: eliminata la borsa plus, eliminati i prestiti fiduciari, eliminati 400 posti letto reperiti sul mercato, eliminata la alternativa posto letto o 1700 euro di contributo al posto letto e quindi aumento degli studenti fuori sede privi di accoglienza, diminuzione della borsa di 100 euro per i fuori sede per l’aumento del valore del servizio abitativo, eliminazione di fatto dei benefici della conferma ( spingendo i ragazzi fuori sede che non avranno l’anticipo della borsa anziché a studiare di più per confermare il merito a trovare dei lavoretti magari in nero). Eliminazione di pasti compresi nella borsa per i borsisti.

Ecco i risparmi: tagliando i servizi non è difficile. Per le collaborazioni Edisu nel 2009 ha speso 416.000 e non 800.000, cioè lo stesso importo messo a preventivo dall’attuale amministrazione.

Torino, 31 Maggio 2011

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