BIELLA MANIFESTAZIONE DEGLI STUDENTI COMUNICATI PRC E KASB

Oggi in tutte le città italiane si sono svolte manifestazioni degli studenti contro le politiche del governo che non danno sbocchi al loro futuro.

Anche a Biella un centinaio di studenti delle scuole superiori cittadine  hanno dato vita a un corteo variopinto e festoso per le vie della città con brevi fermate per spiegare ai cittadini le ragioni della protesta.

Tutto bene, tranne qualche incomprensione con gli agenti della Questura che per dimostrare ancora una volta che il potere si gestisce non con la ragione ma con il manganello hanno pensato bene di chiudere una giornata di civile protesta con il fermo a scopo identificativo di due studenti minorenni con il conseguente intervento delle famiglie.

Le valide  ragioni degli studenti non vengono certamente cancellate con azioni repressive e vengono fatte proprie dal PRC in tutte le sue istanze.

Il PRC invita a portare la protesta contro questo governo il giorno 15 ottobre a Roma, unendosi alle manifestazioni di tutti gli indignati di tutti i paesi europei. 

 La segreteria biellese del

Partito della Rifondazione Comunista

 

La casta è finita se iniziamo a lottare!

Kasb Biella

 Come in tutta Italia oggi 7 ottobre un grande corteo ha sfilato per le strade di Biella. Un corteo molto partecipato sia numericamente che emotivamente. Le parole d'ordine scandite dagli studenti contro la casta, la manovra finanziaria e la crisi hanno animato e scaldato questa giornata di lotta studentesca.

il rifiuto del debito è stato oggi praticato dagli studenti sanzionando la sede della Banca Sella, simbolo del sistema bancario a Biella, e la sede di Equitalia che è stata simbolicamente occupata e bersagliata dal lancio di uova e fumogeni.

Una grande giornata come questa non puo' che rilanciare la mobilitazione all'interno delle scuole biellesi e nella città che da due anni non vedeva un corteo studentesco sfilare per le strade.

Come studenti biellesi riconosciamo in questa giornata una svolta, in cui la partecipazione e la voglia di essere in prima fila degli studenti e studentesse ha preso vita rianimando questa grigia provincia.

Come al solito la risposta della Questura è stata smisurata e sconcertante. due studenti minorenni sono stati fermati e portati in Questura. Durante il bliz della digos sono stati minacciati diversi studenti e studentesse.

Crediamo che questo atteggiamento repressivo sia giustificato solamente dalla paura che la casta ha della protesta. Una protesta partecipata da un movimento eterogeneo e molto determinato, che dai professionali ai licei, hanno voluto dire la loro invece di stare zitti a guardare.

 

Student@ Biellesi