IL CAMPER DELLA FEDERAZIONE DELLA SINISTRA

 

ABBIAMO INIZIATO UN TOUR PER IL BIELLESE DEDICATO AL TEMA DELLA SALUTE CHE SI CONCLUDERA' A BIELLA DAVANTI ALL'OSPEDALE  APPENA FINITO IL GIRO CON LA PRESENZA DI ELEONORA ARTESIO.

 

 

 

 

IL CAMPER IN MARCIA PER IL DIRITTO ALLA SALUTE SALUTE

 

 

RIPRENDIAMOCI LA SANITÀ: IL NUOVO OSPEDALE NON È UN MERCATO; NON

LASCIAMO CHE DIVENTI UN CENTRO COMMERCIALE

 

 

PRESIDENTE COTA: L’ASSUNZIONE DI PERSONALE SANITARIO, LE CURE AGLI

ANZIANI, I CONTROLLI SPECIALISTICI NON SONO SPRECHI DA TAGLIARE

 

 

IL DIRITTO ALLA SALUTE NON SI TASSA

 

 

NO ALLA TASSA SUI RICOVERI OSPEDALIERI. PRESIDENTE MONTI I SOLDI LI TROVI

NEI GROSSI PATRIMONI

 

 

CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELLA SANITÀ PUBBLICA.

 

 

PREVENZIONE SUI LUOGHI DI LAVORO E NEI TERRITORI

 

 

RIDURRE I TEMPI DI ATTESA PER VISITE E PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE

 

 

ABOLIRE I TICKETS, INUTILI BALZELLI, CHE NON QUALIFICANO IL SERVIZIO

SANITARIO NAZIONALE, MA RIDUCONO PENSIONI E BUSTE PAGA.

 

 

 

CONTROLLO DEMOCRATICO, PARTECIPATO DEI CITTADINI ALLA GESTIONE

DELLA SANITÀ PUBBLICA.

 

 

Commenti

Ritratto di valter clemente

ARTESIO (FDS): LE CRITICITÀ DELLA SPENDING REVIEW DI MONFERINO


L’assessore Monferino in commissione sanità ha illustrato le manovre programmate tramite le sei federazioni sovra zonali. Un commento di Eleonora Artesio, capogruppo regionale della Federazione della Sinistra.

Area acquisti e personale amministrativo. I 19 uffici acquisti che agiscono sulle aziende sanitarie locali saranno concentrati in sei che opereranno attraverso personale amministrativo assegnato in comando funzionale dalle rispettive aziende ai fini di procedere agli acquisti centralizzati per dispositivi medici, beni e servizi e farmaci ospedalieri. La previsione di risparmio è del 10% sui primi due (140 milioni su 1,4 miliardi)  e del 10% sui farmaci (80 milioni su 800)”.
L’accentramento produrrà un esubero di 500 dipendenti del ruolo amministrativo, a cui l’amministrazione ritiene di fare fronte con l’esodo naturale del turn-over nell’arco di 2 anni. Si computa un risparmio di 20 milioni di euro sul personale.

Criticità. Fino ad ora le gare centralizzate, che non sono una novità di questa Giunta, erano gestite da Scr o da un’azienda capofila. Gli affidamenti in essere non sono scaduti, né possono essere revocati pena un risarcimento. Quindi quale è la percentuale effettiva di gare disponibili per le Federazioni? Quale il risparmio concreto?

Magazzini e logistica. Si riconferma l’annuncio della riduzione da 106 a 6 nel biennio 2013-2015. I vantaggi supposti riguardano la riduzione degli stoccaggi inutilizzati e dei costi di funzionamento. Il risparmio presunto sarebbe di 40 milioni sul biennio.

Criticità. Non è stato quantificato il costo del trasporto dai 6 magazzini ai 340 punti di utilizzo dei presidi sanitari. Non è stato quantificato il valore passivo dei beni immagazzinati obsoleti. Da una nota pubblica dei farmacisti ospedalieri risulterebbe che gli scaduti siano lo 0,061% della spesa per farmaci, quindi un valore al 2011 di 261.561 euro. Quale è la dimensione reale?

Sistemi informativi. La spesa attuale dell’assessorato alla Sanità varia dai 15 ai 20 milioni annui verso il Csi, cui deve essere aggiunto l’impegno autonomo per programmi specifici delle aziende sanitarie.

Criticità Nulla viene detto del rapporto tra la sanità e il Csi, né del proseguimento del programma Sirse varato dalla precedente amministrazione per omogeneizzare le piattaforme informative. Non c’è più traccia dell’annunciato risparmio sul riuso di altri sistemi operativi (delibera assunta, pubblicizzata e ritirata).

Revisione rete ospedaliera. La riconversione per cure intermedie di 12 presidi prevedrebbe un risparmio da 180 a 90 milioni.

Criticità. Tutto l’impianto è pensato senza alcun riferimento né alcuna garanzia per il mantenimento dell’offerta sanitaria nei territori interessati né per la qualità dei servizi erogati.

Sintesi risparmi. 140 milioni acquisti, 80 milioni farmaci, 40 milioni magazzini, 90 milioni ospedali, 40 milioni personale per un totale di 390 milioni nell’arco temporale 2012-2015. Si deduce che verrebbe azzerata l’integrazione regionale alla spesa sanitaria che nel rispetto della normativa nazionale (fino al 5% del trasferimento del fondo sanitario nazionale) ammontava a 400 milioni. Nel 2011 ne sono stati integrati 280, 200 nel 2012.

Criticità. L’obiettivo del piano di rientro sarebbe stato allineare l’integrazione a 200 milioni che è la media di integrazione delle regioni virtuose (come Toscana ed Emilia). L’azzeramento dell’integrazione persegue l’obiettivo di mantenere il sistema con il solo trasferimento del fondo sanitario nazionale, prospettiva tanto più inquietante in previsione delle annunciate riduzioni dei trasferimenti nazionali.

Torino, 14 giugno 2012