comunicato della SEGRETERIA NAZIONALE DI ITALIA-CUBA

 

15 ° anniversario della morte di Fabio Di Celmo

 

Il 4 settembre 1997, a causa di un attentato terroristico nella hall dell’Hotel Copacabana, a La Habana, perdeva la vita il giovane imprenditore italiano Fabio Di Celmo.

Da quel giorno sono passati quindici anni, ma né Fabio né i suoi familiari hanno avuto un briciolo di giustizia, nonostante siano perfettamente noti l'esecutore e il mandante di quell’attentato.

Luis Posada Carriles, terrorista internazionale, che per diversi anni ha insanguinato vari paesi dell’America Latina, ha pubblicamente confessato nel giugno 1998, in un’intervista alla giornalista statunitense Ann Louise Bardach, di essere l’ideatore e il mandante - e di assumersi tutta la responsabilità - degli attentati avvenuti nel 1997 in diversi hotel di Cuba. Di questa lunga intervista esiste il filmato e il testo è stato pubblicato sul quotidiano The New York Times.

Nonostante una prova come questa, Luis Posada Carriles non è mai stato perseguito dalla Giustizia nordamericana, neppure per una sola delle molteplici azioni di terrorismo di cui è responsabile. Vive tranquillamente negli Stati Uniti, che gli offrono riparo dalle richieste di estradizione di Cuba e del Venezuela, dalle cui prigioni è evaso mentre scontava la pena per l'attentato dell’ottobre 1976 contro un aereo civile della Cubana de Aviación, costato la vita a 73 persone.

Chiediamo, pertanto, al Governo italiano e alla Giustizia italiana di svolgere il loro compito, senza essere succubi di altri poteri, e di rivendicare fermamente l’estradizione in Italia di Luis Posada Carriles affinché venga processato come mandante, confesso, dell’attentato in cui è rimasto ucciso un cittadino italiano.

L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, in questa triste ricorrenza, esprime la sua solidarietà ai familiari di Fabio e rinnova il suo impegno per l’affermazione della verità e della giustizia.

La Segreteria Nazionale

 

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