PER MONTI SI TAV NO SANITA'

fabio sebastiani

No Tav, Italia e Francia rinnovano il patto. La gendarmerie frena la protesta


Italia e Francia hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui confermano l'impegno per la realizzazione della Tav. Il vertice superblindato di Lione ha riconfermato i tempi di realizzazione già previsti inscrivendoli in un accordo quadro che non dà, però, alcun riferimento sulle risorse. Ora il testo dovrà essere ratificato dai parlamenti nazionali.

La gendarmerie ha fatto di tutto per bloccare, o quantomeno ritardare, la marcia dei dodici pullman che dall’Italia sono arrivati a Lione. Anche se in ritardo, proprio a causa dei numerosi filtri della polizia, gli attivisti No Tav hanno comunque raggiunto la cittadina francese.

“Non c’è alcun motivo perché la gendarmeria francese tenga fermi o rallenti alcuni pullman dei manifestanti No Tav diretti a Lione – dichiara Ezio Locatelli, segretario provinciale Rifondazione Comunista Torino - dopo che nessuna irregolarità è stata rilevata nelle operazioni di controllo (e di schedatura) che sono state effettuate. E’ del tutto evidente che la gendarmeria francese, di concerto con le autorità italiane, sta operando per disperdere, depotenziare o impedire la manifestazione No Tav che si dovrebbe svolgere in concomitanza col vertice Monti-Hollande”.

Per Paolo Ferrero, segretario del Prc, “abbiamo assistito all’ennesimo spreco di soldi pubblici a favore degli interessi delle grandi imprese. Parallelamente all’ennesima repressione del movimento No Tav: il viaggio verso Lione è diventato una via crucis con l’unico obiettivo di disturbare e ritardare l’arrivo a Lione dei manifestanti. Questa è l’Europa di Maastricht: un’alleanza tra potenti contro gli interessi delle popolazioni”.

Oltre alla dichiarazione sono stati siglati altri cinque dispositivi. I ministri dell'Interno, Anna Maria Cancellieri e Manuel Valls, hanno firmato un accordo per la cooperazione di polizia fra Italia e Francia; i responsabili della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola e Jean-Yves Le Drian, hanno siglato la road-map operativa nel settore Difesa; i responsabili di Istruzione e Ricerca, Francesco Profumo e Genevieve Fioraso, hanno firmato un accordo per la cooperazione nel settore dell'insegnamento superiore, della ricerca e dell'innovazione; i ministri di Infrastrutture e Trasporti, Mario Ciacia e Frederic Cuvillier, hanno firmato accordi per la modifica del tunnel stradale del Frejus e sulla convergenza tariffaria fra questo tunnel e il traforo del Monte Bianco.

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