CASSA IN DEROGA, MOZIONE APPROVATA

APPROVATA LA MOZIONE DI ARTESIO CHE IMPEGNA LA GIUNTA A CERCARE ACCORDI CON LE BANCHE PER ANTICIPARE LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

 

La Regione Piemonte si impegnerà a prendere accordi con gli istituti bancari e con  le Province per garantire l’anticipo della cassa integrazione in deroga ai lavoratori che ne hanno diritto. Lo stabilisce una mozione presentata come prima firmataria dalla consigliera regionale della Federazione della sinistra, Eleonora Artesio, approvata all’unanimità questo pomeriggio in Consiglio regionale.

“Nonostante i fondi messi a disposizione dal Governo a questo scopo - spiega Artesio - non esistono certezze su quando questi finanziamenti verranno messi a disposizione. E in ogni caso il miliardo di euro stanziato non sarebbe  comunque sufficiente a coprire l’intero fabbisogno su scala nazionale e migliaia di lavoratori, molti dei quali senza reddito già da mesi, rischiano di rimanere ancora a lungo senza alcun ammortizzatore sociale”.

La gravità del problema è stata evidenziata recentemente dalla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Alfaplast, ma coinvolge e colpisce migliaia di lavoratori di tutti i settori.

In Piemonte esistono alcune forme di anticipo di pagamento della cassa integrazione, ma riguardano solo alcune tipologie di aziende o solo alcuni territori. È il caso Provincia di Torino, che ha rinnovato gli accordi con Unicredit e Intesa San Paolo per consentire ai lavoratori di chiedere un anticipo della retribuzione loro dovuta dall’Inps, in forma non onerosa, assorbendo i costi che invece i richiedenti si troverebbero ad affrontare con la sola applicazione degli accordi nazionali  con gli istituti bancari.

Esempi positivi come questi dovrebbero essere estesi a tutta la  regione, anche perché molti lavoratori, per una mancanza di reddito che si protrae da lungo tempo, sono nel frattempo diventati morosi e le banche non concedono loro l’anticipo. Di fronte a questa situazione di emergenza, la mozione approvata impegna la Giunta a individuare urgentemente, in concerto con gli altri attori, le forme opportune per operare direttamente o in collaborazione estendendo ciò che di positivo è stato già fatto a livello locale, a tutto il territorio piemontese “al fine di ottenere dal sistema bancario le disponibilità delle erogazioni economiche previste per i lavoratori, già così provati dalle conseguenze delle crisi produttive”.

 

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