Sospesa la pena di morte per Mumia Abu-Jamal!

“Ogni volta che viene annullata una sentenza capitale è una buona notizia per tutti coloro che nel mondo combattono questa aberrazione incivile”. Le parole dell’esponente della Sinistra Arcobaleno, Carlo Leoni, Vice Presidente della Camera, esprimono perfettamente la soddisfazione della SA per gli ultimi sviluppi del caso Abu-Jamal, negli Stati Uniti.
Oggi, infatti, la Corte d’appello federale di Philadelphia ha annullato la condanna a morte contro Mumia Abu-Jamal, condannato per l’uccisione di un poliziotto nel 1982. Il suo caso è da sempre un simbolo delle campagne internazionali contro la pena di morte poiché personaggi autorevoli come Desmond Tutu e associazioni del calibro di Amnesty International hanno sempre sostenuto che il processo subito dal detenuto afroamericano sia stato ingiusto e razzista.
Abu Jamal, un personaggio “scomodo” per il sistema, giornalista radiofonico e militante delle Black Panthers, fu arrestato quando aveva 27 anni e da 26 anni è rinchiuso nel braccio della morte.
Dopo la decisione della Corte di Philadelphia, l’accusa ha 180 giorni per presentare nuovamente il caso davanti a una giuria. Se non lo farà, la pena di Abu-Jamal sarà commutata automaticamente nel carcere a vita.
Ma secondo fonti giornalistiche è molto probabile che lo Stato ricorrerà in appello.
Carlo Leoni aggiunge che in questo caso, inoltre, “una vasta campagna di mobilitazione mondiale, sostenuta da autorevoli associazioni e personalità, ha da tempo denunciato come ad Abu-Jamal sia stata negata l’opportunità di un processo veramente giusto ed equo”. Riferendosi poi al fatto che lo stato potrebbe fare ricorso contro la decisione odierna, Leoni avverte che questo “è il momento per riprendere e intensificare la mobilitazione umanitaria”. E conclude che “la decisione assunta dalle Nazioni Unite, sulla base della forte spinta italiana, sulla moratoria delle esecuzioni capitali deve al più presto trasformarsi nella messa al bando definitiva della pena di morte”.
Anche la Vice Ministra degli Esteri, Patrizia Sentinelli, esprime la propria soddisfazione: “Finalmente possiamo commentare una notizia positiva - non sempre avviene in questi tempi -. La commutazione della pena di morte ad Mumia Abu Jamal - leader storico della lotta antirazzista, e delle Pantere nere - ci dice quanto sia importante la lotta intrapresa contro la pena capitale. E’ uno dei successi che la politica estera italiana ha conquistato, quello cioè della moratoria della pena di morte che concretamente si fa strada nei comportamenti degli stati”.
Angelo Bonelli, commentando il caso di Abu-Jamal, dichiara: “La riapertura del caso di Abu Jamal è un fatto importante che evidenzia la brutalità e l’immoralità della pena di morte. Abu Jamal, esponente delle pantere nere, si è sempre dichiarato innocente fin dalla sua incarcerazione e poi dalla sua condanna finale. Proprio per questo è considerato un simbolo della lotta internazionale contro la pena di morte. E’ necessario che anche l’America si adegui alla moratoria ONU contro questo simbolo di inciviltà . Richiediamo una forte mobilitazione non solo per la riapertura del caso stesso ma anche per estendere la questione alla Cina che prosegue con questi atti di inciviltà”.