sentenza sui fatti di genova : ennesima violenza!

 

 

 

Questa sentenza ci indigna. Ci fa star male. Ci fa capire che qualcosa non va. 13 condanne non sono nulla. 16 assoluzioni sono l'ennesima violenza. I mandanti di quel massacro liberi. Peggio : promossi. Questa sentenza è una vittoria per il centro destra e per una parte delle "forze dell'ordine" (se si possono ancora chiamare cosi!). Con una grossa mano del centrosinistra (PD e IdV) che hanno negli anni affossato le commissioni d'inchiesta.

Il movimento non si arresta! Non si ferma! E certamente saprà replicare a quest'ennesima violenta provocazione!

Pacifici e non violenti come sempre. Disobbedienti piu di prima!

 

 

 

 

 

 

 

 

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da www.rifondazione.it

 

 

Siamo tanti, tantissimi, tutti noi che eravamo a Genova, a sapere la verità sui fatti della Diaz.  Perciò non dobbiamo lasciarli in pace, non dobbiamo mollare fino a quando la verità sarà affermata, e sarà fatta giustizia.


  

Ricordo ancora quella sera alla Diaz
. Ricordo le grida, i genovesi dai balconi che urlavano contro i poliziotti ed i carabinieri, l’elicottero che volava troppo basso sulla Pascoli, i lampeggianti azzurri dei cellulari e delle volanti che ilLuminavano gli uomini in blu, i poliziotti in borghese con la maglietta del GSF e la bandana tirata sul viso che brandivano i manganelli.  Tutti gli assolti - tranne uno - che si affannavano, parlavano, davano ordini ed entravano ed uscivano dalla Diaz.

Lo ricordo bene,
e questi 7 anni non hanno  cancellato nessun particolare dalla mia testa. Anzi, quasi in un’operazione di recupero della memoria, più passa il tempo più ricordo particolari. Ricordo Gratteri con il casco blu sulla testa e la fascia tricolore che guidava i poliziotti e dava disposizioni ai suoi attendenti. Lo ricordo bene e mai lo dimenticherò. Ricordo la faccia di tutti i ragazzi e le ragazze che uscivano massacrati dalla Diaz e ricordo la ragazza inglese con i capelli rasta pieni di sangue che mentre viene portata via in barella, mi lascia in mano il suo diario. E ricordo di essere entrato con il compagno Alfio Nicotra subito nella scuola Diaz.
Mi viene ancora la pelle d’oca. Mi viene ancora una rabbia che non diminuisce e che stasera è una marea che mi travolge e mi affoga. L’odore del sangue fortissimo, le macchie di sangue sui termosifoni, i sacchi a pelo e gli zaini completamente svuotati segno di una violenza senza misura. Le impronte rosse di sangue degli anfibi dei maledetti poliziotti su tutto il pavimento. I denti a terra vicino ad un cesso pieno di sangue. Sulle scale le strisce di sangue di qualcuno che è stato trascinato giu. Non sono riuscito a piangere. Non sono riuscito a gridare. Non sono riuscito a non odiare quegli uomini.
Li ho odiati con tutto me stesso ed anche di più. Per circa due mesi ho dormito poco. Sono stato male. Ma ho creduto, ho sempre cercato di credere che la giustizia sarebbe arrivata. Era successo qualcosa di troppo esagerato, una assenza di diritto così forte che non poteva non essere punita. MI era evidente, che Genova, non poteva rimanere senza giustizia. Ed invece eccomi stasera, a scrivere quello che non avrei voluto scrivere. Righe piene di rabbia, di delusione perché i mandanti della carneficina, i mandanti della macelleria cilena - lo ha detto Fournier - sono stati assolti.
 
Senza giustizia: tutti noi senza giustizia. Domani qualche giornale di sinistra griderà alla vergogna, tanti altri riporteranno la notizia come se si trattasse di normale cronaca giudiziaria e i 13 condannati a qualcuno sembreranno tanti. Invece questa sentenza ci offende, offende le vittime di quella violenza, ma soprattutto offende la nostra Costituzione ed il nostro paese. Ci lascia tremendamente soli e senza giustizia. Senza giustizia è la Diaz, senza giustizia Carlo Giuliani, senza giustizia le vittime delle violenze di quei giorni.
 
Il messaggio è chiaro: in Italia “servitori dello Stato” possono violare la Costituzione, picchiare liberi cittadini, inventare false prove e  stare tranquilli. Anzi di più. Ma è chiaro però, che senza giustizia non c’è pace e mai dovremo accettare l’oblio in cui vogliono cacciare quei giorni ed ammazzare la nostra democrazia. Non possiamo rassegnarci, per l’amore che abbiamo verso la nostra Costituzione, non possiamo accettare questa sentenza e non possiamo accettare che i Gratteri vivano in pace.

Credere nella verità comporta credere nella giustizia. La Verità è quella corale di tanti che erano a Genova per un mondo giusto e che c’erano quella notte, che hanno visto e che hanno sentito i racconti. I Gratteri da oggi e con più intensità, nel rispetto della nostra  Costituzione, non possiamo lasciarli in pace. Noi senza giustizia, loro senza pace.

Dove:

Commenti

Ritratto di Anonimo

genova chiama a manifestare lotta dal basso per costruire un Mondo nuovo e genova chiama...
Ritratto di Anonimo

per non dimenticare quello che è Stato...
Ritratto di Anonimo

La gIUSTIZIA IN iTALIA è COME UN UOVO MARCIO
Ritratto di Teo

Inviamo il comunicato stampa lanciato ieri sera da Genova, subito dopo la lettura della sentenza del processo Diaz e l'iniziativa del 10 dicembre. Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto «Nessuna giustizia per le vittime. A Genova Costituzione sospesa per la seconda volta. Condannati solo I più bassi in grado» Genova, 13 novembre 2008 - «D'ora in poi i dirigenti di polizia che lasciano che i loro uomini spacchino la testa e la schiena a chi dorme tranquillamente hanno la certezza dell'impunità e la garanzia di una grande carriera. Ci sono le vittime, c'è una verità che più nessuno mette in discussione, quella notte vi fu una vera e propria mattanza cilena, ma non vi sono colpevoli: la patria del diritto, di Beccaria, diventa la patria dell'impunità. Da oggi in poi la sentenza stabilisce la totale impunità per le forze dell'ordine. I magistrati non hanno avuto il coraggio di rivendicare la loro autonomia dalla linea del governo: l'Avvocatura dello Stato, infatti, anzichè chiedere giustizia per le vittime, aveva chiesto l'assoluzione per tutti gli imputati. Dopo la sentenza di questa sera e la totale assenza di scuse da parte dello Stato verso le vittime, la Diaz diventa una macchia indelebile nel nostro futuro. Vittorio Agnoletto, ex portavoce del Genoa Social Forum
Ritratto di marco

è necessario continuare a battersi affinchè sia fatta giustizia su quei fatti vergognosi, ma soprattutto per evitare che possano ripetersi in futuro. In Italia non esiste il reato di tortura...
Ritratto di Teo

ma abbiamo visto che polizia e carabinieri sono autodidatti!
Ritratto di Anonimo

La Sinistra Borghese oltre alle belle parole cosa ha intenzione di afre per afre giustizia della mattanza avvenuta a Genova? O ancora una volta dobbiamo accontentarci d' un piatto d' Agnoletti alla Bolognese?
Ritratto di Teo

sicuramente piu di quello che non ha fatto una certa parte della sinistra non borghese...giusto per capirci...
Ritratto di roberto

Piero Sansonetti Gesù li chiamava «Sepolcri imbiancati». Si riferiva alle classi dirigenti di quell'epoca, in Palestina: agli scribi e ai farisei. Diceva che erano gran signori di fuori e orribili di dentro («pieni di ossa di morto»), diceva che erano ipocriti. L'uscita di ieri dell'on Di Pietro a proposito della «mattanza cilena» compiuta a Genova, nel luglio del 2001, da polizia e carabinieri, che uccisero un ragazzo di 22 anni, ne ferirono in modo grave centinaia, ne torturarono decine e decine prima all'interno della scuola Diaz e poi della caserma di Bolzaneto e di altre caserme, l'uscita spavalda di di Pietro - dicevamo - fa pensare proprio a quella parabola del Nazareno: sepolcri imbiancati. Chi è Di Pietro? L'esponente della maggioranza di centrosinistra che dal 2006 al 2008 si è opposto con tutte le sue forze (e con successo) alla richiesta della sinistra di istituire una commissione parlamentare di inchiesta che facesse chiarezza sul comportamento di polizia e carabinieri. L'opposizione di Di Pietro fu quella decisiva: impedì che la commissione fosse formata. Di Pietro sosteneva che non c'era bisogno di nessuna iniziativa parlamentare perché bisognava avere fiducia nella magistratura, che avrebbe chiarito ogni ombra. Bene: ieri Di Pietro - dopo la sentenza assurda che manda assolti i vertici della polizia - senza neanche scusarsi per il disastro combinato negli anni scorsi con il suo atteggiamento da uomo di ferro della magistratura e della polizia, ha chiesto lui una commissione inchiesta, sapendo benissimo che il centrodestra non la concederà, e ora ha i numeri per non concederla, e che il rischio di una inchiesta del Parlamento non esiste. A me sembra che l'atteggiamento di Di Pietro ponga all'ordine del giorno una vistosa, clamorosa, drammatica questione morale. Tradisce una idea di politica come manovretta, calcolo, trasformismo, urlo finto, mascherata, che forse è l'espressione più alta del degrado della politica che sta dilagando in molte zone del parlamento e in molti partiti. In nessuna zona del parlamento, però, dilaga con l'evidenza e l'arroganza della quale è capace Di Pietro. Perché nel biennio 2006-2008, quando il centrosinistra aveva i numeri per imporre questa commissione, Di Pietro si oppose così strenuamente? Perché una parte del mondo politico di centrosinistra - del quale lui è espressione - ritiene che sia pericoloso far risultare le colpe molto gravi dei vertici della polizia e dei carabinieri in quelle giornate infuocate durante le quali - come ebbe a dire Massimo D'Alema - la democrazia in Italia fu sospesa. La sinistra chiedeva con insistenza la commissione di inchiesta per il motivo opposto: voleva che uscissero fuori le responsabilità vere, quelle di chi aveva diretto e comandato l'operazione folle di Genova. Non solo per ottenere la punizione dei colpevoli (cosa alle quale, personalmente, sono pochissimo interessato: meno gente si punisce, in generale, e meglio è) ma perché fosse chiara la condanna morale e per impedire che l'impazzimento di Genova si ripeta, e si ripeta la sospensione dello Stato di diritto. La richiesta di Di Pietro, comunque, è stata già respinta dalla destra. E questo è naturale. La destra, coerentemente, ha sempre detto che la polizia non si tocca e si è sempre opposta a inchieste parlamentari. Piuttosto, stupiscono le motivazioni del rifiuto. Il ministro Alfano, per esempio, ha detto che le sentenze della magistratura non si discutono. Ammetterete che una affermazione del genere, pronunciata da uno degli uomini di fiducia di Berlusconi, suona curiosa. Ignoriamo il momento nel quale Berlusconi ha deciso che la magistratura è un potere affidabile... 15/11/2008
Ritratto di Teo

continuare a fare tutto quello che ha fatto da quel 20 luglio in avanti...ovvero tutto quello che la sinistra NON borghese ha detto di aver fatto ma che in realtà non ha mai fatto...siamo tutti capaci di riempirci la bocca di belle parole sfasciare due bancomat e scrivere sui muri...peccato che se la nostra azione si fermasse li non otterremmo nulla...nonostante gli errori commessi dalla sinistra il prc è l'unico partito "borghese" (come dicono gli autozzi!) che ha cercato di portare avanti una battaglia...a insultare sbirri e fascisti siamo tutti capaci, ma se non si fa il passo successivo (ovvero la lotta politica) non si è capito un cazzo...
Ritratto di Anonimo

Giusto Teo. Ma non mi pare che il Prc sia a favore della lotta politica.... Lotta Politica.Non Violenza.........Satyagra. non prendertela a male ma non capisco bene il vostro pensiero
Ritratto di Anonimo

Con lotta politica intendi guerra popolare o altro?........ Lotta Politica a chi? Non si può lottare contro se stessi. Per farla breve apprezzo voi GC ma mi pare e non è solo mia opinione che i vostri organismi dirigenzali(una buona parte) cerchi di mantenere un moderatismo e una sorta di non voler andare fino in fondo.
Ritratto di Teo

e allora caro anonimo quale sarebbe la lotta politica? come la intendi tu? io credo che molte siano le colpe e gli errori del prc e dei gc...ma credo anche che siamo stato l'unico partito (o per lo meno quello piu incarognito) della sinistra "borghese" come dici tu a fare una battaglia per la commissione d inchiesta sul g8 genovese. chi ha affossato qualsiasi tipo di possibilita si chiamano dipietro e veltroni (coi relativi partiti). chi ha cercato in ogni modo di avere quella commissione si chiamano prc verdi sinistra critica pdci...come vedi tutti borghesacci di merda...ma i non borghesi che cazzo hanno fatto oltre a sfondare le vetrine?