I primi cento giorni di Gentile ovvero l'alba dei morti viventi!

 

Abbiamo letto in queste settimane delle giravolte della nuova Giunta del Comune di Biella e ovviamente come amministratori seppur nel ruolo di oppositori, abbiamo provato a dire la nostra. A volte siamo riusciti a far conoscere le nostre posizioni, molte volte invece abbiamo registrato l'oblio di chi non ha il diritto nemmeno di figurare tra le comparse. Ebbene, dopo i primi fatidici cento giorni, scopriamo che quanto avevamo segnalato a giugno si sta rivelando un sentire comune, un pensiero diffuso.

 

    Allora la definimmo "volontà iconoclasta", forzosa ricerca di cancellare i segni del passato, senza giudizi di merito (o con motivazioni così ridicole da sembrare addirittura puerili) ma con una protervia e un'arroganza, degna di ben altre epoche. Se da un lato alcune contro-scelte hanno interessato provvedimenti urbanistici o viabilistici, quindi senza l'apparente coinvolgimento diretto di soggetti terzi, ciò che si è prodotto sulla gestione del teatro "Sociale-Villani" e sull'affaire "Biellese calcio" è invece sintomo di una cattiva e avventata gestione della cosa pubblica, con conseguenti repentine marce indietro dei protagonisti minacciati da azioni a difesa dei diritti dei soggetti danneggiati.

   

    Hanno ragione in questo alcuni commentatori: si vuole cancellare il passato senza però dichiarare quale idea del futuro si abbia in mente. Anche nella nomina del Presidente del Museo si decide di portare le lancette della storia indietro di venti anni. La Giunta Gentile è immobile, ferma a una concezione della politica come vendetta e come regolamento dei conti, in un torcicollo affannoso che danneggia prima di tutto l'intera Città e i suoi cittadini.

   

    Davvero gli elettori di centro-destra erano così nemici delle fioriere, del vespasiano del Duomo, del Signor Perinotto o della Biblioteca all'ex-Upim?

   

    Davvero in quindici anni di amministrazione di centro-sinistra con l'aggiunta della mia parte negli ultimi cinque, questa destra, il PDL e la Lega biellesi non sono stati in grado di elaborare uno straccio di idea diversa, di visione strategica ampia e differente da quella delle nostre amministrazioni?

 

I segnali in questi primi cento giorni ci dicono di no, ci parlano solo la lingua del rancore, verso persone e cose, come simboli di un passato prossimo al quale si vorrebbe contrapporre un altrettanto passato: remoto!

 

    A guardare lo stato in cui versa la nostra Città, di iniziative da mettere in campo però ce ne sarebbero molte, a partire da misure efficaci contro la crisi. Invece come si è visto su alcune nomine anche qui si è deciso di giocare la partita solamente sullo scacchiere di lobby economiche per favorirne o danneggiarne alcune.

 

    Non vorremmo che lo slogan elettorale di Gentile "con noi Biella rinasce" fosse solo il refrain della più famosa "l'alba dei morti viventi!". Fantasmi del passato che nulla hanno a che fare con la Biella di oggi ma con le fantasie e i rancori di chi, per troppo tempo, si è sentito al margine del gioco, senza accorgersi che il problema non era dell'allenatore cattivo ma, delle sue scarse abilità sul campo!

 

roberto pietrobon

capogruppo de "La Sinistra"

alla Città di Biella

 

Biella, 2 ottobre 2009

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Commenti

Ritratto di l'arcangelo

L'alba dei morti viventi !! Detto da Pietrobon, lo zombi di Rifondazione, fa sorridere. L'assenza di iniziative, la frana della città di sotto, i GAP desaparecidos, un sito fermo da 4 settimane.... Chissà quando il nostro la smetterà di fare "opposizione retorica" ? l'Arcangelo
Ritratto di roberto

Avendo contatti notori con l'aldilà e le verità rivelate, come tutti gli (arca)angeli non possiamo che prendere per vera la diagnosi e aspettare nuove verità rivelate anche in merito alla corretta oppisizione. Con prostrazione e devozione aspettiamo la Luce che si sa, farà anche scappare tutti gli zombi!