Biella città da sorvegliare?Per noi no!

 

 

In merito all’odierna intervista del Sindaco di Biella Vittorio Barazzotto, il capogruppo di Rifondazione Comunista-Sinistra europea dichiara: “ Come abbiamo già avuto modo di dire sviluppando anche un serio ragionamento, in merito ai presunti problemi nel quartieri di Riva, siamo profondamenti convinti che l’installazione delle telecamere sia un provvedimento sbagliato. Non ci riferiamo a quelle per vigilare sul rispetto della Ztl, che ci auguriamo abbiamo le stesse caratteristiche di quelle al Piazzo ma – prosegue Pietrobon – alla dozzina di nuove telecamere previste per tutelare la sicurezza (sic!). Francamente avremmo voluto sentire altre motivazioni che non le scritte sui muri o le auto rigate per giustificare il ricorso ad un provvedimento così esoso (si parla di circa trecento milioni delle vecchie lire!) e così indiscreto. Non è solo una questione di soldi, che comunque pesa in questa scelta, ma l’idea che l’istituzione pubblica si tuteli di fronte a fenomeni di inciviltà controllando tutti! E’ per lo meno fuorviante – insiste il capogruppo di RC – richiamare alla morte di Augusto per giustificare questo provvedimento. In base a questo ragionamento dovremmo introdurre i micro-chip e le impronte digitali per ogni cittadino, una via di mezzo tra Minority Report e Matrix. Davvero non capiamo dove si voglia arrivare.”

“Delegare al comitato per l’ordine pubblico – conclude Pietrobon – la decisione delle zone nelle quali ubicare i sistemi di sorveglianza è un altro errore; è acquisire un occhio clinico e poliziesco ai fenomeni di devianza. Perché allora non chiedere ai cittadini che hanno subito un atto vandalico di indicarci loro i posti da vigilare? Io mi prenoto da subito e con me immagino almeno l’80% dei cittadini biellesi. E’ davvero questa la soluzione? Noi crediamo di no!”

 

Ritratto di Anonimo

come al solito... si pensa che l unica soluzione ai problemi sia controllare vigilare e reprimere...(piu pantere meno giungla diceva qualcuno...)e non ci si rende conto che cosi facendo non si fa altro che alimentare il clima di disagio che gia opprime biella...mai che si pensi a parlare a discutere a prevenire...è troppo facile sperare di risolvere un problema eliminandolo... con le telecamere della polizia non si risolvono i problemi...se ne creano di nuovi!
Ritratto di Anonimo

a questi geni che propongono simili cazzate consiglierei "sorvegliare e punire" di Foucalut o "1984" di Orwell! i problemi si risolvono se ci sono...le macchine rigate? ma x piacere!!!!
Ritratto di Anonimo

Le telecamere? Finché vigilano sulla Ztl vanno bene. Ma se danno la caccia ai vandali no. Rifondazione, col capogruppo in Comune Roberto Pietrobon, si mette di traverso sulla videosorveglianza, bocciando il progetto del sindaco Vittorio Barazzotto. Nel mirino c’è «la dozzina di nuove telecamere previste per tutelare la sicurezza (sic!)»: «Francamente - scrive Pietrobon -, avremmo voluto sentire altre motivazioni che non le scritte sui muri o le auto rigate per giustificare il ricorso a un provvedimento così esoso (trecento milioni delle vecchie lire!) e così indiscreto». A Rifondazione non piace lo spirito da Grande Fratello: controllare tutti per pizzicare qualche incivile. «A questo punto - prosegue il capogruppo del Prc - dovremmo introdurre i microchip e le impronte digitali per ogni cittadino, una via di mezzo tra Minority Report e Matrix. Davvero non capiamo dove si voglia arrivare». E’ sbagliato, secondo Rifondazione, anche far decidere dove mettere le telecamere al Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico, che sa troppo di «poliziesco»: «Perché allora non chiedere ai cittadini che hanno subito un atto vandalico di indicarci loro i posti da vigilare? Io mi prenoto da subito, e con me immagino almeno l’80% dei cittadini biellesi. E’ davvero questa la soluzione? Noi crediamo di no». Pietrobon è stato preso in contropiede dal piano del sindaco: «Che risulti a me e all’assessore Zola - spiega al telefono -, non se n’è mai parlato in giunta o nelle riunioni di maggioranza. E’ un progetto assurdo, perché non siamo come Bologna, e il livello di criminalità non è allarmante».
Ritratto di Anonimo

Ma davvero il problema a Biella sono quattro scritte sui muri e le auto rigate? Vabbè sò di abitare in un posto strano ma, se per inseguire la vulgata bisogna inventarsi un problema sicurezza che non esiste...a questi signori consiglierei di farsi un giro a quarto oggiaro...magari doterebbero tutte le vecchine di spray urticanti! ma dove andremo a finire!